Scomparso nel bosco. Trovato morto nel canalone. Caduta o malore fatale

Claudio Dreoni, 54 anni, era uscito sabato per cercare funghi: una telefonata confusa alla famiglia, poi il silenzio. Sono state ore di ricerche senza sosta sull’Alpe di Cavarzano. Il corpo dell’uomo era poco distante dalla vettura .

Apr 30, 2025 - 04:03
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Scomparso nel bosco. Trovato morto nel canalone. Caduta o malore fatale

Si sono concluse nel modo più tragico le ricerche di Claudio Dreoni, l’uomo di 54 anni scomparso nel pomeriggio di sabato mentre si trovava nei boschi dell’Alpe di Cavarzano (Vernio). Era uscito a cercare funghi. L’ultima telefonata con la famiglia era stata confusa. Poi il silenzio. Il corpo senza vita dell’uomo è stato ritrovato poco prima delle 17 di ieri in una zona poco distante dalla sua auto, una Dacia blu. La vettura era stata ritrovata già nei giorni scorsi parcheggiata in un’area boschiva nella stessa zona dove era stato geolocalizzato il telefono del 54enne pratese. Le prime ipotesi degli inquirenti parlano di un possibile malore che potrebbe aver colto l’uomo mentre si trovava in mezzo al bosco. Non si esclude, però, che il 54enne possa essere scivolato nel canalone e che il decesso sia avvenuto successivamente alla caduta. Saranno gli accertamenti medico-legali a chiarire le cause esatte della morte di Dreoni.

Il ritrovamento è stato effettuato dalle squadre di soccorso che stavano battendo la zona fin dal primo giorno. A dare l’allarme, nei giorni scorsi, era stata la famiglia, preoccupata per il mancato rientro a casa. Dreoni viveva a Prato, lavorava come operaio: lascia la moglie e la sorella. Il Piano provinciale speditivo di ricerca era stato attivato immediatamente dalla prefettura di Prato, con il coinvolgimento di polizia, carabinieri, guardia di finanza, carabinieri forestali, vigili del fuoco, polizia ferroviaria, Comuni di Prato e di Vernio e coordinamento provinciale dei Volontari di protezione civile. Le operazioni di ricerca sono state complesse e si sono protratte per tre giorni, coinvolgendo decine di uomini. Sono intervenute anche l’associazione Carabinieri in congedo della Val di Bisenzio, personale della Croce Rossa Italiana e della Misericordia di Vernio, della Vab della Val di Bisenzio, del Gruppo Cacciatori di San Quirico e di Montepiano, e personale volontario della Pro Loco di Cavarzano. La Guardia di Finanza è intervenuta anche con squadre Sagf specializzate nel soccorso alpino del comando provinciale di Pistoia, equipaggi della sezione aerea di Pisa, un elicottero Aw169 dotato di apparato Imsi-Catcher per l’intercettazione e localizzazione di segnali telefonici mobili, avanzati software di elaborazione per l’analisi tecnica e georeferenziale dei dati ricavati dalle celle telefoniche. I soccorritori hanno passato al setaccio la zona palmo a palmo, fino al tragico epilogo: il corpo è stato individuato all’interno di un canalone. Il prefetto Michela La Iacona ha ringraziato tutte le componenti intervenute per la professionalità e l’impegno profuso. Dopo l’autorizzazione da parte del magistrato della Procura per la rimozione della salma, il corpo è stato recuperato da parte del personale Saf (specialisti speleo-alpinistici-fluviali) dei Vigili del Fuoco con la collaborazione del Sast.

La famiglia, presente fin dal primo momento sul luogo delle ricerche, è stata ospitata per tutta la durata delle operazioni all’interno del palazzo comunale di Vernio, dove ha ricevuto il sostegno della comunità e delle autorità locali. Grande il cordoglio nel paese e tra le persone che avevano seguito con apprensione gli sviluppi delle ricerche e che speravano in ben altro epilogo.