Tutto su DoorDash che si vuole pappare Deliveroo

Tutto sul gruppo statunitense DoorDash, attivo nel settore delle consegne di pasti a domicilio, che ha presentato un'offerta indicativa da 2,7 miliardi di sterline per acquisire Deliveroo, ex startup quotata a Londra dal 2021

Apr 28, 2025 - 13:26
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Tutto su DoorDash che si vuole pappare Deliveroo

Il gruppo statunitense DoorDash, attivo nel settore delle consegne di pasti a domicilio, che ha presentato un’offerta indicativa da 2,7 miliardi di sterline per acquisire Deliveroo, ex startup quotata a Londra dal 2021. Fatti, numeri e approfondimenti

DoorDash, società di consegna di cibo on-demand lanciata a San Francisco nel 2013 nota per aver allargato la sua quota di mercato potenziale dal 17% al 50% in meno di tre anni imponendosi velocemente tra le principali piattaforme di delivery negli Usa anche grazie a partnership mirate come quella con la catena di supermercati statunitensi Walmart per la consegna della spesa (e, successivamente, con il colosso dei fast food McDonald’s), ha presentato un’offerta indicativa di 2,7 miliardi di sterline per acquisire la competitor Deliveroo quotata a Londra dal 2021.

COS’E’ E COSA FA DOORDASH

L’ormai ex startup fondata nel 2013 da Tony Xu, opera in più di 30 Paesi con particolare presidio in Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda: mercati insomma differenti da quelli nei quali corrono i rider di Deliveroo. Per questo motivo l’operazione non dovrebbe essere ostacolata dalle autorità di regolamentazione della concorrenza. L’azienda di San Francisco ha archiviato il 2024 con 10,7 miliardi di dollari di fatturato.

I DUE ROUND PRE-IPO E GLI INVESTITORI

Prima dell’Ipo, DoorDash nel 2020 aveva annunciato la chiusura di un Series H da 400 milioni di dollari che era stato siglato a un anno esatto dalla precedente iniezione di capitale, un Series G da 600 milioni, rendendo plastico che l’azienda di delivery avesse bisogno di mezzo miliardo l’anno per pedalare. All’ultima operazione operazione avevano preso parte due nuovi investitori: Durable Capital Partners e Fidelity.

IL 2024 IN NUMERI

Nel 2024, ha registrato una crescita del fatturato del 24% su base annua, raggiungendo i 2,9 miliardi di dollari, mentre il margine sui ricavi netti è aumentato al 13,5% dal 13,1% del quarto trimestre del 2023, generando il primo anno completo di utile netto Gaap positivo, si legge nella nota sul bilancio della compagnia. L’utile netto attribuibile agli azionisti ordinari di DoorDash, Inc. è stato di 141 milioni di dollari rispetto ai 154 milioni di dollari del quarto trimestre del 2023, mentre l’Ebitda rettificato è aumentato a 566 milioni di dollari dai 363 milioni di dollari del quarto trimestre del 2023.

DOORDASH FA SHOPPING IN EUROPA DA TEMPO

Non è la prima volta che Xu prova ad acquistare Deliveroo: un primo tentativo, infruttuoso, era stato posto in essere lo scorso anno. E non è nemmeno la prima volta che il colosso statunitense fa shopping tra le rivali del Nord Europa: nel 2021 aveva siglato con la finlandese Wolt un accordo di acquisizione interamente azionario del valore di 8 miliardi di dollari. Una operazione che aveva consentito alla piattaforma Usa di approdare in 23 Paesi Europei, soprattutto nel nord e est Europa, ma anche in Grecia, Malta e Israele.

TRA DOORDASH E DELIVEROO CONTATTI DA QUASI UN ANNO

Secondo quanto riporta il Financial Times, DoorDash avrebbe avviato i primi contatti con Deliveroo la scorsa estate. Solo nelle ultime ore però si sarebbe arrivati più vicini a un accordo, riporta sempre la testata economica. Il management di Deliveroo ha comunicato che “sarebbe disposto a raccomandare” l’offerta di DoorDash di 1,80 sterline per azione.

Deliveroo da parte sua ha invece rilasciato un comunicato per ribadire che non c’è alcuna garanzia che un accordo si concretizzi. Non sfugge comunque agli analisti il fatto che l’offerta messa sul piatto dalla rivale statunitense valuta le azioni dell’azienda britannica con un premio di oltre il 20% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì 25 aprile. Ora secondo l’iter previsto dalle norme britanniche il possibile acquirente dovrà presentare un’offerta entro il 23 maggio.

La società di food delivery britannica ha comunque dichiarato che, alla luce della proposta di acquisizione avanzata da DoorDash, è stato sospeso il programma di riacquisto di azioni per 100 milioni di sterline annunciato il 18 marzo.

UN MERCATO IN FERMENTO

La fine della pandemia e l’ingresso di Amazon nella consegna di generi alimentari ha scosso parecchio un mercato finora molto frammentato, caratterizzato dall’agire di tantissime startup, molte delle quali chiuse anzitempo. L’ultima operazione significativa proprio all’inizio di quest’anno col fondo di investimento olandese Prosus (già azionista di DoorDash come pure di Delivery Hero, realtà da 47mila addetti, presente in 70 Paesi che comprende PedidosYa a presidio nel Sud America, Glovo e Foodora attive in Europa, Talabat e Hunger Station in Medio Oriente e Nord Africa, Swiggy in India e Foodpanda a Singapore, solo per citare i principali) che ha messo sul piatto 4,1 miliardi di euro per comprare Just Eat, azienda del food delivery in forte crisi da parecchio tempo con l’intenzione di delistare il gigante del food delivery dalla borsa di Amsterdam dopo aver presentato un’offerta cash che attribuisce alle azioni un valore di 20,3 euro.