Si è conclusa la 45esima edizione di Artevento, il Festival Internazionale dell’Aquilone di Cervia
È stato un successone. L’edizione quest’anno ha avuto una presenza al di sopra delle aspettative. Oltre 800000 visitatori hanno seguito le performance di 250 artisti provenienti da 50 paesi di 5 continenti. La storica rassegna quest’anno era dedicata agli ottant’anni della Liberazione dal nazifascismo. La manifestazione si è tenuta dal 19 aprile al 4 maggio […]

È stato un successone. L’edizione quest’anno ha avuto una presenza al di sopra delle aspettative. Oltre 800000 visitatori hanno seguito le performance di 250 artisti provenienti da 50 paesi di 5 continenti. La storica rassegna quest’anno era dedicata agli ottant’anni della Liberazione dal nazifascismo. La manifestazione si è tenuta dal 19 aprile al 4 maggio u.s. ed è stata creata per esaltare l’eolico ed il rispetto della natura, contro l’inquinamento atmosferico e come inno alla libertà.
Tanta anche la musica che accompagnava le spettacolari esibizioni degli aquiloni diretti dai più bravi ed esperti al mondo. La sua organizzatrice Caterina Capelli in una intervista mi ha spiegato come è partita l’idea di organizzare in Italia questo Festival. Il tutto nasce grazie ad un viaggio del padre in America che vide tante persone adulte che facevano volare storici aquiloni sulle spiagge. Ne rimase affascinato e propose di farne un festival nella città di Cervia dove si era da poco stabilito ed erano fine anni settanta. Lui era un pittore e si dedicava anche al teatro.
Alle prime edizioni partecipavano anche importanti artisti dell’arte eolica. Con il tempo oltre agli aquiloni il festival si è arricchito perfino di installazioni eoliche e sonore sulla spiaggia. Purtroppo, la mancanza del vento negli ultimi giorni ha rovinato un po’ la festa ma nonostante questo gli aquiloni si sono alzati comunque. Ognuno di questi, ha una propria caratteristica ed esige un certo tipo di vento, pertanto, il programma del festival è in continuo cambiamento.
Il messaggio di pace, di sostenibilità e di giustizia sociale si è comunque sentito tra le tante iniziative anche collaterali previste. Tra queste anche i laboratori e i corsi per i bambini. Pensate che sono state oltre milleduecento le persone che si sono presentate con i propri aquiloni. Caratteristica anche la penultima giornata con la notte dei miracoli. Una notte di musica e di istallazioni luminose che hanno stupito i partecipanti. Purtroppo, la morte improvvisa di papa Francesco ha raffreddato il clima e l’entusiasmo dei presenti bloccando l’arrivo tra i tanti anche di Arnoldo Mosca Mondadori.
Tutto questo si è svolto sulla spiaggia Pinarella di Cervia ma nel centro storico e precisamente ai magazzini del sale molto interessante è stata la mostra personale dell’artista indonesiano Kadek Armika , uno dei massimi esponenti dell’arte eolica indonesiana che lavora realizzando sculture ispirate dal vento utilizzando materiali naturali. La cittadina di Cervia è veramente incantevole. Il suo lungomare elegante, il porticciolo con i suoi suggestivi pescherecci, il canale con il passaggio pedonale rendono questo luogo un punto di attrazione balneare anche per chi vive nelle grandi città come Bologna e Milano.
Altra cosa importante è stata l’acquisizione di oltre 40 aquiloni storici che in futuro saranno esposti in un museo apposito la cui sede è in fase di ricerca. L’aquilone ha una storia molto lunga. Si pensa che sia stato inventato dai cinesi circa 2800 anni fa ma in Indonesia ancor prima di quella data, ci sono delle pitture rupestri dove appaiono uomini con una sorta di aquilone che rappresenta anche le tradizioni dei popoli e qui tra gli stands maori, cambogiani, vietnamiti e thailandesi per esempio si possono proprio ammirare i passati di queste nazioni.
Per il 2026 ci saranno nuove iniziative, nuove idee e probabilmente la nascita del museo degli aquiloni.