Lei e i visual di Marracash: nuovo capitolo per È Finita La Pace

Dopo il clamore suscitato dal video di Lei, Marracash torna a farsi sentire – e vedere – con una nuova tappa visiva del suo ultimo progetto discografico: È finita la pace, già certificato platino, diventa ora anche un visual album disponibile su YouTube.

Un’operazione curata nei dettagli, diretta da Chiara Battistini e Giulio Rosati, che trasforma l’ascolto del disco in una vera esperienza immersiva.

Marracash pubblica il visual album di È Finita La Pace e rilancia il suo viaggio interiore

Il progetto prende vita dentro una metafora potente: quella della bolla, il concetto chiave attorno a cui ruota l’intero album. Marracash osserva il mondo dall’interno di questa bolla, come da uno schermo semitrasparente che lo separa e lo protegge, ma che allo stesso tempo lo condanna a un’osservazione solitaria e distaccata. Ogni brano è accompagnato da una clip visiva, spesso simbolica e teatrale, che ne amplifica la portata emotiva.

Più che un videoclip dietro l’altro, qui c’è una visione unitaria, un flusso di coscienza che prende la forma di un film frammentato in quattordici scene. Le immagini seguono la poetica del disco: spaesamento esistenziale, critica sociale, disillusione affettiva.

“Osserva gli altri ma anche sé stesso”, dice la direttrice creativa Battistini. Ed è proprio questo il tratto distintivo di Marracash: non racconta storie lineari, ma riflette la confusione dell’oggi.

Il visual arriva a pochi giorni da Lei, l’unico vero videoclip tradizionale dell’album, ma anche il più discusso. Girato nella camera anecoica dell’Università di Ferrara – un ambiente che cancella ogni suono esterno – il video isola Marracash in un silenzio assordante. Solo la sua voce esiste, e in questa sospensione sonora si muove LEI, l’ideale femminile tanto evocato quanto irraggiungibile.

Una presenza che, come il concetto stesso di amore, resta inafferrabile: tangibile ma mai concreta. Il cerchio si chiude, idealmente, con questo video, che conclude la trilogia iniziata con Troi* e Pentothal, e che affonda le sue radici già nel Marracash di Persona.

Ma a cosa servono davvero questi nuovi contenuti visivi?

A livello artistico, sicuramente a completare un discorso narrativo complesso, difficile da sintetizzare in sole parole. Ma è evidente anche una finalità più strategica: prolungare la vita del disco, mantenerlo vivo nel flusso della conversazione culturale, e ricordare al pubblico che È Finita La Pace è un album che merita attenzione anche mesi dopo la sua uscita.

In un’epoca in cui la musica rischia di diventare effimera come una story su Instagram, Marracash sceglie la profondità. I visual non sono solo contenuti “extra”, ma un modo per estendere il tempo di fruizione dell’opera, e forse anche per accompagnare la lunga gestazione di nuovi progetti.

Buona visione!

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