Storico castello ai Castelli Romani in vendita, l’appello al Comune: “Compriamolo!”

Genzano, a Roma, si trova oggi davanti a una scelta cruciale: salvare o perdere per sempre un pezzo fondamentale della propria memoria storica. Al centro della questione ci sono i ruderi del Castello di San Gennaro, un complesso medievale sorto nel XIII secolo su una precedente cisterna romana del IV secolo a.C., affacciato sull’antico tracciato...

Mag 5, 2025 - 15:37
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Storico castello ai Castelli Romani in vendita, l’appello al Comune: “Compriamolo!”

Genzano, a Roma, si trova oggi davanti a una scelta cruciale: salvare o perdere per sempre un pezzo fondamentale della propria memoria storica. Al centro della questione ci sono i ruderi del Castello di San Gennaro, un complesso medievale sorto nel XIII secolo su una precedente cisterna romana del IV secolo a.C., affacciato sull’antico tracciato dell’Appia Antica.

L’area, attualmente di proprietà privata, è stata messa in vendita da un’agenzia immobiliare, sollevando immediatamente l’allarme dei consiglieri comunali di opposizione Piergiuseppe Rosatelli, Flavio Gabbarini, Rosario Neglia e Cristian Di Veronica.

I quattro hanno richiesto la convocazione urgente di un Consiglio comunale straordinario, fissato per il 9 maggio alle ore 17.00, per valutare la possibilità che il Comune di Genzano dichiari il proprio interesse pubblico sull’area ed entri nella trattativa per l’acquisto del sito.

Un bene strategico per valorizzare il territorio

Secondo i consiglieri, la posizione del castello, unita alla sua rilevanza archeologica e culturale, lo renderebbe un bene strategico per la valorizzazione turistica del territorio. Le strutture superstiti raccontano oltre duemila anni di storia, tra cui una villa romana con cisterna e ambienti termali, e le massicce mura in tufo del castello medievale, attribuito alla potente famiglia degli Annibaldi, distrutto dai Veliterni nel 1303 e mai più ricostruito.

Oltre al valore architettonico, l’area ha restituito numerosi reperti archeologici, tra cui capitelli, fregi, sculture e colonne. Già nel Cinquecento, studiosi come Andrea di Velletri avevano ottenuto permessi per condurre scavi sul sito, prova della sua importanza storica anche in epoche passate.

I firmatari del documento sottolineano che, se il Comune non interviene con tempestività, esiste il rischio concreto che la vendita privata venga perfezionata senza alcuna tutela per la collettività. L’acquisto dell’area da parte dell’amministrazione potrebbe invece garantire accesso pubblico, progetti di recupero e fruizione culturale, trasformando un sito oggi semi-abbandonato in un vero e proprio polo culturale e turistico per i Castelli Romani. Il tempo stringe: il Consiglio del 9 maggio sarà decisivo per capire se Genzano saprà cogliere l’opportunità storica di preservare e rilanciare uno dei suoi luoghi più simbolici.

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