Firenze, la notte degli affitti brevi. Il Regolamento è legge. Muro delle minoranze
Funaro: “Giornata storica” La misura passa nonostante i 107 emendamenti dell’opposizione. Nervosismo in aula. Moratoria di tre anni per mettersi in regola con le nuove norme sulle metrature. Cecilia Del Re (Fd) ha accusato l’amministrazione di “carenza di preparazione in un dibattito surreale”

Firenze, 6 maggio 2025 – La sindaca Sara Funaro l’ha definita “una giornata storica”. E anche se l’ostruzionismo della minoranza, che ha presentato più di 100 emendamenti, ha dilatato i tempi, a tarda notte – dopo ore e ore di estenuante discussione, botta e risposta nervosi, colloqui e prove di intesa – il nuovo Regolamento sugli affitti brevi è stato approvato dal Salone de’ Dugento con i voti di Pd, Avs Ecolò e Lista Funaro.
A dar del filo da torcere alla maggioranza, ci hanno pensato i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Angela Sirello, Giovanni Gandolfo, Alessandro Draghi e Matteo Chelli, con le loro 70 proposte di modifica al provvedimento.
Ma non sono mancati gli emendamenti di Italia Viva, Sinistra Progetto Comune, Firenze democratica, Forza Italia, Lista Schmidt e M5S. Per cercare di arrivare a un compromesso, il presidente del Consiglio, Cosimo Guccione, ad un certo punto, ha interrotto la seduta convocando la capigruppo. Nulla da fare. Gli emendamenti sono stati votati uno per uno, facendo slittare il via libera al Regolamento che è arrivato ben oltre la mezzanotte.
Il provvedimento, che entrerà in vigore a fine maggio e dopo la pubblicazione sull’albo pretorio, presenta alcune novità: dai 9 metri quadrati per la singola, ai 14 per la doppia, dalla cucina abitabile di 9 metri quadri al bagno da 2,5 (con larghezza minima di 1,2). Tutto rimandato al 2028 per gli appartamenti con regolare agibilità già regolarmente impiegati nel business della locazione breve, quelli cioè attivi nel 2024.
In sostanza anche sugli standard qualitativi degli affitti turistici a Firenze viene aperto l’ombrello della moratoria triennale. Le misure minime erano state fissate dalla giunta licenziando il provvedimento.
Ma è proprio il governo cittadino che interviene con un auto-emendamento e rimanda ‘la scure’. Le sposta in avanti, alla fine della moratoria prevista dalla legge della Regione Toscana, quando quegli stessi standard saranno necessari per conseguire l’autorizzazione all’attività rilasciata dal municipio. Ed è questa la novità più importante dell’impalcato normativo.
“Siamo il primo Comune in Italia ad approvare un Regolamento sulle locazioni turistiche – dice la sindaca – Il nostro obiettivo è mettere delle regole e dei limiti chiari, come lo stop a nuove locazioni turistiche nell’area Unesco, oltre ad aver avviato uno studio che monitora anche le zone al di fuori del centro storico. Perché abbiamo bisogno di una città in cui il mercato immobiliare sia sostenibile per i cittadini, per i lavoratori, per le famiglie e anche per i tanti studenti che vengono qui e non riescono a trovare casa”.
“Puntiamo ad un turismo sempre più sostenibile, contiamo di ottenere un contenimento degli affitti brevi nell’immediato e di invertire il trend nel tempo di tre anni – l’intervento dell’assessore Jacopo Vicini in Consiglio – Obiettivo importante è anche l’innalzamento della qualità dell’accoglienza. Con l’istituzione del registro comunale avremo un quadro reale e sempre aggiornato, che porterà all’emersione del sommerso e ad un sistema sempre più efficace dei controlli”.
Sabatini della lista Schmidt ha parlato di “una cornice di regole vuota di contenuti”, Masi del M5s di “regolamento che ha tanti punti interrogativi e poche certezze”, Francesco Casini e Francesco Grazzini di Iv di “occasione mancata”. Del Re (Fd) ha accusato l’amministrazione di “carenza di preparazione in un dibattito surreale”.
Secondo Palagi (Spc) “occorre una svolta radicale, che arrivi anche a mettere in discussione il ruolo delle grandi piattaforme” mentre per Locchi (Fi) “si usa l’overtourism per limitare ogni tipo di struttura extralberghiera”. Infine, per Fdi “l’unico governo che ha deciso di legiferare sugli affitti brevi è il governo Meloni”.