Sardegna d’estate: tra spiagge, immersioni storiche ed esperienze da non perdere
La Sardegna è un paradiso che si scopre in tanti modi diversi: rilassandosi sulle spiagge, visitando i suoi siti archeologici e facendo esperienze uniche.

Ogni regione d’Italia è unica, soprattutto la Sardegna: la sua bellezza selvaggia e naturale è difficile da trovare altrove. Una consapevolezza che accompagna i viaggiatori da decenni, a partire da D.H. Lawrence che, nel suo diario di viaggio del 1921, la definì un’isola “perduta tra l’Europa e l’Africa, appartenente a nessun luogo”.
La Sardegna d’estate è una destinazione da sogno, seppur particolarmente affollata in determinati mesi, e le cose da fare e da vedere sono tantissime. Per scoprirla al meglio, l’ideale è creare un itinerario che unisca i paesaggi della costa con quelli dell’entroterra, le sue spiagge meravigliose con monumenti storici quali i nuraghi, esperienze autentiche con degustazioni tipiche.
Dove andare, quindi, per trovare tutto questo? Qui i nostri consigli di viaggio.
Dove andare in Sardegna in estate: le spiagge
La Sardegna non è solo mare, ma dobbiamo ammettere che le sue spiagge lasciano chiunque a bocca aperta. Il contrasto tra le acque cristalline e la sabbia chiara, a volte arricchito dalle tonalità di verde della macchia mediterranea, crea un paesaggio che è difficile da dimenticare e che porta i visitatori a tornare sull’isola, anno dopo anno.
La Pelosa, Stintino
Un grande classico quando si parla delle spiagge sarde: La Pelosa. Ogni anno viene premiata come una delle spiagge più belle d’Italia e d’Europa grazie al suo paesaggio da cartolina: sabbia fine e soffice, acque trasparenti e dai fondali bassissimi, dune ricoperte di ginepri e, di fronte, l’Isola Piana. Il tutto è reso ancora più unico dalla presenza della torre, edificata nel 1500.
Considerata l’alta presenza turistica, a partire dal 15 maggio è necessario prenotare l’ingresso tramite un’app (limitato a 1500 persone) e pagare un ticket di 3,50 euro. Inoltre, è obbligatorio possedere una stuoia da posizionare sotto al proprio telo per preservare il luogo ed evitare di trattenere la preziosa sabbia di un litorale in costante diminuzione.
Cala Goloritzé, Baunei
Mare e montagna si incontrano a Cala Goloritzé, incoronata la spiaggia più bella del mondo. Situata nella zona di Baunei, rappresenta una di quelle bellezze che bisogna guadagnarsi a passo lento, percorrendo un sentiero di trekking che, semplice all’andata perché in discesa, può essere faticoso al ritorno. Indossate scarpe comode con un buon grip, pagate il biglietto d’ingresso di 7 euro (Cala Goloritzé è a numero chiuso e possono accederci solo 250 persone al giorno previa prenotazione) e godetevi l’esperienza.
Una volta arrivati, nuoterete in acque così cristalline da sembrare irreali, sotto lo sguardo silenzioso di Monte Caroddi, la celebre guglia di pietra a forma di piramide ambita dagli appassionati di arrampicata. Portate acqua e cibo con voi, insieme a una borsa per riporre la spazzatura, perché la spiaggia non è attrezzata.

Cala Brandinchi, San Teodoro
Chi organizza il proprio viaggio in Sardegna nella zona di San Teodoro, sicuramente non può perdersi una giornata nella splendida Cala Brandinchi. Tra le spiagge sarde a numero chiuso a partire dal 1 giugno, conquista con il candore della sua sabbia e con un mare dalle tonalità turchesi. Non è un caso se i residenti amano definirla “la piccola Tahiti”!
Il fondale è molto basso, ideale per chi viaggia con bambini, e tutt’attorno è circondata da dune sabbiose ricoperte da ginepri, giunchi, gigli marini e piante aromatiche. Dal parcheggio, inoltre, potrete raggiungere anche la spiaggia Lu Impostu.
Tuerredda, Teulada
Andiamo ora nel Sud Sardegna, dove troviamo la meravigliosa Tuerredda, una spiaggia che si estende per oltre mezzo chilometro all’interno di un’insenatura fra Capo Malfatano e Capo Spartivento. Grazie alla sua conformazione, è riparata dal maestrale e il mare è quasi sempre calmo, perfetto per nuotare o per avventurarsi alla scoperta dei fondali, ricchi di fauna marina, attrezzati di maschera e boccaglio.
La spiaggia è attrezzata, quindi troverete stabilimenti balneari, punti ristoro, attività di noleggio per canoe e pedalò, un ampio parcheggio anche per i camper, bar e ristoranti nelle vicinanze.
Is Arenas, Oristano
All’interno del nome è racchiusa tutta la sua essenza. “Is Arenas”, infatti, significa “dune sabbiose” perché quello che vedrete una volta arrivati è un piccolo deserto che vanta dune tra le più estese d’Italia. La spiaggia si estende per quasi sei chilometri e rappresenta una delle più lunghe nella zona di Oristano. A contraddistinguerla, oltre all’evidente bellezza del paesaggio e delle sue acqua, è la spiaggia in sé, non composta da sabbia, ma da ciottoli di diverse grandezze e conchiglie.
Essendo battuta molto spesso dal maestrale, è ampiamente frequentata soprattutto dagli appassionati di windsurf.
Su Giudeu, Cagliari
Situata nel territorio di Domus de Maria, è considerata a tutti gli effetti il simbolo di Chia. Il paesaggio, infatti, rappresenta esattamente quello che una persona vorrebbe venendo in vacanza in Sardegna: acque cristalline e incredibilmente trasparenti e sabbia chiara e morbida. A impreziosire il panorama ci pensa un isolotto situato a un centinaio di metri dalla riva.
Su Giudeu, lunga e spaziosa, è il proseguimento, a ovest, di un’altra spiaggia chiamata s’Aqua Durci. Le due spiagge sono separate da una piccola scogliera e spesso considerate come una sola. Non dimenticate di volgere lo sguardo dietro l’arenile, dove si trova lo stagno di Spartivento: qui potrete ammirare i fenicotteri rosa, gli aironi e le folaghe.

Porto Giunco, Villasimius
Se atterrate a Cagliari, vi basterà guidare per 45 chilometri per raggiungere una delle perle del Sud-Sardegna: Porto Giunco. Racchiusa tra una laguna e il mare, vanta tonalità azzurre e una sabbia soffice dalle sfumature rosate dovute alla presenza di frammenti granitici. Grazie alle dimensioni dell’arenile, chiunque può trovare il proprio spazio per godersi la sua bellezza, mentre il fondale basso lo rende adatto anche alle famiglie che viaggiano con bambini. Se volete ammirarla da un punto di vista privilegiato, vi consigliamo di raggiungere la torre: da qui il panorama è mozzafiato.
Cala Domestica, Buggerru
Cala Domestica è un luogo che unisce bellezza naturale e storia: in questa zona, infatti, fino al 1940 venivano estratti minerali dalle miniere. Ancora oggi è possibile vedere i resti di quel periodo rappresentati da magazzini e depositi. A incantare i visitatori, però, è la sabbia finissima e un mare che sfuma in mille tonalità di turchese. Intorno ci sono falesie e l’onnipresente macchia mediterranea che, insieme, disegnano un paesaggio dove la natura domina sospesa tra cielo e acqua.
Le isole sarde in estate
La Sardegna è la seconda isola più grande del Mediterraneo e possiede a sua volta delle isole minori che, ognuna a modo suo, possono essere considerate un paradiso, grazie ai propri ecosistemi naturali, e luoghi ricchi di storia.
L’Arcipelago della Maddalena
Riconosciuto parco nazionale nel 1996, l’Arcipelago della Maddalena è composto da sette isole situate al largo delle coste nord-orientali della Sardegna. Il paesaggio si contraddistingue per le particolari rocce di granito, che il vento ha modellato creando diverse forme, e per il suo habitat naturale protetto. Con il traghetto arriverete all’isola della Maddalena, con il suo piccolo centro urbano, anche se la vera attrattiva per chi arriva fin qui sono i panorami naturali.
L’isola di Caprera, per esempio, vanta sentieri escursionistici che permettono di ammirarne la bellezza selvaggia composta da verdi pinete e falesie di granito. Da qui si può raggiungere, insieme a una guida ambientale autorizzata, la meravigliosa Cala Coticcio. Con un tour in traghetto, invece, potrete ammirare anche altre isole, come quella di Budelli, famosa per la sua spiaggia rosa, e quella di Spargi.
L’isola dell’Asinara
L’isola dell’Asinara, oggi parco nazionale, in passato era un luogo abitato da diverse famiglie che si videro costrette ad abbandonarla alla fine del 1800 quando venne utilizzata come lazzaretto e stazione di quarantena. Successivamente venne aperta una delle più note prigioni di massima sicurezza italiane, chiusa nel 1998. Oggi, raggiungibile in traghetto dai porti di Stintino e Porto Torres, l’isola può essere visitata in diversi modi: noleggiando una bicicletta o partecipando a un tour in fuoristrada.
In alternativa, potete anche prenotare un tour in barca e ammirarla dal mare: una delle attività più amate in questo senso unisce le bellezze del mare con la pesca-turismo.

Isola di Sant’Antioco
Situata nella zona Sud Ovest della Sardegna, è la meta ideale per chi desidera una vacanza lontana dai luoghi affollati, all’insegna di borghi, spiagge e archeologia. Visitate il borgo di Sant’Antioco, il centro urbano più grande dell’antichità sarda, e quello di Calasetta, con le sue case piccole e bianche, le stradine squadrate e la caratteristica cupola moresca della chiesa. Se siete interessati al passato dell’isola, una tappa imperdibile è sicuramente il Mab, “Museo Archeologico Ferruccio Barreca”.
Tra le spiagge più belle, invece, citiamo quelle di Portixeddu, Maladroxia, Capo Sperone e Coaquaddus.
Isola di San Pietro
Infine, l’isola di San Pietro, vicina a Sant’Antioco, rappresenta un paradiso per chi ama fare immersioni o dedicarsi alle attività di birdwatching. Qui, l’unico centro abitato è Carloforte, chiamato così in onore di re Carlo Emanuele III, detto appunto “il forte”. Tra le tradizioni più antiche di Carloforte c’è la pesca del tonno: potrete visitare anche le tonnare e, ovviamente, provare le deliziose specialità dell’isola.
Cosa fare in estate in Sardegna
Non solo spiagge, per conoscere la Sardegna bisogna andare oltre la sua costa e immergersi tra le altre sue bellezze, da quelle storiche alle gastronomiche.
Visitare i siti archeologici
In qualsiasi itinerario dedicato alla Sardegna, non dovrebbe mai mancare almeno uno dei suoi siti storici e archeologici. Tra i nuraghi dell’entroterra e le spettacolari città puniche della costa, le opportunità di scoperta sono tantissime, una più interessante e suggestiva dell’altra. Tra i nuraghe vi consigliamo quello di Santu Antine a Torralba e il complesso nuragico di Su Nuraxi a Barumini,costituito da un grande nuraghe costruito all’inizio del XV secolo a.C. e da un vasto complesso sviluppatosi nella zona nel corso dei secoli.
Tra i siti storici più belli, non perdete il Pozzo Sacro di Santa Cristina: costruito circa 3500 anni fa, è stato costruito rispettando un calendario preciso. Ogni anno, tra il 21 e il 23 settembre a mezzogiorno, e ogni marzo dal 18 al 21 alle 11 del mattino, nei giorni degli equinozi, il sole illumina perfettamente il fondo del pozzo.

Scoprire i borghi più belli
Non solo Cagliari, Alghero e Olbia, in Sardegna ci sono anche tanti piccoli borghi come Bosa. Famoso per le sue casette color pastello e per il castello che domina il paesaggio, questo borgo affascina i visitatori con la sua atmosfera rilassata, con viste sul fiume Temo e splendide spiagge nelle vicinanze.
Un altro borgo da visitare è Castelsardo, dove il nucleo abitativo è costruito attorno al castello dei Doria, sede del suggestivo museo dell’intreccio mediterraneo. Riconosciuto uno dei Borghi più Belli d’Italia, permette di trascorrere un pomeriggio tranquillo a spasso tra i sali e scendi delle sue stradine, terminando la visita con un tramonto, magari ammirato da uno dei tanti punti panoramici.
Prenotare un tour di pesca-turismo
Se c’è un’attività largamente diffusa in Sardegna, molto amata tanto dai turisti quanto dai residenti, è la pesca-turismo. Organizzata nelle aree più belle dell’isola, come il Golfo dell’Asinara, permette di godersi una giornata di relax in barca, visitando alcuni degli scorci più suggestivi e immergendosi nelle acque cristalline, e di assaporare un pranzo freschissimo con i sapori tipici del mare: sulla barca, infatti, verrà servito il pescato del giorno cucinato direttamente a bordo.
Scoprire le calette nascoste in kayak
Per chi ama il turismo attivo e non riesce a trascorrere la propria vacanza in Sardegna esclusivamente sulla spiaggia, l’ideale è prenotare un tour in kayak. Quest’esperienza vi permetterà di raggiungere spiagge e calette altrimenti inaccessibili via terra, di ammirare l’isola da un punto di vista privilegiato (quello del suo mare) e di fare incontri speciali. Se organizzate un tour nella zona di Golfo Aranci, per esempio, avrete la fortuna di fare kayak affiancati dai delfini!