Un reattore SMR alla Biennale di Venezia: l'energia del futuro
Presentato a Venezia il reattore modulare TL-40 per la navigazione sostenibile, sicuro e riciclabile
Nel suggestivo scenario dell’Arsenale di Venezia, durante l’Esposizione Internazionale di Architettura della Biennale, è stato svelato un prototipo di reattore nucleare raffreddato al piombo, progettato per equipaggiare grandi navi e fornire energia a zone isolate e frutto della collaborazione tra tre aziende europee — Newcleo, Fincantieri e Pininfarina.
Una delle caratteristiche che più colpiscono del progetto è la sua struttura “a sezione aperta”, che ha consentito ai visitatori di vedere direttamente l’interno del reattore. Un dettaglio che non è solo simbolico ma funzionale, pensato per rendere accessibili e comprensibili i meccanismi che regolano il funzionamento della macchina. L’allestimento, infatti, non è soltanto un modello espositivo, ma un’esperienza immersiva che mira a educare il pubblico sull’energia nucleare di nuova generazione e sul suo ruolo nella transizione ecologica.
Il cuore tecnologico del reattore è il suo innovativo sistema di raffreddamento al piombo liquido. Stando ai produttori, questo consente di integrare meccanismi di sicurezza passiva, eliminando il rischio di incidenti nucleari. A differenza dei reattori tradizionali, inoltre, il TL-40 può utilizzare e “consumare” le scorie nucleari già esistenti, trasformandole in nuova energia. Si parla di elementi come il plutonio e l'uranio impoverito, in un processo virtuoso di multi-riciclo che potrebbe dare una seconda vita ai rifiuti radioattivi, garantendo al contempo una produzione energetica continua e a basso costo.