Vito Grassi, AD Graded Spa: “Se non riparte il Mezzogiorno, l’Italia non riparte”

Vito Grassi, AD di Graded Spa, è intervenuto in qualità di Ambassador all’evento Sud Chiama Europa, organizzato a Napoli il 9 maggio 2025 dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia e patrocinato dal Comune di Napoli. Il dottor Grassi ha portato la sua testimonianza nel panel “Il Sud nuova frontiera dell’innovazione“, moderato dal giornalista La7 Luca […] L'articolo Vito Grassi, AD Graded Spa: “Se non riparte il Mezzogiorno, l’Italia non riparte” proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Mag 12, 2025 - 09:11
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Vito Grassi, AD Graded Spa: “Se non riparte il Mezzogiorno, l’Italia non riparte”

Vito Grassi, AD di Graded Spa, è intervenuto in qualità di Ambassador all’evento Sud Chiama Europa, organizzato a Napoli il 9 maggio 2025 dall’Osservatorio economico e sociale Riparte l’Italia e patrocinato dal Comune di Napoli.

Il dottor Grassi ha portato la sua testimonianza nel panel “Il Sud nuova frontiera dell’innovazione“, moderato dal giornalista La7 Luca Telese.

Riportiamo di seguito la trascrizione integrale della sua intervista.

“Innanzitutto grazie all’Osservatorio Riparte l’Italia, curata dal professor Balestra e da Giuseppe Caporale, perché hanno creato un format al quale abbiamo partecipato per la prima volta l’anno scorso, a ottobre, e appunto Riparte l’Italia era già un format molto selettivo di contenuti, contenuti che dovessero servire alla ripartenza di tutto il Paese. Riparte l’Italia ha sempre dato un grande messaggio di unità, di un Paese coeso che si proietti in Europa, con tutti i suoi valori aggiunti al nord e al sud, è venuto naturale chiedere al professor Balestra, ma è chiaro a tutti che se non riparte il mezzogiorno in Riparte l’Italia non riparte mai, oramai tutti i dati di tutti i centrostudi lo testimoniano, quindi perché non portare questo messaggio di coesione anche direttamente al mezzogiorno, non solo dal Bologna.

Loro sono stati subito, devo dire, favorevoli, noi ci siamo attivati perché questa giornata desse dei contenuti che potessero da un lato evidenziare le cose che funzionano a mezzogiorno, che già funzionano, che già usufruiscono anche di questo piano di investimenti straordinari di cui stiamo usufruendo, ma soprattutto raccontata dai rappresentanti del mezzogiorno, vale per le istituzioni e partire dai territori è la cosa più immediata che è venuta.

Nel frattempo il sindaco Manfredi è diventato Presidente dell’ANCI, ma non era così a ottobre e quindi ha avuto la possibilità, abbiamo sentito i sindaci delle più importanti città come messaggio positivo di tutto quello che fanno e oggi si legge una volontà di coesione, anche molto bella l’apertura di una città metropolitana di Reggio e Messina, sarebbe veramente un auspicio, però vuole dire un messaggio che va oltre i confini nazionali perché il mezzogiorno ha preso consapevolezza di stare al centro dell’Europa, nel cuore del Mediterraneo e può avere un ruolo importantissimo in questo snodo, l’hanno anche qui evidenziato tutti i sindaci e quindi quale migliore occasione per rappresentare un mezzogiorno che si candida in un percorso di innovazione così veloce potrebbe in qualche modo sopperire alle mancanze di infrastrutture che tuttora mancano, di cui c’è bisogno assoluto, anche quelle che avvicinano innanzitutto le città del mezzogiorno tra di loro.

Il messaggio Napoli-Bari è evidente, ma anche Reggio e Messina e poi avvicinano il mezzogiorno al resto del paese e attraverso i corridoi transnazionali e poi si interviene sulle competenze, il ruolo dell’università oggi è universalmente riconosciuto come acceleratore di innovazione, oltre che di competenze ovviamente, ma come anche strumento per rigenerare i territori.

Partendo anche dall’esempio di San Giovanni a Napoli dell’Accademy si sta cercando di ripetere il modello perché io penso che noi del territorio partendo dalle imprese, quindi dalle nostre responsabilità, ma alle istituzioni abbiamo il dovere di alzare il più possibile l’offerta per poter trattenere i giovani su prospettive reali, non solo su una volontà di trattenerli o meno, e ancora di più in un momento in cui registriamo una denatalità anche nei nostri territori, quindi ognuno di noi ci mette il massimo che può come come voce singola, però voglio dire coordinarsi fra tutte le istituzioni, parti sociali, imprese è secondo me il miglior modo di portare questo messaggio.

La sfida dell’innovazione è la sfida che ha raccolto il mezzogiorno, abbiamo sentito Palermo che è il candidato a capitale della digitalizzazione, qualche anno fa se non ci fosse stata la digitalizzazione non ci avremmo neanche pensato, chiaramente va accoppiata a una strategia nazionale voglio dire, in cui qua può avere delle potenzialità così come negli altri posti d’Italia e quindi mettere al sistema tutte quelle che sono gli asset del nostro territorio che sono riconosciuti universalmente.

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