Vicofaro, il Comitato contro don Biancalani “Non strumentalizzi”
Dopo le dichiarazioni del parroco, una nota per invitarlo a “non farsi pubblicità”. “In Vaticano erano sconcertati per le modalità di gestione del centro. Continua a fare quello che ha sempre fatto: disubbidire e accogliere”

Pistoia, 23 aprile 2025 – "Sicuramente in Vaticano possono condividere il tema dell’accoglienza, ma certamente non il modo in cui questa viene gestita dal parroco". Parole dure che arrivano direttamente dal Comitato dei cittadini di Vicofaro e che gettano ulteriore benzina su un fuoco che brucia già da molto tempo. Non è tardata ad arrivare la risposta da parte dei cittadini del quartiere in seguito alle dichiarazioni di Don Massimo Biancalani il quale, dopo la scomparsa di Papa Francesco, aveva sottolineato l’importanza del Pontefice nella scelta di intraprendere un percorso d’accoglienza all’interno della propria parrocchia.
Dichiarazioni contrastanti
"Come Comitato siamo rimasti veramente sconcertati dalle dichiarazioni rilasciate da Don Biancalani in merito al presunto appoggio incondizionato che la sua attività avrebbe ricevuto da Sua Santità Papa Francesco – si legge nella nota –. Sembra quasi che Don Biancalani sfrutti la morte del pontefice per farsi pubblicità. I fatti a cui si riferisce sono avvenuti cinque anni fa, quando ancora non era ben chiaro che tipo di accoglienza veniva svolta a Vicofaro e neppure con quali modalità.
Vorremmo anche ricordare al parroco che più volte abbiamo parlato dei problemi di Vicofaro sia con sua Eminenza il Cardinale Krajewski, sia con il segretario del Cardinale Zuppi, personalità sicuramente vicine al defunto Papa Francesco. Entrambi si sono dichiarati sconcertati per come veniva gestito il suo centro di accoglienza, così come pure sua Eccellenza Monsignor Tardelli ha più volte espresso serie perplessità sulle condizioni vergognose in cui versa il centro di Vicofaro. Purtroppo questa persona come al solito cerca sempre di ribaltare la verità a suo favore, descrivendo una realtà che non esiste se non nella sua immaginazione”.
Conseguenze per i residenti
Un tema, quello dell’accoglienza, che ha causato anche diversi problemi ai residenti della zona e che, nonostante gli ultimi sviluppi, non sembra essere vicino ad un punto di svolta: “A tutt’oggi niente è cambiato a Vicofaro – aggiunge il Comitato –. Dell’auspicato decongestionamento non c’è traccia, il prete continua a fare quello che ha sempre fatto, ovvero disubbidire ed accogliere, infischiandosene degli accordi presi tra il Vescovo ed il Ministero degli interni. Vicofaro continua ad essere un porto di mare dove entrano persone anche pericolose, come gli ultimi fatti di cronaca hanno dimostrato, senza che venga svolta alcuna attività di controllo e di censimento degli ospiti”.
MF