"Scegliete l’Europa". L’appello francese ai ricercatori Usa
Oggi alla Sorbona l’iniziativa di Macron e i vertici Ue. Ma i tagli di bilancio non attirano i cervelli in fuga.

Il presidente francese Emmanuel Macron riunirà oggi alla Sorbona la comunità scientifica internazionale, per convincere gli scienziati di tutto il mondo a lavorare in Europa. All’evento Choose Europe for Science partecipano la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, la commissaria per la ricerca e l’innovazione, Ekaterina Zaharieva, e quello alla strategia industriale Stéphane Séjourné. Ci sarà anche l’ambasciatrice italiana Emanuela D’Alessandro. "Qui la ricerca è una priorità, l’innovazione una cultura, la scienza un orizzonte senza limiti. Ricercatori e ricercatrici di tutto il mondo, scegliete la Francia, scegliete l’Europa!", ha detto Macron.
Da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca, Macron moltiplica gli sforzi per presentare la Francia come una potenza alternativa, sicura e garante dell’ordine mondiale. Anche nella scienza. Già nel 2017, lo Stato francese aveva promosso l’iniziativa Make our Planet Great Again: tra i 40 scienziati arrivati allora da Oltreoceano, un terzo ha deciso di restare.
La Francia ha una lunga storia di attrazione dei cervelli in fuga. All’alba della Seconda guerra mondiale, 90 anni fa, la Caisse nationale de la Recherche scientifique fu creata anche per accogliere gli scienziati in fuga dal regime nazista. Oggi, quell’organismo è diventato il Cnrs. Con un budget annuale di 4 miliardi, 34mila persone impiegate e oltre mille laboratori, è il primo organismo scientifico europeo e uno degli assi nella manica della strategia francese.
Il governo ha creato un portale per preparare al meglio l’arrivo dei candidati. Nella lista delle discipline prioritarie: medicina, clima, intelligenza artificiale, spazio, energia, agricoltura e informatica. Uno dei principali nodi da sciogliere è quello degli stipendi: in Francia, un ricercatore guadagna in media 5mila euro al mese, meno dei 6mila percepiti negli Usa a inizio carriera, ma anche meno dei vicini come la Svizzera (8mila euro). Una cifra legata alla spesa consacrata alla ricerca: in Francia si ferma al 2,2% del Pil, meno di Svizzera, Germania e Stati Uniti.
La situazione di crisi delle casse pubbliche e i tagli annunciati dalla ministra del bilancio, Amélie de Montchalin, non sono un segnale positivo. Per questo Macron ha scelto di dare al vertice una dimensione europea: "Far venire un ricercatore di alto livello costa circa un milione in tre anni. Questo sforzo deve avvenire a livello europeo", ha precisato il ministro della ricerca Philippe Baptiste.