
L’
atmosfera terrestre, elemento essenziale per la vita sul nostro pianeta, è molto più di un semplice strato d’aria che avvolge la
Terra. È un sistema dinamico, mutevole, interattivo, e rappresenta il fulcro delle nostre previsioni meteo. Analizzarne la
struttura verticale e la
composizione chimica significa entrare nel cuore stesso del fenomeno meteorologico, capendo meglio come si formano le nuvole, perché cambiano le temperature e come si originano i venti.
La composizione dell’atmosfera: miscela vitale di gas La
composizione dell’atmosfera terrestre è formata principalmente da
azoto (circa il 78%) e
ossigeno (intorno al 21%). Il restante 1% è costituito da una miscela variabile di altri gas, tra cui
argon, anidride carbonica, neon, elio, e
idrogeno. A questi si aggiungono, in quantità minori ma estremamente significative per il meteo e il clima, anche il
vapore acqueo, l’
ozono e gli
aerosol atmosferici. Il
vapore acqueo gioca un ruolo determinante nella formazione di
precipitazioni,
nubi e
fenomeni temporaleschi, contribuendo attivamente all’equilibrio energetico della Terra. Anche l’
anidride carbonica (CO₂), sebbene presente in tracce, ha una funzione fondamentale nei processi di riscaldamento globale e nei modelli climatici che i centri meteo internazionali, come il
NOAA o il
Met Office, utilizzano per le simulazioni atmosferiche.
Stratificazione dell’atmosfera: dalle nubi alla ionosfera L’
atmosfera terrestre si suddivide in
cinque strati principali, ordinati secondo la
temperatura e la
composizione chimica. Ciascuno di essi ha caratteristiche distinte che influenzano fenomeni meteo e dinamiche climatiche.
Troposfera: il regno del meteo La
troposfera è lo strato più basso, estendendosi in media fino a
12 km di altezza, anche se ai poli può essere più sottile. È in questa fascia che si concentra circa l’
80% della massa atmosferica e dove avvengono tutti i fenomeni meteorologici:
piogge, nevicate, temporali, vento, nuvolosità. La temperatura diminuisce con l’altitudine, raggiungendo valori intorno ai
-50 °C nella parte superiore, la
tropopausa.
Stratosfera: il filtro dell’ozono Sopra la troposfera si estende la
stratosfera, fino a circa
50 km. Qui la temperatura, a differenza di quanto avviene più in basso,
aumenta con l’altitudine grazie alla presenza dello
strato di ozono, che assorbe le
radiazioni ultraviolette solari. La stratosfera è anche sede dei
voli aerei a lunga percorrenza, grazie alla sua stabilità e alla quasi totale assenza di turbolenze.
Mesosfera: il freddo estremo dell’atmosfera La
mesosfera, che si sviluppa tra i
50 e gli 85 km, è lo strato più freddo dell’atmosfera, con temperature che possono toccare i
-90 °C. È qui che si disintegrano la maggior parte dei
meteoroidi, creando le classiche
stelle cadenti. Questa zona è ancora oggetto di studio, poiché difficilmente raggiungibile con strumentazione convenzionale.
Termosfera: il confine del meteo e dello spazio La
termosfera si estende oltre gli
85 km, fino a circa
600-800 km. Le temperature aumentano nuovamente, raggiungendo anche i
2000 °C, ma a causa della bassissima densità dell’aria, il calore non si avverte come sulla superficie terrestre. In questa regione si verificano
aurore polari, grazie all’interazione tra particelle cariche provenienti dal
Sole e il
campo magnetico terrestre.
Esosfera: l’estremo silenzio L’
esosfera è il graduale passaggio verso lo
spazio interplanetario, dove le molecole di gas sono così rarefatte da sfuggire all’attrazione gravitazionale terrestre. Inizia intorno ai
600 km e si estende oltre i
10.000 km. In questa zona opera la maggior parte dei
satelliti artificiali.
Interazione tra atmosfera e meteo: un legame inscindibile Ogni variazione nella
composizione chimica o nella
struttura atmosferica ha
conseguenze dirette sul meteo. Le perturbazioni, le onde di calore, i cicloni e gli anticicloni, sono tutti frutti del delicato equilibrio tra
temperatura, pressione, umidità e densità nei diversi strati. Il
vapore acqueo, ad esempio, contribuisce alla formazione di nubi e rovesci, ma influisce anche sulla
trasmissione della radiazione solare, alterando la temperatura percepita al suolo. Perfino i
gas serra, sebbene naturali, stanno subendo un incremento anomalo per effetto delle attività antropiche, modificando le dinamiche meteo a lungo termine e favorendo eventi estremi sempre più frequenti, come le
ondate di caldo e le
bombe d’acqua.
Atmosfera terrestre: struttura interna e composizione chimica