Nuovo taglio dei tassi Bce in arrivo nonostante la minaccia degli Usa

Dalla prossima riunione del Consiglio direttivo della Bce di giugno è atteso l'ottavo taglio dei tassi di interesse, a prescindere dalle decisioni di Donald Trump sui dazi

Apr 28, 2025 - 06:35
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Nuovo taglio dei tassi Bce in arrivo nonostante la minaccia degli Usa

La Banca centrale europea sembrerebbe voler tirare dritto con la sua politica monetaria con un ulteriore taglio dei tassi, senza lasciarsi trascinare dal tira e molla sui dazi di Donald Trump. Dopo l’ennesima riduzione di 25 punti base, la settima da giugno 2024, si attende dalla prossima riunione del Consiglio direttivo un altro abbassamento dei tassi di interesse.

La stella polare di Francoforte rimane comunque l’inflazione, ma l’incertezza sull’economia mondiale provocata dalle mosse del presidente Usa non permette di prevedere rotte sicure.

Le intenzioni della Bce

Non ci impegniamo preventivamente su un particolare percorso dei tassi. In particolare, quando l’entità e la distribuzione degli shock sono altamente incerte, non possiamo garantire la certezza impegnandoci su un percorso specifico per i tassi”, ha dichiarato la presidente della Bce Christine Lagarde, parlando ai ministri delle finanze e agli altri banchieri centrali intervenuti a Washington al 51esimo meeting dell’International Monetary and Financial Committee.

La numero uno dell’Eurotower ha ribadito come le mosse della Banca centrale debbano essere guidate da un approccio basato sui dati, valutando ad ogni riunione del board il modo migliore per stabilizzare l’inflazione al 2% nel medio termine.

Un obiettivo che anche secondo il Fondo monetario internazionale può essere raggiunto nella seconda metà dell’anno.

Per il direttore del dipartimento europeo del Fmi, Alfred Kammer, basterebbe un’altra riduzione di 0,25% per mantenere il livello dei prezzi su una soglia di neutralità.

Non vediamo la necessità di scendere sotto il 2%” in assenza di “shock significativi” ha dichiarato l’economista, suggerendo nell’ultimo outlook alla Bce di procedere con l’ottavo taglio consecutivo per poi fermarsi lì.

Le previsioni

Le stesse previsioni del Fondo monetario internazionale prevedono però una crescita minore dell’economia dell’Eurozona dall’1 allo 0,8% e un indebolimento dell’economia porterebbe a un’inflazione più bassa.

“Se l’inflazione dovesse scendere al di sotto dell’obiettivo in modo significativo e per un periodo di tempo prolungato, la scelta naturale sarebbe quella di abbassare i tassi di interesse in territorio di stimolo“, è stato il commento di Martin Kazaks, a capo banca centrale lettone, che, secondo Bloomberg, si distingue però tra i componenti del Consiglio direttivo della Bce più cauti rispetto a un intervento sui tassi sotto il 2%.

Quota che sarebbero disposti a valutare i colleghi Olli Rehn e Gediminas Simkus, rispettivamente a capo delle banche dell’Estonia e della Lettonia.

Secondo le previsioni degli economisti di Bank of America, Deutsche Bank e Morgan Stanley, la Bce sarà costretta quest’anno a diminuire il tasso sui depositi almeno all’1,5% per stimolare la domanda.

Aspettative che dovranno comunque fare i conti con la guerra commerciale in corso innescata dai dazi Usa, su cui, dopo la tregua concessa da Trump, non si avranno certezze fino a luglio.