Protocollo d’intesa per il lavoro: "Risposte concrete contro la crisi"

Il patto firmato da sindaci e sindacati per la buona occupazione nella Piana: "L’unica strada è unire le forze"

Apr 30, 2025 - 04:03
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Protocollo d’intesa per il lavoro: "Risposte concrete contro la crisi"

L’obiettivo è farlo diventare uno strumento replicabile anche in altri territori. Dando così forza all’accordo raggiunto fra i Comuni coinvolti con il valore aggiunto, come hanno sottolineato i tre sindaci, "della presenza delle organizzazioni sindacali". Sottoscritto ieri, in Comune a Campi, il protocollo d’intesa per la costituzione del ‘Tavolo del lavoro e della buona occupazione nella Piana’, promosso dai Comuni di Campi, Calenzano e Sesto insieme a Cgil, Cisl e Uil. Congiunta anche la firma, dei sindaci (Andrea Tagliaferri per Campi, Lorenzo Falchi per Sesto e Giuseppe Carovani per Calenzano) e dei sindacati (Elena Aiazzi per la Cgil, Erika Caparrini per la Cisl e Leonardo Mugnaini per la Uil), a ulteriore conferma di quella che è "una volontà condivisa di affrontare le criticità del territorio e costruire risposte concrete e durature a sostegno del lavoro dignitoso, sicuro e stabile".

Il protocollo, infatti, "nasce dalla consapevolezza che solo unendo le forze fra istituzioni, sindacati e territori – ha detto Tagliafferri - possiamo dare risposte efficaci alle fragilità del nostro tessuto produttivo". Per poi aggiungere: "Sarà uno strumento di ascolto attivo, ma anche di proposta e azione concreta per difendere il diritto al lavoro dignitoso, contrastare le derive di sfruttamento e sostenere chi oggi vive una situazione di precarietà o esclusione". La firma, fra l’altro, è avvenuta in un momento particolare, ovvero subito dopo la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro e a ridosso del 1 maggio. "Il futuro economico di questo territorio – ha aggiunto Falchi – non può essere lasciato in mano solo alle dinamiche che il mercato impone. Precarietà e incertezza stanno diventando qualcosa di sistematico e costante nel mondo del lavoro". In un’area, come quella della Piana, che occupa il quinto posto a livello nazionale quando si parla di produttività. "Un sistema economico come il nostro – ha detto Carovani -, caratterizzato da una molteplicità di settori produttivi e di attività logistiche e di servizio, costituisce ancora oggi un perno centrale nello sviluppo della Toscana, ma anche di tutto il paese. Anche per questo, e in virtù di una lunga e radicata cultura civile e sindacale che da sempre ci caratterizza, dobbiamo fare squadra per difendere la dignità del lavoro contro le forme di sfruttamento e di illegalità". Per questo i promotori del tavolo si sono dati l’obiettivo di incontrarsi con cadenza trimestrale "per prevenire e monitorare". Infine la posizione delle organizzazioni sindacali: "Questo accordo vuole essere un valido supporto per creare un dialogo costruttivo, con obiettivi condivisi che favoriscano la tutela e la salvaguardia dei posti di lavoro". Fra i punti principali il monitoraggio continuo delle condizioni economiche e occupazionali dell’area, la prevenzione e gestione delle crisi aziendali, il contrasto allo sfruttamento lavorativo e al fenomeno del lavoro povero, la promozione della legalità e della sicurezza nei luoghi di lavoro.