Semi di Reti: a Garbatella il primo festival che unisce libri, diritti e ambiente nel cuore di Roma

Un festival per dare voce a temi e realtà indipendenti del territorio per provare a gettare i semi di una rete capace di farsi sentire. Nell’ambito del Festival dello Sviluppo sostenibile, dal 9 all’11 maggio 2025, in uno dei quartieri più storici e affascinanti di Roma, prenderà il via  la prima edizione di Semi di...

Mag 8, 2025 - 20:44
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Semi di Reti: a Garbatella il primo festival che unisce libri, diritti e ambiente nel cuore di Roma

Un festival per dare voce a temi e realtà indipendenti del territorio per provare a gettare i semi di una rete capace di farsi sentire. Nell’ambito del Festival dello Sviluppo sostenibile, dal 9 all’11 maggio 2025, in uno dei quartieri più storici e affascinanti di Roma, prenderà il via  la prima edizione di Semi di Reti: incontri tra Cultura, Diritti, Ambiente. Un evento che si preannuncia come un crocevia di idee, pensieri e riflessioni sui temi più urgenti della contemporaneità, dall’inclusione sociale alla crisi climatica, passando per la valorizzazione della cultura e dei diritti. Un’opportunità per esplorare le interconnessioni tra ambiente, cultura e territorio, con un focus sulle realtà minori e le voci spesso inascoltate, che trovano finalmente uno spazio di condivisione e dibattito.

Garbatella, il quartiere storico che si fa teatro di riflessione

La scelta della Villetta Social LAB come palcoscenico dell’evento non è casuale. Questo angolo di Garbatella, quartiere che rappresenta una delle identità storiche di Roma, è un simbolo di resilienza e comunità. Villetta Social LAB è, infatti, un luogo che da anni si distingue per la sua capacità di accogliere e stimolare iniziative che mettono al centro l’inclusività e la partecipazione attiva. Qui, tra le stradine di un quartiere noto per la sua architettura distintiva e la sua vivace scena sociale, si terranno ben 16 incontri, che vedranno la partecipazione di oltre 30 ospiti, tra autori, esperti e attivisti.

Monica Maggi: la libraia felice

Una delle principali fautrici di questo festival è Monica Maggi, fondatrice dell’Associazione Culturale Libra e una delle menti dietro la realizzazione di Semi di Reti. La sua storia di libraia, che ha aperto il suo cuore e la sua mente al mondo della cultura indipendente, è da sempre segnata da un forte impegno sociale. La sua associazione culturale, è infatti un luogo in cui la letteratura si intreccia con la sensibilità per i diritti civili, l’ambiente e le dinamiche sociali. La passione di Monica per la cultura è alimentata dal desiderio di rendere la lettura uno strumento di cambiamento, capace di sensibilizzare e unire le persone.

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La sua visione di Semi di Reti nasce proprio da questa convinzione: creare una rete che non solo dialoghi con le grandi tematiche sociali ed ecologiche, ma che permetta alle piccole realtà culturali di essere visibili e apprezzate. Attraverso il suo impegno costante, Monica ha portato a Roma un festival che non è solo un contenitore di incontri letterari, ma una vera e propria occasione di confronto su temi rilevanti per la società.

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Un festival inclusivo tra libri, dibattiti e approfondimenti

Il programma di Semi di Reti è un affresco ricco e variegato che si dipana su tre giorni. Dalla tavola rotonda su cultura e sport, inclusione e accessibilità, alla discussione sulla crisi climatica e sull’economia circolare, passando per presentazioni di libri e approfondimenti su salute mentale, turismo accessibile, emarginazione e povertà. Ogni incontro è pensato per stimolare una riflessione critica e condivisa, mettendo in luce esperienze, voci e soluzioni provenienti da diversi angoli del sociale.

Con oltre 30 ospiti, il festival toccherà temi che spaziano dalla cultura al sociale, dall’ambiente ai diritti umani. Gli incontri e i dibattiti in programma affrontano questioni urgenti come la crisi climatica, l’economia circolare, l’inclusione sociale, e il turismo accessibile. In particolare, ci saranno eventi focalizzati sulla Cultura e Letteratura, con incontri che vedranno la partecipazione di autori, giornalisti e attivisti, e su Ambiente, con tavole rotonde dedicate a soluzioni innovative per un futuro più sostenibile.

Un importante contributo all’iniziativa proviene anche dalla testata giornalistica online Ghigliottina.info, co-organizzatrice del festival, che parteciperà attivamente attraverso moderazioni e approfondimenti sui temi centrali dell’evento.

Parola d’ordine: inclusività

Un aspetto centrale di Semi di Reti è la sua capacità di integrare realtà minori e indipendenti in un contesto di grande rilevanza sociale. Con la partecipazione di cooperative sociali, case editrici indipendenti e realtà attive nel settore ambientale, il festival offre un’opportunità unica di visibilità a progetti che, seppur piccoli, sono in grado di produrre un impatto positivo sulla società. L’iniziativa si distingue anche per la sua attenzione alle realtà del sociale, come i Baristi Autistici Rivoluzionari della cooperativa Giuliaparla, che gestiranno l’osteria dell’evento, contribuendo a rendere il festival un’esperienza che va ben oltre il semplice incontro culturale.

La sinergia tra il quartiere Garbatella, la Villetta Social LAB e le realtà culturali, sociali e ambientali coinvolte, oltre che il patrocinio del Municipio VIII di Roma Capitale fa di Semi di Reti un esempio di come la cultura possa essere uno strumento potente di cambiamento. Come sottolineato da Monica Maggi, l’evento non vuole solo sensibilizzare, ma creare una rete di scambio e collaborazione tra le diverse voci del nostro paese. Un’iniziativa che, se avrà successo, potrebbe diventare un appuntamento annuale capace di crescere e attrarre attenzione a livello nazionale, contribuendo concretamente al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Qui il programma completo