E’ il giorno del Conclave. ‘La continuità con Francesco è nell’apertura della Chiesa’
Il professor Massimo Bianchi spiega temi, tempi e modalità dell’elezione del nuovo Pontefice

Siena, 7 maggio 2025 – Con l’Extra omnes (fuori tutti ‘gli altri’), formula latina pronunciata dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie nella Cappella Sistina, si aprirà oggi pomeriggio il Conclave per eleggere il nuovo Papa.
“Dal 1878 il Conclave, che allora elesse Leone XIII, si riunisce nella Cappella Sistina. Prima di questo, i tre Papi dell’Ottocento sono stati eletti da Conclavi riuniti al Quirinale, dove allora risiedeva il Pontefice. Il Conclave è la riunione del collegio cardinalizio della Chiesa cattolica per l’elezione del nuovo papa, nonché la sala dove avviene tale riunione. Il termine deriva dal latino cum clave, cioè ‘(chiuso) con la chiave’ o ‘sottochiave’: nel 1270 gli abitanti di Viterbo, allora sede papale, dopo due anni di indecisione dei cardinali, li chiusero a chiave nel palazzo e si dice li lasciarono anche senza cibo, in modo da costringerli a decidere al più presto. Ne uscì Papa Gregorio X”, spiega Massimo Bianchi, docente di Storia dei rapporti fra Stato e Chiesa, dell’Università di Siena.
Professore, come avviene l’elezione del Pontefice?
“Il Pontefice viene eletto dal Collegio cardinalizio, composto ora da 133 cardinali sotto 80 anni. In realtà gli elettori attuali sono 135 ma due cardinali sono ammalati e non presenti a Roma; c’è invece il cardinale Puljic, anche lui ammalato, che potrebbe votare dalla sua camera a Santa Marta, nel caso non si rimetta in tempo. Per l’elezione occorre almeno la maggioranza dei due terzi, il quorum è dunque 89. In realtà la scelta del Pontefice esce dalle Congregazioni, nel Conclave si svolgono la votazione e gli scrutini”.
Congregazioni che si sono chiuse ieri.
“Alle Congregazioni ordinarie partecipa tutto il Sacro collegio, compresi i cardinali over 80 che però non hanno diritto di voto in Conclave. Si riuniscono subito, il giorno dopo la morte del Papa, appena dichiarata la ‘sede vacante’: dalle prime riunioni, in forma ridotta con presenti i porporati più vicini, esce il successivo iter, la data del Conclave ad esempio, che deve cadere tra il 15° e 20° giorno dalla morte del Papa. Questo inizia il 17° giorno. Credo che il vero Conclave sia nelle Congregazioni, che sono l’occasione per conoscersi per i cardinali che provengono da tutte le parti del mondo e qui si confrontano sui temi che poi saranno probabilmente nell’agenda del Pontefice. Il punto di partenza sono i temi cari a Bergoglio: dalla pace nel mondo alla riforma della Curia, il ruolo di laici e donne. E’ nelle congregazioni che i cardinali si studiano e studiano come portare avanti i temi di Francesco, in una linea di continuità ma anche di innovazione”.
Perché oggi si parla di un Conclave frammentato?
“I 133 elettori attuali, provenienti da 71 Paesi, sono numeri record. Certo ci sono cardinali su posizioni progressiste e altri più conservatori, ma la frammentazione effettiva è nel fatto che provengono da Paesi molto lontani. La figura che uscirà come Pontefice poi rappresenterà la Chiesa unita, con un occhio alla dottrina e uno all’apertura sul mondo”.
Come i cardinali convergeranno su un nome?
“Lo Spirito del Conclave spingerà ad eleggere il più adatto e soffierà sul più adatto alla Chiesa. Certo il vissuto di ogni papabile sarà valutato. Influirà soprattutto nella scelta del nome che prenderà il Pontefice eletto: se fosse Francesco sarebbe evidente la condivisione della linea di Bergoglio. Ma lo sarebbe anche con uno diverso”.
Quanto potrebbe durare il Conclave?
“Un adagio vaticano dice che più lunghe sono state le congregazioni più veloce sarà il conclave. Se fosse così questa elezione potrebbe essere veloce. Come lo sono state le ultime, velocissima quella di Ratzinger e in due giorni quella di Bergoglio”.
Ha sentito il Cardinale Lojudice?
“No, è in isolamento in questo momento e non può parlare del Conclave. L’ho visto alle celebrazioni Cateriniane e solo salutato. Preghiamo per lui, impegnato nell’importante passo cui sta partecipando per la prima volta, l’elezione della nuova guida della cristianità”.
Paola Tomassoni