Travaglio (Nove): “Meloni fuori dai ‘volenterosi’? Giusto, sono un mini club di guerrafondai che boicotta il negoziato tra Ucraina e Russia”
Per la seconda volta in un a settimana i leader di Francia, Regno unito, Germania, Polonia e Ucraina si sono riuniti per discutere del post negoziati di Istanbul e hanno poi telefonato a Donald Trump. Grande assente, Giorgia Meloni, che ha fatto sapere di non aver partecipato perché coerente con la linea italiana di non […] L'articolo Travaglio (Nove): “Meloni fuori dai ‘volenterosi’? Giusto, sono un mini club di guerrafondai che boicotta il negoziato tra Ucraina e Russia” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Per la seconda volta in un a settimana i leader di Francia, Regno unito, Germania, Polonia e Ucraina si sono riuniti per discutere del post negoziati di Istanbul e hanno poi telefonato a Donald Trump. Grande assente, Giorgia Meloni, che ha fatto sapere di non aver partecipato perché coerente con la linea italiana di non mandare truppe italiane in Ucraina. Peccato che il presidente francese l’abbia smentita poco dopo dichiarando di non aver discusso di invio di soldati, ma di tregua in Ucraina. Un botta e risposta che ha scatenato polemiche a non finire, e strascichi politici. Marco Travaglio, ospite di Accordi&Disaccordi (Nove) sostiene la posizione della presidente del Consiglio italiano anche se le chiede di proporre un’alternativa. “Macron è un noto bugiardo. Il formato Ramstein o ‘volenterosi’ è un gentile eufemismo per non dire ‘guerrafondai’, ‘sabotatori’ dei negoziati”, ha detto il direttore del Fatto Quotidiano
Macron tra l’altro “voleva mandare i soldati anche quando non esisteva nemmeno il formato Ramstein: la sua prima dichiarazione ‘mandiamo truppe in Ucraina perché la Russia non deve vincere’ risale al 28 febbraio dell’anno scorso, cioè prima che venisse eletto Trump, prima che partisse questo negoziato diciamo ‘indotto’ dagli americani. – ha proseguito – Quindi Macron vuole mandare le truppe, le vogliono mandare anche i tedeschi, gli inglesi e i polacchi e quindi si sono messi in questo mini club che nel diritto internazionale non esiste. Questo formato dei volenterosi si traduce nella realtà in quattro signori che si ritrovano“.
Secondo Travaglio “la Meloni ha sbagliato a partecipare alle prime due riunioni di questo mini club che era un maxi club perché c’erano anche Paesi che non erano d’accordo su niente e che hanno fatto le foto prima a Londra e poi a Parigi. La Meloni vi ricorderete che nelle foto aveva sempre la faccetta malmostosa di una che non voleva essere lì, che voleva essere altrove. E infatti io dissi ‘ma perché vuoi stare lì se poi le truppe non le vuoi mandare?’. Perché questo è il discrimine, altrimenti si ritroverebbe l’Unione Europea, se fossero tutti d’accordo. Quindi dire che la Meloni si isola in Europa è una stupidaggine perché quella non è l’Europa, non è l’Unione europea. Ci sono tre Paesi dell’Unione europea, un Paese che non fa parte dell’Unione europea e mancano 24/27 Paesi dell’Unione europea. Quindi Meloni non si isola dall’Europa, si isola dai volenterosi che esistono perché i quattro volenterosi hanno deciso di esistere, ma non hanno nessuna nessun ruolo se non quello di tentare di sabotare il negoziato insieme ai vertici dell’Unione europea”.
Del resto, “il riarmo della Germania, della Polonia e dei Baltici che cos’è se non una provocazione nei confronti della Russia con cui si dice di volersi mettere d’accordo? – ha spiegato ancora il giornalista – L’annuncio di un tribunale di Norimberga speciale ulteriore rispetto alla Corte penale internazionale per processare i russi che cos’è se non un atto ostile nei confronti di un Paese col quale diciamo di volerci mettere d’accordo? L’annuncio di mandare soldati di due potenze Nato nucleari come la come la la Francia e non e come la Gran Bretagna il Regno Unito che cos’è se non una provocazione? Tutti sanno che non il Putin di adesso che è molto più pretenzioso di tre anni fa, ma anche il Putin di tre anni fa aveva messo come condizione che l’Ucraina non entrasse nella Nato e che la Nato non entrasse in Ucraina. Quindi l’idea che ci siano delle truppe Nato che garantiscono neutralmente il peacekeeping non è accettabile da chi ritiene la Nato una minaccia per sé quindi è ovvio che il peacekeeping lo dovranno fare dei Paesi che non fanno parte della Nato e non fanno parte nemmeno dell’alleanza con la Russia ovviamente, cioè dei Paesi che si siano mantenuti neutrali. Per esempio lo Stato canaglia che ospita i negoziati cioè la Turchia che è riconosciuta da entrambi i fronti perché non si è schierata né con la Russia né con l’Ucraina e se ne dovranno trovare altri”, ha concluso Travaglio.
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