Siti vietati ai minori, ufficiale la verifica obbligatoria dell'età: come funzionerà il nuovo sistema?
Sta per cambiare in modo sostanziale il modo in cui, in futuro, si accederà ai contenuti più sensibili su Internet. Pornografia, gioco d’azzardo, vendita di alcolici e sigarette: per navigare in questi territori online, a brevem non basterà più cliccare “Sì, ho più di 18 anni”. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha, infatti, appena approvato una serie di regole nuove per impedire ai minori di accedere a questi contenuti. Una vera e propria “stretta digitale”, che prende forma sulla scorta del cosiddetto Decreto Caivano, e che impone a siti web e piattaforme video di verificare l’età degli utenti con maggiore rigore. Il conto alla rovescia per adeguarsi è già partito: entro sei mesi, tutti dovranno essere in regola. Indice Come funzionerà il controllo dell’età? Sì, c’è un’app anche per questo Il doppio anonimato per garantire sicurezza e privacy Diritti, inclusività e niente discriminazioni Occhi puntati sull’Europa Come funzionerà il controllo dell’età? Il sistema messo a punto dall’Agcom è tanto sofisticato quanto necessario. Si basa su un processo in due fasi distinte per ogni sessione in cui si voglia accedere a contenuti di questo genere. Ovvero: Identificazione della persona. Autenticazione per confermare che sia proprio lei. Tutto ciò, però, non lo farà direttamente il sito web che ospita il contenuto, ma sarà affidato a soggetti terzi, indipendenti e certificati. Questi sistemi avranno quindi il compito di fornire una “prova dell’età” attendibile e sicura, cercando allo stesso tempo di proteggere la privacy dell'utente, sottraendo o suoi dati dal controllo della piattaforma in cui si vuole entrare. Sì, c’è un’app anche per questo Per rendere il tutto più accessibile (e magari anche più “giovane friendly”), il sistema prevede anche la possibilità di affidarsi ad app dedicate. Queste potranno essere installate direttamente sullo smartphone e funzioneranno in modo simile a quelle dei portafogli di identità digitale. Attraverso queste app, l’utente potrà identificarsi e fornire direttamente al sito la prova della sua età, senza dover condividere dati sensibili. E qui arriva una delle innovazioni più interessanti del sistema: il meccanismo di “doppio anonimato”. Il doppio anonimato per garantire sicurezza e privacy Secondo l’Agcom, questo sistema “assicura un livello di sicurezza adeguato al rischio e il rispetto della minimizzazione dei dati personali raccolti”. Come funziona? Il fornitore della verifica dell’età non saprà per quale sito viene rilasciata la prova, e allo stesso tempo il sito non riceverà dati identificativi dell’utente. Un equilibrio sottile tra protezione dei minori e tutela della privacy: un obiettivo non facile, ma fondamentale. Diritti, inclusività e niente discriminazioni Ma il nuovo sistema non sarà solo un filtro bensì anche uno strumento progettato per essere equo e accessibile a tutti. A tal proposito, le regole fissate dall’Agcom si basano su una serie di principi chiave: Proporzionalità: il giusto compromesso tra sicurezza e libertà individuale. Protezione dei dati personali. Sicurezza informatica e precisione. Inclusività, accessibilità e facilità d’uso. Niente discriminazioni e attenzione alla formazione degli utenti. Proprio per questo, come sottolineato dall’Autorità, il sistema è pensato per essere tecnologicamente neutrale, cioè non vincolato a una singola soluzione tecnica, ma aperto a più modalità, purché rispecchino i criteri fissati. Occhi puntati sull’Europa Il provvedimento, intanto, è già stato notificato alla Commissione europea, che ha dato un parere circostanziato, poi preso “in massima considerazione” dall’Autorità italiana. Ma non è finita qui: i sistemi adottati dovranno restare conformi agli orientamenti europei, che saranno presto pubblicati. Ci sarà spazio per modifiche e adeguamenti, se necessario. Nel frattempo, piattaforme e siti hanno tempo fino a dopo l'estate per mettersi in regola.

Sta per cambiare in modo sostanziale il modo in cui, in futuro, si accederà ai contenuti più sensibili su Internet. Pornografia, gioco d’azzardo, vendita di alcolici e sigarette: per navigare in questi territori online, a brevem non basterà più cliccare “Sì, ho più di 18 anni”.
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha, infatti, appena approvato una serie di regole nuove per impedire ai minori di accedere a questi contenuti.
Una vera e propria “stretta digitale”, che prende forma sulla scorta del cosiddetto Decreto Caivano, e che impone a siti web e piattaforme video di verificare l’età degli utenti con maggiore rigore.
Il conto alla rovescia per adeguarsi è già partito: entro sei mesi, tutti dovranno essere in regola.
Indice
Come funzionerà il controllo dell’età?
Il sistema messo a punto dall’Agcom è tanto sofisticato quanto necessario. Si basa su un processo in due fasi distinte per ogni sessione in cui si voglia accedere a contenuti di questo genere. Ovvero:
- Identificazione della persona.
- Autenticazione per confermare che sia proprio lei.
Tutto ciò, però, non lo farà direttamente il sito web che ospita il contenuto, ma sarà affidato a soggetti terzi, indipendenti e certificati. Questi sistemi avranno quindi il compito di fornire una “prova dell’età” attendibile e sicura, cercando allo stesso tempo di proteggere la privacy dell'utente, sottraendo o suoi dati dal controllo della piattaforma in cui si vuole entrare.
Sì, c’è un’app anche per questo
Per rendere il tutto più accessibile (e magari anche più “giovane friendly”), il sistema prevede anche la possibilità di affidarsi ad app dedicate. Queste potranno essere installate direttamente sullo smartphone e funzioneranno in modo simile a quelle dei portafogli di identità digitale.
Attraverso queste app, l’utente potrà identificarsi e fornire direttamente al sito la prova della sua età, senza dover condividere dati sensibili. E qui arriva una delle innovazioni più interessanti del sistema: il meccanismo di “doppio anonimato”.
Il doppio anonimato per garantire sicurezza e privacy
Secondo l’Agcom, questo sistema “assicura un livello di sicurezza adeguato al rischio e il rispetto della minimizzazione dei dati personali raccolti”. Come funziona? Il fornitore della verifica dell’età non saprà per quale sito viene rilasciata la prova, e allo stesso tempo il sito non riceverà dati identificativi dell’utente. Un equilibrio sottile tra protezione dei minori e tutela della privacy: un obiettivo non facile, ma fondamentale.
Diritti, inclusività e niente discriminazioni
Ma il nuovo sistema non sarà solo un filtro bensì anche uno strumento progettato per essere equo e accessibile a tutti. A tal proposito, le regole fissate dall’Agcom si basano su una serie di principi chiave:
-
Proporzionalità: il giusto compromesso tra sicurezza e libertà individuale.
-
Protezione dei dati personali.
-
Sicurezza informatica e precisione.
-
Inclusività, accessibilità e facilità d’uso.
-
Niente discriminazioni e attenzione alla formazione degli utenti.
Proprio per questo, come sottolineato dall’Autorità, il sistema è pensato per essere tecnologicamente neutrale, cioè non vincolato a una singola soluzione tecnica, ma aperto a più modalità, purché rispecchino i criteri fissati.
Occhi puntati sull’Europa
Il provvedimento, intanto, è già stato notificato alla Commissione europea, che ha dato un parere circostanziato, poi preso “in massima considerazione” dall’Autorità italiana. Ma non è finita qui: i sistemi adottati dovranno restare conformi agli orientamenti europei, che saranno presto pubblicati. Ci sarà spazio per modifiche e adeguamenti, se necessario. Nel frattempo, piattaforme e siti hanno tempo fino a dopo l'estate per mettersi in regola.