“La principessa Diana si travestì da uomo per intrufolarsi con Freddie Mercury in un bar gay di Londra”: il retroscena nel libro “Dianaworld”

Che fossero amici e che si stimassero tantissimo era cosa nota. Ma che la principessa Diana si sia fatta trascinare dall’entusiasmo di Freddie Mercury e che si fosse travestita per uscire con lui è un fatto inedito. L’episodio è raccolto nel libro “Dianaworld: An Obsession” di Edward White (in uscita il 23 maggio) e il […] L'articolo “La principessa Diana si travestì da uomo per intrufolarsi con Freddie Mercury in un bar gay di Londra”: il retroscena nel libro “Dianaworld” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 30, 2025 - 16:10
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“La principessa Diana si travestì da uomo per intrufolarsi con Freddie Mercury in un bar gay di Londra”: il retroscena nel libro “Dianaworld”

Che fossero amici e che si stimassero tantissimo era cosa nota. Ma che la principessa Diana si sia fatta trascinare dall’entusiasmo di Freddie Mercury e che si fosse travestita per uscire con lui è un fatto inedito. L’episodio è raccolto nel libro “Dianaworld: An Obsession” di Edward White (in uscita il 23 maggio) e il magazine People ne ha pubblicato degli stralci in anteprima.

“Nella mitologia di Diana, – scrive Edward White – le attività notturne furtive svolgono un ruolo importante, in quanto momenti in cui rivelava segretamente aspetti nascosti del suo vero sé (…) la notte offriva la possibilità di reinventarsi e di avventure anonime. L’esempio più noto è la presunta occasione in cui Diana si recò in uno dei bar gay più famosi di Londra”.

E ancora: “Nelle sue memorie, l’attrice Cleo Rocos descrive una serata trascorsa con Kenny Everett, Freddie Mercury e Diana, con cui aveva stretto amicizia alla fine degli anni Ottanta. A un certo punto della serata, sostiene Rocos, Diana li convinse a portarla al Royal Vauxhall Tavern, un posto che Everett avvertì essere ‘non adatto a te perché pieno di uomini gay pelosi’. Diana, tuttavia, insistette, così Everett la aiutò a travestirsi da uomo: una giacca mimetica militare, i capelli raccolti in un berretto di pelle e occhiali da sole scuri da aviatore“.

Ma non è stata la prima volta in cui Diana ha dato sfoggio del suo trasformismo: “Eppure ci sono altri racconti, leggermente meno fantasiosi, su Diana che si traveste durante le uscite serali, come quando accompagnò Hasnat Khan al jazz bar di Ronnie Scott a Soho, con la principessa che nascondeva la sua vera identità sotto una parrucca e degli occhiali”.

Di cosa parla “Dianaworld: An Obsession” di Edward White – Negli ultimi quarant’anni, il mito della principessa Diana ha trasformato la donna nata Diana Spencer in un simbolo di quasi ogni cosa. Da precursore del populismo della Brexit, capitalista consumista tutta americana e salvatrice dell’aristocrazia britannica, a catalizzatrice del #MeToo e – per usare le parole di una superfan – “la più grande punk uscita dall’Inghilterra”, Diana entra in contatto con una gamma di persone più ampia di qualsiasi membro della famiglia reale (…) White offre sia un ritratto della principessa, sia ritratti di gruppo di coloro che la conoscevano intimamente; di coloro che lavoravano con lei e per lei; e delle tante persone comuni il cui legame con Diana rivela la sua eredità unica e duratura (…) White esplora Diana Spencer, la persona e la figura culturale, ricreando il mondo in cui Diana visse e mettendo in luce il suo impatto duraturo sul mondo che si è lasciata alle spalle. (dalle note di copertina del libro)

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