Uova contaminate da PFAS, in Olanda scatta il divieto di mangiare quelle dei pollai domestici

 Torna l’allarme PFAS nelle uova. Se alti livelli di PFAS furono trovati nelle uova dei pollai domestici del Sud Oise, nell’Alta Francia, quando le autorità sanitarie avvertirono – l’anno scorso – di non consumarle, la stessa cosa sta accadendo nei Paesi Bassi. Lo dimostra una nuova ricerca condotta dalle autorità in 60 località diverse. Il...

Apr 23, 2025 - 17:23
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Uova contaminate da PFAS, in Olanda scatta il divieto di mangiare quelle dei pollai domestici

 Torna l’allarme PFAS nelle uova. Se alti livelli di PFAS furono trovati nelle uova dei pollai domestici del Sud Oise, nell’Alta Francia, quando le autorità sanitarie avvertirono – l’anno scorso – di non consumarle, la stessa cosa sta accadendo nei Paesi Bassi.

Lo dimostra una nuova ricerca condotta dalle autorità in 60 località diverse. Il RIVM, l’Istituto Nazionale per la Salute Pubblica e l’Ambiente olandese, sconsiglia quindi di mangiare uova prodotte in casa.

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Le uova prodotte in casa provengono da galline allevate per hobby – scrivono. Ad esempio, nei giardini sul retro, negli orti, nei pascoli per animali e nelle fattorie per la cura o per i bambini.

L’RIVM ha calcolato la quantità di PFAS che le persone possono ingerire attraverso le uova prodotte in casa in 60 località del Paese. Questi valori sono stati confrontati con la soglia di sicurezza per la salute relativa ai PFAS. In 31 di queste località, le persone superano già tale limite consumando meno di un uovo alla settimana. Altri luoghi hanno registrato concentrazioni elevate di PFAS. Poiché l’assunzione di PFAS da queste uova può essere significativa e la quantità di PFAS non è visibile all’esterno dell’uovo, l’RIVM raccomanda di non consumare uova prodotte in casa.

Gli effetti sulla salute degli PFAS

Sembra ormai chiaro e scientificamente evidente che le persone consumano quantità di PFAS superiori alla soglia di sicurezza per un periodo prolungato, possono correre seri rischi di salute. Gli PFAS possono compromettere il sistema immunitario, la riproduzione e lo sviluppo dei bambini non ancora nati, così come anche alterare i livelli di colesterolo nel sangue, danneggiare il fegato e causare tumori ai reni e ai testicoli.

La ricerca olandese ha mostrato che la quantità di PFAS nelle uova prodotte in casa varia a seconda della località. Non è ancora chiaro come finiscano in queste uova ma, secondo le analisi, una possibile fonte potrebbero essere i lombrichi, che i polli potrebbero mangiare. L’RIVM sta attualmente conducendo studi di follow-up per individuare le fonti di PFAS nelle uova prodotte in casa.

Le uova commerciali, vendute nei negozi o nei mercati, possono ancora essere consumate. Queste uova sono solitamente confezionate e devono essere sempre contrassegnate con un codice stampato sul guscio. Le uova commerciali sono soggette alla supervisione dell’Autorità per la sicurezza alimentare e dei prodotti di consumo dei Paesi Bassi (NVWA).

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