Domani Meloni a Tirana per il vertice europeo, previsto un bilaterale con Edy Rama

Domani Giorgia Meloni volerà a Tirana per partecipare al vertice della comunità politica europea, dove  I leader di 47 Paesi europei – 27 membri dell’Ue e 20 Stati non appartenenti all’Unione – si riuniranno in Piazza Skanderbeg per confrontarsi sui principali dossier dell’agenda internazionale. Ma a quanto si apprende a margine del vertice si terrà […] L'articolo Domani Meloni a Tirana per il vertice europeo, previsto un bilaterale con Edy Rama proviene da Scenari Economici.

Mag 16, 2025 - 04:50
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Domani Meloni a Tirana per il vertice europeo, previsto un bilaterale con Edy Rama

Domani Giorgia Meloni volerà a Tirana per partecipare al vertice della comunità politica europea, dove  I leader di 47 Paesi europei – 27 membri dell’Ue e 20 Stati non appartenenti all’Unione – si riuniranno in Piazza Skanderbeg per confrontarsi sui principali dossier dell’agenda internazionale. Ma a quanto si apprende a margine del vertice si terrà un bilaterale tra Meloni e il leader albanese, appena rieletto, per parlare ancora di migranti. La Meloni arriva a Tirana, dopo aver incassato il primo ok al decreto che vuole salvare i due centri in Albania. L’aula della Camera ha approvato il provvedimento del governo che ha fatto ripartire la struttura di Gjader, ora impegnata con i migranti irregolari presenti nei Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr).

Il vertice di Tirana si concentrerà su tre principali tavole rotonde ad alto livello: sicurezza europea e resilienza democratica, ovvero una serie di discussioni incentrate sulla guerra in Ucraina e sulle strategie per proteggere i processi democratici da interferenze esterne; competitività e sicurezza economica, un dibattito sui temi riguardanti l’innovazione, le infrastrutture digitali, la sostenibilità energetica e la sicurezza delle catene di approvvigionamento; sfide della mobilità e valorizzazione dei giovani: argomenti come la migrazione legale, la cooperazione con Paesi terzi, il ritorno dei talenti e l’emancipazione delle giovani generazioni nell’era dell’intelligenza artificiale.

Questi appuntamenti saranno preceduti e seguiti da sessioni plenarie, offrendo ulteriori opportunità per discussioni bilaterali e multilaterali tra i leader presenti. Fra i temi centrali della riunione, inoltre, anche l’allargamento dell’Ue alla regione dei Balcani.  All’incontro sarà presente anche la presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen, il presidente del consiglio europeo Antonio Costa e la presidente del parlamento europeo Roberta Metsola, Ancora in forse la presenza del leader turco del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, e del leader ucraino Volodymyr Zelensky, impegnati in queste ore nei colloqui di pace ad Istanbul.

Per Meloni domani sarà anche l’occasione per fare il punto con il suo omologo albanese sulla intesa per i centri per migranti , che sono diventati un modello per tutta l’Unione europea e che vengono visti con grande interesse anche dal premier britannico Keir Starmer, che sarà presente domani al vertice. Uno dei suoi primi viaggi dopo l’elezione a primo ministro era stato proprio a Roma, per studiare con la premier italiana il modello dei centri migranti in Albania. Il premier britannico ne avrebbe già discusso con Edy Rama, dopo che ha dichiarato di voler dare una stretta agli ingressi di stranieri nel suo paese.

Intanto fervono i preparativi per l’incontro di Sabato alle 18 con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, e sara anche l’occasione per chiarire l’indiscrezione del giornale tedesco Die Welt, soprattutto alla luce delle rivelazioni di ‘Die Welt’, secondo cui l’ Spd avrebbe preteso, e ottenuto, che nel patto di coalizione l’Italia venisse esclusa dall’intesa di Berlino con Polonia e Francia (il cosiddetto formato Weimar plus). In un primo momento nel documento compariva anche l’Italia, ma poi su spinta del Spd il nome del nostro paese sarebbe stato tolto. Il partito di Merz ha voluto minimizzare derurbricando l’accaduto ad una semplice dimenticanza.

Intanto questa mattina Meloni ha sentito papa Leone XIV nel primo contatto diretto dopo l’elezione. La premier, che domenica parteciperà alla cerimonia di intronizzazione del pontefice, ha sottolineato il “legame indissolubile che unisce l’Italia al Vicario di Cristo”. L’Italia, è stato spiegato in una nota di Palazzo Chigi, “apprezza e sostiene gli sforzi della Santa Sede per la pace e la cessazione dei conflitti in tutti gli scenari di crisi dove le armi hanno preso il posto del confronto e del dialogo”. Meloni ha anche “rinnovato la disponibilità dell’Italia a continuare a lavorare, insieme alla Santa Sede, per uno sviluppo etico e al servizio dell’uomo dell’intelligenza artificiale”, tema che è stato al centro della Presidenza italiana del G7 lo scorso anno.

 


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