Starship di SpaceX nel contratto NASA: trampolino per l'esplorazione spaziale

NASA include Starship nel contratto NLS II. Importante passo avanti, ma serviranno altri test per missioni complesse. Ruolo chiave per Artemis

Apr 2, 2025 - 19:18
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Starship di SpaceX nel contratto NASA: trampolino per l'esplorazione spaziale

La National Aeronautics and Space Administration (NASA) ha ufficialmente incluso Starship di SpaceX nel suo contratto NLS II (NASA Launch Services II). Questo accordo quadro è lo strumento principale attraverso il quale l'agenzia spaziale statunitense acquisisce servizi di lancio per un'ampia gamma di missioni scientifiche ed esplorative. Sebbene l'aggiunta rappresenti un importante attestato di fiducia nel potenziale di Starship, è bene sottolineare che il mastodontico veicolo spaziale dovrà superare ancora diverse tappe prima di poter essere pienamente operativo per le missioni più complesse della NASA.

Già i collaudati Falcon 9 e Falcon Heavy di SpaceX fanno parte del contratto NLS II e sono stati frequentemente impiegati negli ultimi anni, come nel recente lancio congiunto del telescopio spaziale SPHEREx e della missione scientifica PUNCH. Oltre a SpaceX, il contratto include anche altri fornitori con i loro rispettivi veicoli, come il New Glenn di Blue Origin, il Pegasus XL di Northrop Grumman e gli Atlas 5 e Vulcan Centaur di United Launch Alliance.

L'inserimento di un veicolo all'avanguardia come Starship, che ha recentemente completato il suo settimo volo di prova suborbitale il 16 gennaio, ma non ha ancora dimostrato la capacità di immettere un carico utile in orbita, non lo rende automaticamente idoneo a competere per tutte le missioni NASA. L'agenzia suddivide i veicoli inclusi nel contratto NLS II in tre categorie di rischio, basate sulla loro storia di volo, sul livello di analisi e sulla supervisione applicata.


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