La tigre tedesca si risveglia: perché il Dax può competere con Wall Street

La sfida tra Germania e Stati Uniti nei mercati azionari è più viva che mai. Dopo decenni di cicli alternati di sovraperformance, il Dax rilancia la corsa contro Wall Street. Cosa ci insegna il passato e cosa potrebbe accadere nei prossimi anni?

Apr 28, 2025 - 15:34
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La tigre tedesca si risveglia: perché il Dax può competere con Wall Street

Nel lungo termine, i mercati azionari tedeschi si sono rivelati competitivi quanto quelli statunitensi. Negli ultimi 70 anni, sia l'indice americano S&P 500 sia il Dax 40 tedesco hanno ottenuto una performance media annua del 9%, identica al centesimo. Tuttavia, il cammino che ha portato a questo risultato è stato tutt'altro che lineare come scrive Kevin Thozet, membro del Comitato Investimenti di Carmignac.

Tra il 1950 e il 1970, la Germania ha vissuto il suo Wirtschaftswunder, il "miracolo economico", spinto anche dal sostegno finanziario del Piano Marshall (stimato tra i 100 e i 200 miliardi di euro attuali). Questa fase, spiega Thozet, ha garantito una sovraperformance marcata rispetto ai titoli statunitensi. Un altro periodo di netta superiorità tedesca è seguito alla riunificazione del Paese, favorita da programmi di integrazione economica e finanziamenti ("Solidarpakt") superiori ai 120 miliardi di euro.

Gli Stati Uniti, sottolinea Thozet, hanno conosciuto fasi di preminenza durante eventi cruciali come lo shock petrolifero del 1973, il boom tecnologico culminato nella bolla Internet del 2000, e la poderosa ripresa post-crisi finanziaria del 2008 fino ai massimi storici raggiunti nel 2024. In tutti questi casi, a trainare l’S&P 500 è stata soprattutto la leadership nel settore tecnologico.

Negli ultimi cinque anni il Dax tedesco ha sovraperformato l'S&P 500:

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Negli ultimi tre anni, contro ogni previsione, i mercati azionari tedeschi e statunitensi hanno registrato performance sostanzialmente equivalenti.
Nonostante l’impatto dei cosiddetti "Magnifici 7" sul mercato americano, sottolinea Thozet, anche il Dax ha saputo esprimere una forza inattesa grazie ad alcuni settori chiave.

In un contesto economico difficile, segnato da prezzi record delle materie prime, secondo Thozet "il mercato tedesco ha trovato sostegno nella tecnologia (guidata da SAP), nel settore finanziario (con giganti come Allianz e Munich Re) e nell'energia (Siemens Energy). Anche l'industria tradizionale ha brillato, con società come Rheinmetall che hanno saputo trasformare le difficoltà energetiche in opportunità di crescita, spesso superando i principali titoli tech americani in termini di performance".

Guardando al futuro, conclude Thozet, "i piani di investimento massiccio nel settore difesa e infrastrutture – di dimensioni addirittura superiori al Piano Marshall – potrebbero rilanciare la Germania verso tassi di crescita dimenticati. Allo stesso tempo, l'emergere di dubbi sull'eccezionalismo americano potrebbe dirottare flussi di capitale internazionali dagli Stati Uniti verso altri mercati, favorendo un re-rating positivo per i titoli azionari tedeschi ed europei".

Ecco la performance dei titoli azionari tedeschi e statunitensi dal 1953, su base 100:

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Fonte: Carmignac, Bloomberg, aprile 2025. Titoli azionari statunitensi: S&P 500 dal 1953 al 1990, e S&P 500 dividendi reinvestiti dal 1990 al 2025. Titoli azionari tedeschi: DAX a partire dal 1959 e R. Stehle & M. Schmidt “Performance dei titoli azionari tedeschi 1954-2013” prima del 1959.

Un modo alternativo per investire sull'azionario tedesco è quello di utilizzare un certificato di investimento. Ecco che i sottostanti del certificate emesso da Vontobel con Isin DE000VG7WXF6 cadono a fagiolo perché sono aziende tedesche del calibro di Commerzbank, Heidelberg Materials e SAP.

Il certificate offre un rendimento potenziale annuo fino al 15,7% (calcolato sul prezzo attuale di 94,5 euro e sulla sua scadenza residua) e premi mensili con effetto memoria. La barriera cedolare è particolarmente profonda e consente di incassare i premi anche con ribassi dei sottostanti fino a -40% dal livello iniziale.

Senza contare che il certificate può essere rimborsato in anticipo, da dicembre, con barriere autocall discendenti (dal 100% iniziale al 72% del valore iniziale) in modo da aumentare le probabilità di restituire il nominale e pagare anche tutte le cedole con memoria.

Alla prima data utile, il 15 dicembre 2025, se tutti i sottostanti si troveranno sopra al livello iniziale (come oggi) scatterà il rimborso anticipato: il certificate verrebbe ritirato a 100 euro più otto premi (1 euro per 8 = 8 euro). In tutto l'investitore porterebbe a casa 108 euro, su 94,6 investiti, significa un rendimento del 14,2% in sette mesi e mezzo, pari al 22,7% annualizzato.

Di seguito una tabellina che mostra i livelli di riferimento:

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