Sciopero nazionale della scuola il 4 aprile: mobilitazioni in tutta Italia
lentepubblica.it Il 4 aprile 2025 il settore dell’istruzione si fermerà per un’intera giornata a seguito dello sciopero proclamato da USB Pubblico Impiego – Scuola. L’agitazione coinvolgerà il personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), oltre ai dirigenti scolastici, sia con contratti a tempo determinato che indeterminato, nelle scuole italiane e all’estero. Le ragioni dello sciopero del […] The post Sciopero nazionale della scuola il 4 aprile: mobilitazioni in tutta Italia appeared first on lentepubblica.it.

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Il 4 aprile 2025 il settore dell’istruzione si fermerà per un’intera giornata a seguito dello sciopero proclamato da USB Pubblico Impiego – Scuola.
L’agitazione coinvolgerà il personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), oltre ai dirigenti scolastici, sia con contratti a tempo determinato che indeterminato, nelle scuole italiane e all’estero.
Le ragioni dello sciopero del mondo della scuola del 4 aprile
USB Scuola ha indetto lo sciopero per contestare il rinnovo contrattuale, giudicato penalizzante per il potere d’acquisto di docenti e personale ATA. Il sindacato evidenzia come gli incrementi retributivi previsti non siano adeguati a compensare l’inflazione e il caro vita, aggravando ulteriormente la condizione economica del personale scolastico.
Un altro punto di forte contestazione riguarda la proposta di permettere alle famiglie di selezionare direttamente gli insegnanti di sostegno, una misura che, secondo USB Scuola, rischia di compromettere il principio di equità e professionalità nella gestione delle assegnazioni.
Critiche vengono mosse anche alla ripartizione delle risorse pubbliche: il sindacato denuncia il continuo aumento degli investimenti in spese militari, a discapito dei finanziamenti per l’istruzione, l’edilizia scolastica e il miglioramento dei servizi educativi.
La protesta si estende anche alle riforme degli istituti tecnici e professionali, che secondo USB Scuola riducono le opportunità formative e lavorative per gli studenti, e alle nuove linee guida per il primo ciclo di istruzione, definite discriminatorie e non inclusive.
Un altro tema centrale è la commercializzazione dei titoli abilitanti, un fenomeno che, secondo il sindacato, mina la qualità della formazione e favorisce una logica di mercato nell’accesso alla professione docente. Infine, USB Scuola rivendica la stabilizzazione dei precari di prima fascia delle GPS e dei vincitori di concorsi, sottolineando la necessità di garantire continuità didattica e valorizzare l’esperienza maturata dai lavoratori nel tempo.
Un’alleanza tra studenti e lavoratori
Alla protesta dei lavoratori si affianca la mobilitazione studentesca, che ha lanciato l’iniziativa “Allarme Rosso” contro le politiche scolastiche del ministro Valditara e dell’Unione Europea. Gli studenti denunciano una scuola sempre più orientata verso logiche di selezione economica e meno attenta alle esigenze formative e sociali delle nuove generazioni.
USB Scuola ha risposto all’appello, ribadendo l’importanza di unire le forze tra studenti e personale scolastico per contrastare un modello educativo considerato sempre più distante dai bisogni reali della società e degli stessi operatori del settore.
Gli appuntamenti nelle città
Manifestazioni e presidi sono previsti in diverse città italiane. Tra gli appuntamenti principali:
- Roma: ore 9.00 al Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), ore 10.00 al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIUR)
- Torino: ore 9.30 in Piazza 18 Dicembre
- Milano: ore 9.30 presso l’Ufficio Scolastico Regionale, ore 11.00 in Prefettura
- Genova: ore 9.00 in Piazza De Ferrari
- Bari: ore 9.00 in Piazza Umberto
- Bologna: ore 9.00 in Piazza Verdi
- Palermo: ore 10.00 davanti all’Ufficio Scolastico Regionale
- Firenze: ore 9.00 in Piazza D’Azeglio
Ulteriori appuntamenti si terranno in molte altre città, coinvolgendo insegnanti, studenti e cittadini solidali con la causa.
Comunicazioni ai genitori
Le scuole hanno diffuso circolari informative per avvisare le famiglie dello sciopero, specificando che non è possibile prevedere l’adesione del personale e, di conseguenza, il regolare svolgimento delle attività didattiche. I dirigenti scolastici hanno dunque invitato i genitori a considerare possibili disagi nell’erogazione del servizio scolastico.
La giornata del 4 aprile si preannuncia dunque come un’importante occasione di protesta e sensibilizzazione, con l’obiettivo di portare al centro del dibattito pubblico le criticità del sistema educativo italiano e le rivendicazioni di chi vi opera quotidianamente.
Qui di seguito a titolo esemplificativo la Circolare rilasciata dall’Istituto Gaetano De Sanctis di Roma.
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