Volontaria e infermiera veterinaria. Il grande amore per gli animali ha cambiato la vita di Chiara
La giovane ha iniziato prestando servizio con l’Anpana, scoprendo una vocazione che è diventata lavoro "Tutto è iniziato nel 2019 quando ho incontrato per la prima volta Rania, la mia labrador retriever nera" .

Una grande passione per gli animali e per il soccorso, e un sogno che finalmente si realizza. Dopo anni trascorsi come soccorritrice sulle ambulanze, Maria Chiara Stanghellini, giovane volontaria cinofila di Anpana, nei giorni scorsi ha ottenuto anche l’abilitazione come infermiera veterinaria. Un traguardo importante, frutto di impegno, dedizione e amore per gli animali ma anche per il prossimo. Ma da dove nasce questa passione? Lo abbiamo scoperto attraverso le sue parole, in un’intervista che racconta non solo un percorso professionale, ma soprattutto una vocazione.
Come sei arrivata a diventare una soccorritrice cinofila?
"Nell’aprile 2019 ho incontrato per la prima volta Rania, la mia cagnolina, un labrador retriever nero. Già durante la visita dall’allevatore ho maturato l’idea fare qualche disciplina cinofila. Tramite delle lezioni di educazione di base, fatte da un addestratore privato, ho iniziato a conoscere il variegato mondo delle discipline cinofile. Inizialmente avevo provato la ricerca in superficie, ma dopo poco ho iniziato ad affascinarmi al Mantrailing. Ho iniziato a cercare associazioni di Protezione Civile che praticassero questa attività. Anpana è una delle poche realtà che pratica il Mantrailing e che lo annovera nei brevetti".
Com’è il rapporto con la tua cagnolina?
"Io e Rania viviamo in simbiosi. Ho un rapporto molto speciale, è sempre con me: c’è molta complicità tra noi e viviamo insieme in piena serenità. Mi accompagna ovunque, anche durante il tirocinio in clinica è stata con me in alcune occasioni. Rania è una presenza costante, fedele e affettuosa: parte della mia quotidianità".
Qual è stata l’esperienza più significativa che hai vissuto come volontaria Anpana?
"Il corso per Unità cinofila da Soccorso Aviotrasportata. In questa occasione Rania, insieme agli altri compagni di squadra, ha imparato ad approcciarsi agli aeromobili, iniziando con l’avvicinamento a motore spento, poi con motore acceso fino ad arrivare ad un reale imbarco e sbarco dall’aereo. In quest’ultima fase abbiamo anche sorvolato la Piana di Lucca grazie alla scuola SkyDive Lucca".
Quali sono gli aspetti più belli e più difficili del tuo lavoro?
"In medicina umana è molto scontato salutare un parente prima di entrare in ospedale per un ricovero o per un’operazione. È molto più difficile invece separarsi dal proprio animale d’affezione quando questo necessita di cure o di ricoveri. Molto probabilmente questo è legato al fatto che gli animali non possono parlare esprimendo i propri sentimenti, spiegando i sintomi o indicandone la localizzazione. Nella medicina veterinaria, fortunatamente, protocolli affinati e strumenti diagnostici all’avanguardia permettono di monitorizzare gli animali costantemente. I reparti di degenza sono sempre più curati, con l’intento di stressare il meno possibile i nostri Pet. Far passare questo tipo di informazione e rassicurare i proprietari è molto difficile. Ed è proprio in queste situazioni che entra in gioco l’aspetto più bello: creare empatia con il padrone dell’animale".
Che tipo di formazione hai seguito per ottenere la qualifica di infermiera veterinaria?
"Ho seguito il corso biennale Abivet; questo è riconosciuto dall’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani). Sono previsti due tirocini con 800 ore di pratica. Ho svolto la mia pratica presso l’Ospedale Veterinario San Concordio di Lucca e presso la Clinica Veterinaria San Jacopo di Altopascio. Nel primo ho maturato esperienze significative in un contesto molto all’avanguardia, articolato in vari reparti specialistici. Invece l’ambiente più raccolto della clinica mi ha dato l’opportunità di mettere in pratica le competenze acquisite, affinando allo stesso tempo la capacità di entrare in empatia sia con i colleghi che con i proprietari di animali".
Giulia Prete