Terzo responsabile e bollini impianti: guida pratica tra obblighi e burocrazia
lentepubblica.it “Repetita iuvant” scrivevano i latini. Ed è proprio il caso di ripassare alcuni concetti chiave su gestione degli impianti termici: la figura del terzo responsabile e l’obbligo dei bollini non sono semplici formalità, ma strumenti di sicurezza, efficienza e rispetto della legge. Cosa dice la normativa L’obbligo di gestione, controllo e manutenzione degli impianti termici […] The post Terzo responsabile e bollini impianti: guida pratica tra obblighi e burocrazia appeared first on lentepubblica.it.

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“Repetita iuvant” scrivevano i latini. Ed è proprio il caso di ripassare alcuni concetti chiave su gestione degli impianti termici: la figura del terzo responsabile e l’obbligo dei bollini non sono semplici formalità, ma strumenti di sicurezza, efficienza e rispetto della legge.
Cosa dice la normativa
L’obbligo di gestione, controllo e manutenzione degli impianti termici è disciplinato principalmente da:
- D.Lgs. 192/2005 e s.m.i. (attuazione della Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell’edilizia);
- DPR 74/2013, che detta i criteri di esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici;
- Normative regionali, come il Regolamento Regionale Puglia n. 24/2012 e il sistema CRIT (Catasto Regionale Impianti Termici).
Le Regioni possono integrare o specificare le modalità di gestione e controllo, come ha fatto appunto la Puglia.
Chi è il Terzo Responsabile e quando serve?
Secondo il DPR 74/2013, art. 6, il proprietario, l’amministratore o l’occupante dell’edificio può delegare la gestione dell’impianto a un terzo responsabile, con un incarico formale e scritto.
La nomina diventa obbligatoria o altamente consigliata nei seguenti casi:
- Impianti termici con potenza nominale utile complessiva superiore a 232 kW → nomina obbligatoria salvo gestione diretta adeguatamente documentata;
- Impianti centralizzati sopra 35 kW (es. condomini, strutture sanitarie, alberghi) → nomina consigliataper garantire la gestione tecnica specializzata;
- Impianti singoli sotto 35 kW (es. appartamenti autonomi) → nomina non prevista, salvo situazioni particolari (locale tecnico autonomo, normativa regionale diversa).
In ogni caso, il terzo responsabile si assume tutta la responsabilità civile e penale relativa alla gestione dell’impianto.
Bollini: obblighi di controllo e certificazione
Il controllo dell’efficienza energetica e della sicurezza degli impianti si conclude con il rilascio del cosiddetto bollino, un attestato che dimostra l’avvenuto controllo.
Il riferimento normativo principale è:
- DPR 74/2013, art. 8 e art. 9 (ispezioni e controlli periodici);
- Normativa Regionale Puglia: CRIT e Determinazioni dirigenziali relative ai bollini.
Frequenze di controllo (salvo deroghe regionali):
Tipo di impianto | Potenza | Frequenza controllo |
Impianti a gas | 10-100 kW | ogni 4 anni |
Impianti a gas | >100 kW | ogni 2 anni |
Impianti a combustibile liquido o solido | 10-100 kW | ogni 2 anni |
Impianti a combustibile liquido o solido | >100 kW | ogni anno |
A Bari (e in tutta la Puglia), per ogni controllo è previsto l’acquisto di un bollino da apporre sulla documentazione tecnica: il mancato bollino comporta l’ispezione forzata e sanzioni fino a 3.000 euro.
Il caso di Bari: come funziona
Nel Comune di Bari:
- Gli impianti devono essere registrati al CRIT.
- Gli operatori devono inviare il Rapporto di Controllo di Efficienza Energetica tramite piattaforma.
- È obbligatorio l’acquisto del bollino corrispondente alla fascia di potenza dell’impianto.
- I controlli sono affidati anche a società esterne autorizzate dalla Regione (ispezioni a campione o su segnalazione).
Chi non si adegua rischia la sospensione della validità della certificazione energetica e, in caso di incidenti, responsabilità civili e penali molto gravi.
Checklist pratica: ho bisogno del terzo responsabile? E del bollino?
TERZO RESPONSABILE
- Il mio impianto ha potenza > 232 kW → nomina obbligatoria
- L’impianto è centralizzato > 35 kW (condominio, RSA, scuola) → nomina consigliata
- È un impianto autonomo singolo < 35 kW → nessun obbligo di nomina
BOLLINO
- Ho fatto il controllo periodico dell’efficienza energetica?
- Ho caricato il rapporto sul catasto regionale (CRIT)?
- Ho pagato e applicato il bollino previsto dalla Regione?
Attenzione: se manca uno di questi passaggi, potresti essere soggetto a ispezioni obbligatorie e multe.
Conclusioni
Gestire correttamente un impianto termico non è solo una questione di burocrazia: riguarda la sicurezza delle persone, l’efficienza energetica degli edifici e la responsabilità civile e penale di chi è titolare dell’impianto.
Affidarsi a un terzo responsabile qualificato e non sottovalutare l’importanza dei bollini impianti significa proteggere sé stessi, gli utenti dell’immobile e contribuire alla sostenibilità ambientale.
“La sicurezza non è mai un optional. E neanche la legalità.”
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