Terraforma Exo 2025: il suono che trasforma i paesaggi

Terraforma Exo 2025 attraversa l’Italia con suoni, arte ed ecologia, trasformando spazi urbani in esperienze culturali immersive.

Mag 9, 2025 - 17:27
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Terraforma Exo 2025: il suono che trasforma i paesaggi

Non tutti i festival si limitano a occupare uno spazio. Alcuni lo trasformano. Terraforma Exo è uno di questi: un progetto culturale nato da un’intuizione di Threes productions, che fin dalla sua prima edizione ha ridefinito il concetto stesso di evento musicale, trasformandolo in un’esperienza capace di plasmare nuovi paesaggi culturali, urbani e interiori.

Terraforma Exo 2025 a Milano, Roma e Palermo.
Un’immagine dell’edizione 2024 di Terraforma Exo: al Parco Sempione con Chima Isaaro © Stefano Mattea

Per Ruggero Pietromarchi, fondatore e direttore artistico del festival, Terraforma Exo è molto più di un evento musicale, ma un vero e proprio laboratorio di ascolto consapevole: “Terraforma Exo nasce dall’urgenza di ritrovare nel suono un linguaggio capace di ricucire la distanza tra noi e ciò che ci circonda. Ogni luogo che attraversiamo – da un parco urbano a un’antica villa – è un’occasione per rinegoziare il nostro rapporto con il tempo, con la memoria, con il paesaggio. Non ci interessa l’intrattenimento, ma cerchiamo esperienze che possano lasciare un’impronta, che aiutino a immaginare nuovi modi di abitare il presente, con più ascolto e maggiore cura”.

Con la sua seconda edizione, quest’anno il progetto si espande e si rinnova, attraversando l’Italia con una nuova stagione di performance, installazioni, soundwalks e incontri e un programma ancora più ambizioso e diffuso, pronto a ridefinire le geografie della cultura contemporanea, coinvolgendo artisti, musicisti e pensatori che operano all’incrocio tra suono ed ecologia.

Non ci interessa l’intrattenimento, ma cerchiamo esperienze che possano lasciare un’impronta.

Ruggero Pietromarchi, artistic director & founder, Terraforma Exo

Un festival in movimento: Milano, Roma e Palermo

A Milano, il 28 e 29 giugno, Terraforma Exo trasforma luoghi iconici come Parco Sempione, tra il Giardino della Triennale, Torre Branca e il Castello Sforzesco, e il Gatto Verde, club in zona Corvetto, in spazi di esplorazione sonora per due giornate immersive che combinano installazioni sonore, performance live e club night.

Il programma, in continuo aggiornamento, include The drum and the bird, opera immersiva firmata da Bill Kouligas, figura chiave della scena elettronica sperimentale, e Forensis, associazione che indaga casi di violenza di stato e violazioni dei diritti umani in tutto il mondo, che intreccia ricerca sonora e memoria coloniale attraverso le ecologie perdute della Namibia. Sempre al Giardino della Triennale, Heith, produttore e sound artist italiano, James K, poliedrica artista newyorkese, e Günseli Yalcinkaya, ricercatrice e artista visiva, presentano The talk, surreale panel audiovisivo ispirato al meccanismo di Antikythera, che sovrappone spoken word, paesaggi sonori e nuove narrazioni.

 

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Alla Torre Branca, Lorenzo Senni, tra i più influenti innovatori dell’elettronica contemporanea, propone Eureka! (mix legacy 2011–2025), scultura sonora che ripropone una selezione di momenti tratti dai suoi “composed-mixes”; mentre Florian Hecker, figura di spicco della sound art sperimentale, alla Palazzina Appiani, condurrà il pubblico dentro le traiettorie avanguardistiche di FAVN. La notte proseguirà al Gatto Verde con una club night che vedrà protagonisti Hitech, trio di Detroit che fonde ghetto-tech, house e hip-hop con uno spirito dissacrante, e mi-el, raffinata selezionatrice tra suoni cantati e elettronica sperimentale, e altri ospiti da annunciare.

Il percorso di Terraforma Exo si sposta poi a Roma il 27 settembre, con una tappa al Forte Antenne, bastione ottocentesco immerso nel verde di Villa Ada. Qui Nkisi, producer belga-congolese che esplora sonorità ancestrali e futuristiche, presenterà Serpent songs, progetto in cui il suono diventa archivio ancestrale, strumento di resistenza e coesione tra memoria, ritmo e cultura. A Roma sarà presente anche Underground resistance, collettivo musicale di Detroit, noto per la sua militanza politica.

 

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Gran finale di stagione a Palermo il 25 ottobre, nella storica Villa Tasca, immersa tra agrumeti e alberi secolari, con Moritz Von Oswald, leggenda della musica elettronica e pioniere della techno-dub berlinese, e il suo ultimo lavoro Silencio, un dialogo tra elettronica e vocalità corale ispirato ai grandi maestri del Novecento come Varèse, Ligeti e Xenakis.

Un festival che ridefinisce il concetto di ecologia sonora

Fin dalla sua nascita, Terraforma si distingue come piattaforma culturale capace di fondere arte, natura, tecnologia e sperimentazione. Con Exo, questa visione si espande: il festival diventa un laboratorio che indaga il suono come linguaggio per reinterpretare lo spazio urbano e attivare nuove forme di relazione tra ambiente e collettività.

Ispirato all’ecologia acustica di R. Murray Schafer, il progetto propone l’ascolto come pratica critica e consapevole, capace di rendere visibili — o meglio, udibili — le connessioni invisibili tra le persone, il territorio e le sue stratificazioni storiche, sociali e climatiche. Il paesaggio sonoro diventa così un archivio vivente, una mappa che racconta le trasformazioni in atto e stimola immaginari alternativi.

Installazione sonora a Terraforma Exo 2024.
Il sistema per organi modulari, creato da Konrad Sprenger e Phillip Sollmann, esposto a Terraforma Exo nell’edizione 2024 © Sarah Indriolo

In questo contesto si inserisce la collaborazione con Atlas of change, piattaforma che traduce dati satellitari e ambientali in narrazioni visive accessibili. Il loro visual manifesto 2025, realizzato insieme a Exo, agisce come bussola concettuale dell’intero festival, mettendo in relazione paesaggi sonori, infrastrutture e crisi climatica.

Questa visione si riflette sulle attività del festival: ogni performance, installazione o soundwalk si innesta su un luogo specifico, scelto non solo per la sua carica simbolica o storica, ma anche per ciò che rappresenta oggi nel contesto delle trasformazioni urbane, ambientali e sociali. I dati di Atlas of change diventano coordinate narrative per orientare l’ascolto e rivelare nuove relazioni tra pubblico, spazio e suono.

Così, musica, territorio e infrastrutture entrano in dialogo, dando forma a un’ecologia sonora che non si limita a rappresentare il presente, ma invita ad abitarlo in modo più consapevole.

Un progetto internazionale di ricerca culturale

Terraforma Exo si conferma una delle manifestazioni più innovative nel panorama europeo, parte di una rete che comprende partner come Triennale Milano, il network Times – che unisce dieci festival europei di musica e arti visive – e la piattaforma Shape+, impegnata nella promozione di nuovi talenti musicali e artistici. Un dialogo internazionale che sostiene la diversità culturale, promuove la sostenibilità e alimenta la ricerca artistica su scala globale.

I biglietti per tutte le tappe sono disponibili su Dice. Il programma è in costante aggiornamento, con nuove location e nuovi artisti in arrivo: tutte le informazioni sono su terraformafestival.com.