Ue, FdI divisa: Fiocchi contro Fitto sulla richiesta di scavalcare l’Eurocamera sui fondi di coesione alla Difesa. Poi ritratta

“Sono d’accordo con i miei colleghi. Quando viene tagliato fuori il Parlamento dalle decisioni non è molto democratico. Preferirei avere un Parlamento che dice la sua”. Le parole dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Pietro Fiocchi, rischiano di creare qualche risentimento all’interno del partito di Giorgia Meloni. Perché il riferimento è a un voto cruciale che si […] L'articolo Ue, FdI divisa: Fiocchi contro Fitto sulla richiesta di scavalcare l’Eurocamera sui fondi di coesione alla Difesa. Poi ritratta proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 30, 2025 - 16:10
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Ue, FdI divisa: Fiocchi contro Fitto sulla richiesta di scavalcare l’Eurocamera sui fondi di coesione alla Difesa. Poi ritratta

“Sono d’accordo con i miei colleghi. Quando viene tagliato fuori il Parlamento dalle decisioni non è molto democratico. Preferirei avere un Parlamento che dice la sua”. Le parole dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Pietro Fiocchi, rischiano di creare qualche risentimento all’interno del partito di Giorgia Meloni. Perché il riferimento è a un voto cruciale che si terrà lunedì sera in commissione Affari Regionali (REGI) del Parlamento europeo: quello sulla richiesta del commissario Raffaele Fitto di utilizzare la procedura accelerata per la revisione della politica di coesione, quella che permetterà agli Stati membri, se approvata, di usare i fondi per finanziare capitoli di spesa che riguardano anche la Difesa.

Quello del riarmo è il tema che più sta a cuore alla nuova Commissione guidata da Ursula von der Leyen. Così, come successe in casi eccezionali come la pandemia di coronavirus, non lesina il ricorso a procedure legislative che non contemplino il via libera da parte dell’Eurocamera, ma solo del Consiglio europeo. Era già successo anche col programma monstre da 800 miliardi di euro ReArm Eu, fortemente voluto da von der Leyen che, per questo, aveva deciso di ricorrere all’articolo 122 dei Trattati che le permetteva di evitare il passaggio della proposta in Plenaria. Mossa ritenuta illegittima dal parere dell’ufficio giuridico del Parlamento europeo e che è stata bocciata all’unanimità, quindi anche dai partiti che sostengono la nuova maggioranza a Bruxelles, anche dai membri della commissione Giuridica dell’Eurocamera. Nonostante ciò, la presidente della Commissione ha annunciato che andrà avanti per la sua strada, anche a rischio di un ricorso di fronte alla Corte di Giustizia europea.

La linea rimane la stessa anche sulla revisione della politica di coesione. E anche in questo caso, oltre alle opposizioni, sono in diversi nella maggioranza a dirsi contrari alla proposta di Fitto. L’eurodeputato del Pd, Pierfrancesco Maran, presente all’incontro con Fiocchi, ha dichiarato che “non condividiamo per nulla il ricorso alla procedura semplificata. Non ce n’è motivo e anzi è importante che su questo, che è uno degli atti principali del Parlamento europeo, l’Eurocamera decida di rimanere protagonista. Sarebbe veramente anomalo se non esercitasse un ruolo nel ragionamento sul futuro dei fondi di coesione”.

Anche il Movimento 5 Stelle, con l’eurodeputata Valentina Palmisano, ribadisce la propria contrarietà alla procedura semplificata tirando in ballo proprio le dichiarazioni di Fiocchi: “L’europarlamentare Pietro Fiocchi, intervenuto durante la conferenza stampa pre-plenaria organizzata dal Parlamento europeo, ha criticato apertamente la scelta del Commissario del suo partito Raffaele Fitto di chiedere la procedura accelerata per la revisione della politica di coesione – si legge in una nota – Durante il suo intervento ha detto che tagliare fuori il Parlamento europeo da queste decisioni non è molto democratico e che gli europarlamentari dovrebbero dire la loro. Noi sosterremo la procedura ordinaria, vedremo se quelli di Fratelli d’Italia saranno coerenti con quanto annunciato oggi”.

La risposta a quest’ultimo dubbio sembra essere, però, negativa. Perché è proprio Fiocchi, poco più tardi, a tornare sulle proprie dichiarazioni smentendole: “Nessuna critica a Fitto, anzi. Ne riconosco apertamente l’impegno e ne elogio l’operato. Condivido pienamente la necessità di avviare una procedura d’urgenza per la revisione intermedia della politica di coesione”, ha detto ribaltando la propria posizione.

X: @GianniRosini

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