Viareggio, tragedia sfiorata in via Fratti: travolte due bici

I cartelli di dare la precedenza vengono troppo spesso disattesi. E così la ciclopedonale propone una serie di trappole per chi pedala

Mag 6, 2025 - 03:21
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Viareggio, tragedia sfiorata in via Fratti: travolte due bici

Viareggio, 6 maggio 2025 – Un altro incidente – non è il primo e purtroppo non sarà l’ultimo se non vengono presi provvedimenti – in una delle tante intersezioni nel tratto ciclopedonale della via Fratti). Nulla di grave, per fortuna, anche se le conseguenze potevano essere ben peggiori considerando che una delle due biciclette investite è rimasta sotto la ruota dell’auto ed è stata trascinata per alcuni metri. E’ accaduto sabato pomeriggio della scorsa settimana all’incrocio tra via Matteotti e, appunto, via Fratti. La dinamica, neanche a dirlo, è la stessa. Un’auto non rispetta la segnaletica di dare la precedenza, tira diritto e travolge due biciclette: marito e moglie, non più giovanissimi. Entrambi caduti a terra, entrambi illesi salvo qualche escoriazione. La macchina si è fermata una quindicina di metri dopo l’incrocio, frenata dalla bicicletta rimasta sotto le ruote e da un’auto in sosta (vietata) davanti a un cantiere edile contro cui ha sbattuto. A questo come tutti gli altri incroci c’è il segnale di dare la precedenza. Ma in pochi lo rispettano. Una ristretta minoranza di automobilisti rallentano fino quasi a fermarsi; altri passano a velocità moderata; altri ancora addirittura accelerano, forse pensando che quel triangolo disegnato in terra sia un via libera per impegnare l’incrocio.

Per evitare conseguenze più gravi dell’incidente di sabato, per non dire tragiche, forse sarebbe il caso di prendere atto che quei triangolini disegnati per terra vengono sistematicamente disattesi dagli automobilisti. Come? Intanto introducendo il limite dei 30 orari in tutta l’area attraversata dalle strade pedonali, ad esempio. Forse potrebbero essere utili dei dissuasori di velocità prima degli incroci. Magari sarebbe opportuno introdurre gli stop che, forse, verrebbero recepiti meglio da chi si mette alla guida rispetto a un semplice dare la precedenza. Perché in fondo in queste intersezioni ad angolo retto, con auto spesso parcheggiate male e bici che possono arrivare da destra o da sinistra, se non ci si ferma difficilmente si riesce a impegnare l’incrocio in sicurezza.