Nel cuore nascosto della Toscana: cinque mete insolite per il ponte del 25 aprile

Dimenticate le mete affollate e regalatevi una pausa di bellezza tra silenzi, natura e storia. Da Raggiolo a Montefioralle, ecco la nostra guida per una gita fuori porta lontano dal turismo di massa.

Apr 22, 2025 - 21:49
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Nel cuore nascosto della Toscana: cinque mete insolite per il ponte del 25 aprile

Firenze, 22 aprile 2025 – Il ponte del 25 aprile è il momento ideale per prendersi una pausa e respirare bellezza. Se le classiche mete battute dai turisti vi hanno un po’ stancato, ecco cinque angoli poco noti della Toscana dove ritrovare silenzio, natura e autenticità. Sono borghi e luoghi che vivono fuori dalle rotte del turismo di massa, ma che conservano intatto il fascino profondo della nostra terra. Ecco la nostra guida per una gita fuori porta che vi sorprenderà.

Castelnuovo Val di Cecina (PI): tra boschi e vapori della terra

A pochi chilometri da Volterra, in una Toscana più aspra e misteriosa, sorge Castelnuovo Val di Cecina. Qui la natura è protagonista: le colline sono disegnate da boschi fitti e le fumarole naturali ci parlano di una geotermia ancora viva. Il borgo, medievale e silenzioso, è una sorpresa continua: vicoli in pietra, scorci intatti e un’aria di tranquillità ormai rara.

Nei dintorni, il parco delle Biancane regala un paesaggio quasi lunare, dove il terreno fuma e brilla di colori minerali. L'itinerario permette di ammirare fenomeni unici, come il vapore che esce dalle fenditure delle pietre, l'acqua bollente che scorga dal terreno, il colore del terreno che passa da un rosso intenso ad un giallo ocra, fino ad un bianco luminoso.

Alla fine del percorso è possibile visitare il Museo Multimediale MUBIA per provare l'emozione di un viaggio virtuale nelle profondità della terra. Non solo. Una originale GeoNave permette di viaggiare fino a 7 km di profondità alla scoperta delle meraviglie del sottosuolo delle Biancane.

Raggiolo (AR): uno scrigno tra i castagni del Casentino

Nel verde silenzioso del Casentino, Raggiolo sembra uscito dalle fiabe. Piccolo e curatissimo, è un borgo in pietra affacciato sulla valle del Teggina, dove la montagna regala scorci incredibili. Passeggiando tra le sue case, si avverte subito un senso di armonia. Le origini di Raggiolo risalgono all’epoca medievale, quando il borgo nacque attorno a un castello dei Conti Guidi.

Le abitazioni, spesso costruite direttamente sulla roccia, creano un’armonia architettonica unica. Tra i luoghi di interesse spiccano la chiesa di San Pietro, risalente al XIII secolo, e i resti del Castello di Raggiolo, che domina la valle del torrente Teggina. Il Museo della Castagna racconta la cultura contadina di un tempo e i sentieri nel parco delle Foreste Casentinesi rappresentano una vera oasi di natura e silenzio. Insomma, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Gli splendidi boschi nascondono eremi e monasteri, come La Verna e Camaldoli, scelti nell’antichità come luoghi ideali per coltivare la spiritualità e la meditazione. Chi cerca un luogo di pace, lontano dalla frenesia, qui lo troverà.

Barga (LU): poesia tra le montagne della provincia di Lucca

Nel cuore della Media Valle del Serchio, in provincia di Lucca, la piccola Barga stupisce per la sua bellezza incontaminata. E’ una cittadina di poco meno di 10 mila abitanti, da scoprire lentamente; non a caso fa parte del circuito Cittaslow. Ma rientra anche nel club dei borghi più belli d’Italia e allo stesso tempo è bandiera arancione del Touring Club Italiano. Adagiata sulle colline tra la Media Valle del Serchio e la Garfagnana, Barga è un labirinto di vicoli acciottolati, archi e piazzette dove si respira arte e memoria. La Cattedrale di San Cristoforo domina la sommità del paese, affacciata su un paesaggio montano imponente. Qui visse e scrisse Giovanni Pascoli, la cui casa-museo è visitabile poco fuori dal centro. Barga è ancora poco conosciuta, ma conserva un’anima profonda: d’estate si anima di festival e musica jazz, in primavera è ideale per scoprire con calma i suoi angoli e lasciarsi sorprendere dal silenzio dei suoi belvedere. Una meta per chi ama la cultura, la storia e l’aria buona della montagna.

Rocca Sillana (PI): la fortezza dimenticata

Nel cuore selvaggio della Valdicecina, tra Pomarance e San Dalmazio, si erge la Rocca Sillana, una delle fortificazioni più imponenti e meno conosciute della Toscana. Costruita in epoca romana e ricostruita nel medioevo, domina dall’alto tutta la valle sottostante. Per raggiungerla, si percorre una strada panoramica tra colline e macchia mediterranea, e l’ultima parte si affronta a piedi, tra sentieri e silenzi. La visita alla rocca, recentemente restaurata, è guidata e offre scorci spettacolari su tutta la Toscana centrale, fino al mare. Perfetta per chi cerca un’escursione diversa dal solito, a contatto con la storia e con un paesaggio incontaminato. Rocca Sillana è un luogo che incanta e lascia senza parole.

Montefioralle (FI): un Chianti nascosto

Appena sopra Greve in Chianti, Montefioralle è un minuscolo gioiello circondato da vigne e ulivi. Protetto da mura antiche e immerso in un’atmosfera da fiaba, è uno dei borghi fortificati più intatti della Toscana. Qui il tempo sembra essersi fermato: una manciata di vicoli lastricati, una chiesetta, qualche bottega e una vista aperta sulle colline del Chianti. Si dice che qui sia nato Amerigo Vespucci, e ancora oggi si può vedere la casa con lo stemma della famiglia. Lontano dal clamore delle cantine turistiche, Montefioralle è il luogo ideale per una passeggiata lenta, un pranzo con i sapori della tradizione e una sosta di puro relax. Una piccola fuga romantica, a due passi da tutto, ma lontanissima dal caos.