Un modello di business da esportazione. Per realizzare case green a prova di Ue
UNA REALTÀ GIOVANE ma già proiettata verso i mercati internazionali: nel 2024, dopo soli cinque anni, Wegreenit ha infatti annunciato...

UNA REALTÀ GIOVANE ma già proiettata verso i mercati internazionali: nel 2024, dopo soli cinque anni, Wegreenit ha infatti annunciato l’avvio dell’espansione all’estero attraverso la costituzione della subholding Wegreenit International, con l’obiettivo di estendere le attività operative del gruppo dall’Italia, paese in cui la Società è nata, a tutta Europa: il primo passo è stata la Spagna, dove è stata fondata Wegreenit España S.L.; poi le aperture in Portogallo e Francia. Prossime tappe del percorso di crescita in Germania, Polonia e Grecia.
Alla guida della Wegreenit International è stato confermato ceo Fabrizio Candoni, già a capo di Wegreenit Italia, che spiega come sia arrivato "il momento giusto per aprirci ad altri paesi europei, alla luce del successo del nostro modello e della costante crescita del business in Italia". E non spaventa la complessità del momento storico e di mercato: "Siamo convinti che le solide competenze, sviluppate e consolidate nei nostri primi cinque anni di vita, ci permetteranno di offrire in altri mercati la nostra capacità di realizzare progetti di retrofitting chiavi in mano, dalla fase di progettazione alla gestione dei fabbisogni finanziari e di tutti gli aspetti connessi a iter amministrativo e certificazioni, fino alla consegna dell’opera". Il modello di business della Società si fonda su efficienza, agilità operativa e gestionale e rapidità di esecuzione, caratteristiche fondamentali per adattarsi rapidamente a diversi mercati europei e per riuscire a rispondere a una domanda di efficientamento energetico del settore edile che sta vedendo una crescita sostenuta anche per effetto dello stimolo proveniente dalla direttiva europea “Case Green”.
La Spagna, per esempio, ha un approccio molto proattivo verso i temi dell’efficienza energetica e dell’edilizia sostenibile, in particolare nel residenziale, che si traduce in investimenti e iniziative politiche, con il chiaro obiettivo di posizionare il paese come leader nello sviluppo sostenibile. A riprova di questo slancio, nel 2024 il Governo ha annunciato la firma di accordi per mobilitare 6 miliardi di euro per la costruzione di oltre 40.000 case in affitto a prezzi accessibili nei prossimi cinquant’anni. Proprio a supporto della pipeline di Wegreenit in Spagna, che per il 2025 prevede interventi per un valore di circa 70.6 milioni di euro, è stato recentemente firmato con Deutsche Bank España un accordo per finanziamenti finalizzati all’efficientamento energetico dei condomini. Analogamente la Francia, secondo la nuova Strategia nazionale a basse emissioni di carbonio (Stratégie nationale bas-carbone o “Snbc”) presentata dal Governo a novembre dello scorso anno, si trova a dover ristrutturare in media 400.000 case unifamiliari e 200.000 condomini all’anno da qui al 2030 per raggiungere i suoi obiettivi climatici di riduzione delle emissioni di gas serra. Il settore edilizio, infatti, dovrebbe ridurre le proprie emissioni a un totale di 35 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all’anno entro il 2030.
S.N.