Piazza Affari stabile in un’Europa frenata dalle tensioni geopolitiche
Nonostante le crescenti incertezze internazionali legate a dinamiche geopolitiche, la borsa di Milano mostra una sorprendente tenuta.


Inizio di settimana senza direzione chiara per i principali listini europei, influenzati da nuove tensioni geopolitiche in Est Europa e Medio Oriente. Il contesto internazionale resta incerto, appesantito anche dall’introduzione dei dazi USA sulle componenti auto e dalla caduta delle quotazioni del greggio, causata dall’annuncio dell’Opec+ di un aumento della produzione da giugno. In questo scenario, Milano si muove sulla parità, mostrando una tenuta superiore rispetto alle altre piazze europee.
Cosa è successo
Piazza Affari tiene la linea di galleggiamento, con il FTSE MIB stabile a 38.278 punti, sostenuto da un andamento positivo nel comparto bancario e della difesa. Il FTSE Italia All-Share si attesta a 40.626 punti, mentre il Mid Cap segna un lieve +0,06%. Il FTSE Italia Star è l’unico in calo (-0,24%). Tra le blue chip, DiaSorin avanza dell’1,41%, seguita da Inwit (+1,13%), Leonardo (+1,04%) e Amplifon (+0,86%).
Sul fronte opposto, ENI cede l’1,50%, penalizzata dal ribasso del petrolio, mentre risultano deboli anche Unicredit (-1,05%), Saipem (-1,06%) e Banco BPM, che si mantiene poco sotto i valori della vigilia. Tra i titoli mid cap, brillano LU-VE Group (+3,44%) e Juventus (+1,92%), mentre le peggiori performance sono di Sesa (-1,61%), Piaggio (-1,17%) e Acea (-1,06%).
A livello europeo, Francoforte sale lievemente dello 0,22%, Parigi resta debole e Londra è chiusa per festività. Sul mercato dei cambi, l’euro guadagna lo 0,20% sul dollaro. L’oro cresce a 3.262,2 dollari l’oncia, mentre il petrolio crolla del 2,33%, a 56,93 dollari al barile.
Perché è importante
L’aumento della produzione annunciato da Opec+ incide negativamente sull’intero settore energetico, colpendo in particolare i titoli legati al petrolio come ENI e Saipem. Questo contribuisce ad appesantire le borse, già sotto pressione per le tensioni geopolitiche.
L’introduzione dei dazi USA sulle componenti per auto potrebbe generare ripercussioni sulla catena di fornitura globale e aumentare l’incertezza nel settore industriale europeo, influenzando le prossime mosse degli investitori.
Nonostante il contesto incerto, Milano mostra segnali di tenuta, grazie alla solidità di alcuni comparti e al contenimento dello spread, che resta a 106 punti base, con il rendimento del BTP decennale al 3,56%.
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