Wttc: turismo negli Usa in rosso, -12,5 miliardi nel 2025

Il turismo negli Stati Uniti vede rosso e Julia Simpson, presidente e amministratore delegato Wttc, tira le orecchie a Donald Trump. Il World Travel & Tourism Council, infatti, prevede per il 2025 un calo significativo della spesa da parte dei viaggiatori internazionali, -12,5 miliardi di dollari nei ricavi derivanti dal settore. E gli effetti potrebbero avere pesanti ricadute nel turismo, con 100.000 posti di lavoro a rischio. Continue reading Wttc: turismo negli Usa in rosso, -12,5 miliardi nel 2025 at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Mag 15, 2025 - 10:32
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Wttc: turismo negli Usa in rosso, -12,5 miliardi nel 2025
Wttc: turismo negli Usa in rosso, -12,5 miliardi nel 2025

Il turismo negli Stati Uniti vede rosso e Julia Simpson, presidente e amministratore delegato Wttc, tira le orecchie a Donald Trump. Il World Travel & Tourism Council, infatti, prevede per il 2025 un calo significativo della spesa da parte dei viaggiatori internazionali, -12,5 miliardi di dollari nei ricavi derivanti dal settore. E gli effetti potrebbero avere pesanti ricadute nel turismo, con 100.000 posti di lavoro a rischio.

Gli ultimi dati sul turismo relativi a marzo 2025 mostrano, infatti, una diminuzione degli arrivi in ​​tutti i principali mercati di origine degli Stati Uniti. Quelli in ​​Germania sono scesi del 28% rispetto all’anno precedente, nel Regno Unito del 15%. Si registrano cali notevoli anche in Corea del Sud, Spagna e Irlanda. Solo nello stato di New York , le autorità prevedono una discesa degli introiti derivanti dal turismo di circa 4 miliardi di dollari, con circa 800.000 visitatori internazionali in meno.

Nel dettaglio, lo studio del Wttc, condotto in collaborazione con Oxford Economics – partner specializzato in dati turistici – stima che le entrate del travel scenderanno sotto i 169 miliardi di dollari entro fine anno, in discesa rispetto al 2019, ultimo anno pre Covid. Non solo: gli Stati Uniti sono l’unica economia, tra le 184 globali analizzate dal Wttc, per cui si prevede un calo dei ricavi dal turismo nel 2025.

«Mentre altri Paesi stanno davvero stendendo il tappeto di benvenuto – nota Julia Simpson – sembra che gli Stati Uniti stiano mettendo il cartello “siamo chiusi” sulla loro porta. Il settore dei viaggi e del turismo negli Usa è il più grande a livello mondiale rispetto a qualsiasi altro Paese, con un valore di quasi 2,6 trilioni di dollari».

Considerando la spesa diretta e indiretta, il segmento rappresenta circa il 9% dell’economia statunitense, impiega 20 milioni di persone e ogni anno genera circa 585 miliardi di dollari di entrate fiscali.

Allora cosa c’è dietro questa brusca frenata? Secondo il Wttc, il sentiment dei viaggiatori è cambiato a causa della “retorica politica” dell’amministrazione Trump e delle storie di viaggiatori trattenuti all’immigrazione, a volte per motivi pretestuosi. «Quello a cui stiamo assistendo ora è un cambiamento davvero molto triste – ha ammesso Simpson – I legislatori non devono confondere il settore turistico con le problematiche legate all’immigrazione clandestina. Un sistema sofisticato può bilanciare entrambi gli aspetti senza trasformare il Paese in un’isola che nessuno vuole visitare».

Per questo motivo, ora il Wttc ritiene che il turismo negli Stati Uniti non tornerà completamente ai livelli pre-pandemici prima del 2030, nonostante le celebrazioni di America 250 del prossimo anno, la Coppa del Mondo Fifa 2026 e le Olimpiadi di Los Angeles 2028.