White Knuckle, una lunga scalata per fuggire dalle tenebre
Un indie cupo e soffocante per gli appassionati del parkour estremo

Claustrofobico e vintage. White Knuckle è un titolo dal gameplay immediato, in cui il protagonista di questo fps deve scalare pareti affacciate sull’oscurità. Pur non riuscendo a generare mai un vero senso di vertigini, l’adrenalina c’è. Mancare la presa non dà altre chance: bisogna ripartire da capo. Disponibile su Steam e sviluppata da Dark Machine Games è un’avventura in prima persona nella quale bisogna diventare abili nel tempismo e nelle scelte veloci, soprattutto quando occorre capire qual è il prossimo appiglio.
White Knuckle, la recensione
In un mondo sotterraneo, soffocante e dalle tonalità grigie, il nostro protagonista ha le proprie mani e alcuni oggetti per farsi strada. White Knuckle è un prodotto indie che sa tenere impegnati i gamer che hanno la passione per i platform. Il level design non è male, con un livello di sfida crescente e una pixel art essenziale ma ispirata.
La storia è ridotta all’osso e fa da riempitivo di un’esperienza che sta in piedi da sè. Anche se la fisica dei movimenti risulta molto rigida, ogni salto nel vuoto richiede concentrazione per mirare le mani nel punto giusto. Le cose diventano interessanti soprattutto quando si sbloccano alcuni oggetti, come tubi e lance con cui interagire per proseguire.
White Knuckle è un indie divertente e sfidante, che conquista per la sua immediatezza. Scalare è un’arte alla portata di molti, a patto di fare le cose senza fretta eccessiva. Quest’ultima, in ultima analisi, è la peggior nemica in un titolo del genere. Le run sono pensate anche per un divertimento mordi e fuggi.