Alkeemia vara le batterie per far correre l’Europa del futuro

14IL MONDO DELLE BATTERIE è in continua evoluzione: il 2024 ha segnato un anno di crescita costante a livello globale....

Mag 5, 2025 - 06:14
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Alkeemia vara le batterie per far correre l’Europa del futuro

IL MONDO DELLE BATTERIE è in continua evoluzione: il 2024 ha segnato un anno di crescita costante a livello globale. Nel solo settore automotive, le vendite sono salite del 25% a 17,7 milioni di unità, con un aumento del 14% della domanda di vetture ad alimentazione esclusivamente elettrica (le cosiddette BEV, Battery Electric Vehicle) e un’impennata del 50% della domanda di vetture ibride (PHEV). Significativo come per la prima volta, in Cina, le auto "puramente elettriche" hanno raggiunto la parità di prezzo con i veicoli fossili, ed è proprio la Cina che continua a trainare questo mercato, considerando che il 45% delle vendite di auto nuove riguarda veicoli elettrici (come riportato dal Battery Report 2024 della Volta Foundation). Ma in tutto questo l’Europa? Gli interrogativi sono molti. Come ci stiamo preparando a questa "rivoluzione"? Le ultime novità geopolitiche avranno delle ripercussioni? Riusciremo a proseguire lungo quel cammino che fino a pochi mesi fa sembrava essere già tracciato?

"L’Europa ha una straordinaria opportunità di affermarsi come leader globale nel settore delle batterie, guidando l’inevitabile transizione verso una società più sostenibile. Il futuro dei battery materials non è solo automotive, c’è anche una forte espansione nel mondo dello storage legato alle fonti rinnovabili" afferma Lorenzo Di Donato (nella foto), amministratore delegato di Alkeemia. "Vogliamo creare contaminazione culturale tra tutti i player coinvolti in questo comparto, per favorire la diffusione di conoscenze e idee. La sfida europea è innovare rispetto allo status quo e affrontare le difficoltà di costruire una filiera da zero" prosegue ancora Di Donato.

E i dazi Usa, reali o eventuali, possano creare qualche ostacolo al Vecchio Continente nel suo percorso di sviluppo (anche per rendersi indipendente dall’Oriente in questo settore)? Il ceo Alkeemia risponde sicuro: "Nel nostro settore i dazi non sembrano ad oggi rappresentare un problema anzi, potrebbero essere un’opportunità per produrre in Europa e creare l’auspicata supply chain locale". Alkeemia è il leader europeo della chimica del fluoro, produce acido fluoridrico principalmente destinato ai maggiori attori europei nelle industrie dei fluoropolimeri, dei refrigeranti, dell’agrochimica, del trattamento dei metalli e della raffinazione petrolifera.

L’azienda è anche un player rilevante nella produzione di solfato di calcio sintetico, utilizzato nei mercati dei fertilizzanti, del cemento e dell’edilizia ed è controllata dal fondo di private equity inglese Blantyre Capital Ltd. Il cuore pulsante dell’azienda è a Porto Marghera, che rappresenta un’unicità nel panorama industriale italiano, un’eccellenza made in Italy che non ha pari nel resto del mondo. Si fa chimica in loco da oltre 70 anni, c’è un porto che dà sbocco alle principali rotte internazionali per il trasporto e l’export delle materie prime. E da qui Alkeemia è partita per far sì che lo stabilimento di Marghera sia il punto di riferimento delle batterie in Europa, investendo anche per ammodernare le strutture ed aumentarne la capacità produttiva: a breve il nuovo impianto di produzione sarà operativo, garantendo maggiore efficienza non solo economica ed in termini di quantità di materiali ottenute, ma sarà in grado anche di ridurre l’impatto ambientale. Alkeemia sarà, così, in grado di lavorare 27 mila tonnellate di fluoro (rispetto alle 22 mila attuali), oltre a purificare anche 20 mila tonnellate di grafite e 10 mila tonnellate di sali di litio ogni anno.

"Continuiamo ad investire su Porto Marghera perché è un sito unico nel suo genere, un gioiello made in Italy. Abbiamo un piano quinquennale di investimenti da 100 milioni di euro, che si affiancano ai 60 già stanziati nell’ultimo triennio, per crescere a livello globale, generando un impatto positivo su tutto il territorio", conclude Di Donato. Investimenti accompagnati da nuove assunzioni: solo pochi anni fa Alkeemia contava 60 dipendenti, ad oggi sono oltre 110. Esperti del settore, ingegneri, professionisti, giovani neolaureati che escono dalle migliori accademie italiane, ma anche numerosi ricercatori stranieri che stanno sposando il progetto Alkeemia, entrati a far parte del team di Ricerca e Sviluppo, acquisendo conoscenza ma apportando al contempo know-how fondamentale per la crescita societaria (diversi professionisti provenienti dal Giappone sono entrati in Alkeemia nell’ultimo biennio, portando in dote la propria expertise). La società, con un fatturato di oltre 70 milioni di euro, oltre allo stabilimento principale di Porto Marghera ha anche una sede in Germania (a Francoforte) e sta portando avanti la ricerca su nuove tecnologie per efficientare la produzione e sviluppare nuove metodologie: sali di litio, acido fluoridrico grado elettronico (maggiormente puro, idoneo per la produzione dei microchip) ed utilizzo dei prodotti anche a scopo farmaceutico.

A Porto Marghera produce acido fluoridrico principalmente destinato ai maggiori attori europei nelle industrie dei fluoropolimeri, dei refrigeranti, dell’agrochimica, del trattamento dei metalli e della raffinazione petrolifera. L’azienda è anche un player rilevante nella produzione di solfato di calcio sintetico, utilizzato nei mercati dei fertilizzanti, del cemento e dell’edilizia. Ogni anno Alkeemia organizza una tre giorni in cui tutti i principali player del settore (come Ferrari, Iveco, Nio, Catl e molti altri) si confrontano per portare sviluppo e innovazione nel mondo delle batterie, l’Alkeemia Battery Forum.