Quei satelliti nati in Puglia. Nuovo orgoglio italiano
DA BARI all’universo. È il caso di dirlo. Sitael, azienda a capitale privato, del tutto italiana e leader nel settore...

DA BARI all’universo. È il caso di dirlo. Sitael, azienda a capitale privato, del tutto italiana e leader nel settore aerospaziale, ha inaugurato la propria fabbrica di satelliti. È la prima in Italia ed ha una capacità produttiva non solo per il nostro paese, ma per l’Europa. Il completamento della Space Factory 4.0, la fabbrica dei satelliti made in Italy, appunto, è un traguardo importante per tutto il settore aerospaziale, sul quale sia l’imprenditoria italiana, sia il governo stanno puntando, tanto che il progetto della fabbrica dei satelliti è stato co-finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’ hub italiano dedicato allo spazio si trova a Mola di Bari. E’ un sito ultramoderno e sostenibile per l’integrazione e test, a chilometro zero, di satelliti.
"L’inaugurazione di Space Factory 4.0 rappresenta un traguardo importante per Sitale e per l’Agenzia Spaziale Italiana, nostro partner per l’estensione della Fabbrica dei Satelliti", dice Chiara Pertosa (nella foto a destra), ceo di Sitael. "Confermiamo il nostro impegno e la nostra visione imprenditoriale sui quali si è innestata la collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana per il potenziamento della fabbrica. Abbiamo una capacità produttiva di satelliti che può rispondere prontamente alle esigenze e alle opportunità istituzionali Nazionali ed Europee, nonché a quelle commerciali. Tutto questo grazie alla cultura industriale che viene dalla nostra Holding. PLATiNO-1 in questi giorni lascia il nostro stabilimento, ed è la conferma che risultati di eccellenza possono essere raggiunti anche dalle imprese interamente private del settore quando c’è partnership con le nostre agenzie di riferimento, Agenzia Spaziale Italiana ed Agenzia Spaziale Europea. Stiamo investendo in maniera significativa su nuovi prodotti, particolarmente innovativi, con il giusto bilanciamento tra costi di produzione e affidabilità. Satelliti e applicazioni utili alle persone", prosegue Chiara Pertosa.
La sede di Mola di Bari presenta una camera pulita di oltre mille metri quadrati, e un centro di qualifica spaziale che consente di verificare le prestazioni, in un ambiente simulato, dei satelliti appena assemblati, riducendo i tempi e garantendone la qualità. La messa a punto del sito e la sua operatività si devono ad un investimento della Holding Angel, Gruppo che sviluppa alta tecnologia per i settori del ferroviario, dell’aerospazio e meccatronica digitale, che negli anni supera i 40 milioni di euro, una parte dei quali co-finanziati dall’Agenzia Spaziale Italiana con fondi del Pnrr, ma anche del ministero delle imprese e del made in Italy e della Regione Puglia.
Siatel si è specializzata nella costruzione di satelliti piccoli e di ultima generazione. La prima piattaforma è già uscita dalla fabbrica. Si tratta di PLATiNO-1, sviluppato per Agenzia Sspaziale Italiana da Sitael, insieme a Leonardo, Thales Alenia Space Italia e AirbusItalia. PLATiNO è la prima piattaforma satellitare dell’Agenzia spaziale italiana a propulsione elettrica, progettata per missioni di vario tipo, tra cui l’osservazione della terra e le telecomunicazioni. PLATiNO-1 sarà lanciato con il vettore europeo Vega-C. Capacità spaziali tutte italiane sviluppate nel tempo grazie agli investimenti pubblici dell’Agenzia Spaziale Italiana, alla costruttiva collaborazione tra aziende e agli stakeholder istituzionali capaci di fare sistema.
Ma il sito pugliese punta davvero all’universo. Tanto che, dopo PLATiNO-1, sono in costruzione altri sette satelliti. Da Space Factory 4.0 usciranno, infatti, anche PLATiNO-2 Maia, pronto per la missione Asi-Nasa/Jpl, per il monitoraggio della qualità dell’aria, PLATiNO Iperspettrale, ovvero cinque nuovi satelliti, parte della costellazione Iride, con payload Iperspettrale dell’Agenzia per lo spazio, sviluppato da Leonardo. Ma il settore è in forte fermento anche per altri progetti targati made in Italy, come Eagle-1, missione dell’agenzia spaziale europea dedicata alle comunicazioni quantistiche.
Gli investimenti nel settore aerospaziale sono sempre più ingenti, come sottolinea anche il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso "Vi è una visione strategica del governo italiano di scommettere sulla space economy, sia investendo risorse significative dell’agenzia spaziale europea, ma anche nei progetti nazionali per aumentare di 7,2 miliardi di euro che sono risorse disponibili per il settore in progetti nazionali, europei, finanziati in parte anche del Pnrr fino al 2026. Lo vogliamo fare innanzitutto insieme ai nostri partner europei in una logica occidentale ben chiara dell’indirizzo di questo governo". L’inaugurazione di Space Factory 4.0 attira ulteriori investimenti al Sud, tanto che la Puglia mette a disposizione del distretto aerospaziale lo Spazioporto di Taranto-Grottaglie, in corso di realizzazione. La Regione Puglia, prima di altre, ha scelto di puntare sull’economia dello spazio, con lo sviluppo di Leonardo. Nei primi anni Duemila è nato il Distretto tecnologico aerospaziale a Brindisi. Dalla Puglia arrivano tute bioniche e microsatelliti, frutto di una rete fatta di imprese, università e investimenti pubblici. Sitael, società parte di Angel Holding, è uno degli attori principali della New Space Economy europea. L’impresa pugliese è specializzata nella progettazione di micro e mini-satelliti, nella produzione di propulsori elettrici al plasma e nello sviluppo di tecnologie avanzate per missioni di osservazione della Terra e telecomunicazioni.