Trenta detenuti di Villa Andreino diventano pizzaioli grazie al Rotary
Bella iniziativa sostenuta realizzata in collaborazione con Cna La Spezia. Un corso di 232 ore

La Spezia, 6 maggio 2025 – Grazie al progetto sostenuto dai Rotary Club La Spezia e Rotary Club Sarzana-Lerici e i corrispettivi Club Rotaract, una trentina di detenuti del carcere spezzino hanno svolto un percorso di formazione teorico e pratico per pizzaiolo e panificatore, realizzato in collaborazione con la Cna spezzina.
Ai detenuti sono stati consegnati gli attestati di partecipazione che certificano il percorso formativo svolto in un momento di incontro in cui non è mancato un gustoso assaggio delle abilità acquisite.
“La formazione insieme all'istruzione è uno degli elementi centrali del trattamento delle persone detenute – commenta Licia Vanni, responsabile educativa della casa circondariale della Spezia –. L’occasione che ci ha donato il Rotary è stata importantissima, ha permesso a un gruppo di detenuti di acquisire una professionalità con un corso di pizzeria avanzato. I detenuti hanno aderito con passione e hanno potuto vedere la possibilità del futuro, questa è la cosa più importante. La rieducazione senza una formazione è impossibile e il senso profondo della detenzione è nell'impegno per il successivo reinserimento nella società civile, ma scegliere di sostenere il carcere richiede un elevato senso di civiltà”.
“La possibilità di avere un attestato, gli consentirà di trovare subito un lavoro – spiega Salvatore Teja, presidente Rotary Club La Spezia – . Il momento più delicato è proprio quello in cui la pena finisce e si rientra nella società esterna. È lì che scatta il rischio di recidiva. Ecco, questa è l'occasione per avere dare a questi ragazzi l'opportunità di un lavoro immediato entrando nelle pizzerie, come gli è stato insegnato. Hanno seguito il corso con tanto entusiasmo, noi siamo stati lieti nel fornire questo supporto, abbiamo visto anche il carcere molto soddisfatto dell'attività realizzata. Ringrazio tutti i partecipanti a nome del Rotary”.
“I ragazzi hanno partecipato numerosi perché questi corsi formano realmente un professionista – aggiunge Alfredo Bianchi, docente del corso e referente della scuola italiana per pizzaioli – . Grazie alle ore di formazione viene maturata una buona esperienza e si può essere inseriti da subito nel campo lavorativo. Inoltre, c’è molta richiesta di queste figure professionali”.
“Il percorso è stato strutturato per permettere ai detenuti di poterselo spendere al meglio all’uscita del carcere – sottolinea Raffaella Bicci responsabile di Cna Ecipa La Spezia – . Il corso ha avuto una durata di 232 ore, di cui 200 ore in attività di panificazione e pizzeria, le restanti su salute e sicurezza del lavoro, Haccp, primo soccorso e formazione lavoratori. Alcuni detenuti hanno partecipato esclusivamente alla parte pratica, quindi hanno ottenuto l'attestato come pizzaiolo e panificatore, mentre altri hanno fatto le lezioni o di Haccp o di primo soccorso a seconda anche delle attestazioni che possedevano già. Sono tutte qualifiche utili nel mondo del lavoro”.
“Nella vita si può sbagliare, quindi è giusto pagare una pena equa, l’obiettivo deve essere quello della rieducazione e del rinserimento, come prevista dall’articolo 27 della nostra Costituzione – conclude il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – . Questi corsi servono proprio a dare una professionalità e una speranza di una nuova vita. Siamo vicini alle istituzioni penitenziarie che investono in formazione e ringraziamo chi sostiene questi percorsi”.