Sammezzano, il castello da mille e una notte. “Ora può rinascere”
Reggello, l’ex sindaco Sottani guida il Comitato che difende il famoso complesso dallo stile arabeggiante. “Tutte le istituzioni non potranno che sostenere il grande progetto di recupero della famiglia Moretti”

Reggello (Firenze), 5 maggio 2025 – Massimo Sottani conosce bene Sammezzano. Ci ha lavorato da giovanissimo come cameriere, se n’è occupato poi da sindaco di Reggello e ora da cittadino di Leccio e presidente del Comitato Fpxa che dal 2012 ha come obiettivo il non far dimenticare questo bene e riportarlo in vita. Risponde alla nostra chiamata da Mamiano, in visita alla Villa dove abitò nella seconda metà dell’800 Marianna Panciatichi Ximenes, figlia di Ferdinando, il creatore del castello arabeggiante di Leccio. Fu lei a curare il giardino all’inglese di questa villa per volere di Alessandro Anafesto Paulucci, suo marito, parco oggi di 12 ettari, per molti aspetti simile a quello valdarnese. Più volte visitò anche la Russia, per amicizia con gli Zar, portando la firma di Sammezzano ben oltre i confini toscani.
Sottani, come ha preso la notizia dell’omologa della proposta di concordato presentata da Smz Srl della famiglia Moretti, che rileverà dunque la struttura?
“Voglio aspettare a festeggiare. In tanti anni siamo rimasti delusi più volte. Preferisco attendere i 2-3 passi necessari che separano dall’ufficialità dell’acquisizione prima di fare festa”.
Ma cosa potrebbe succedere?
“Non credo che i creditori possano trovare vizi per eventuali ricorsi e neanche che lo Stato possa portare a termine la prelazione”.
In questi anni c’erano stati altri avvicinamenti...
“Molti mi avevano contattato personalmente perché “avevano i soldi“. Ma non bastano: oltre a volercene tanti, c’è bisogno di qualcuno che conosca il luogo, quello che rappresenta e possa curarlo davvero”.
Lei ama molto Sammezzano.
“Chiunque lo abbia visitato lo ama: è unico e permette un’esperienza unica. Dal 2006 al 2016 l’ex proprietà ci ha permesso di organizzare visite per piccoli gruppi, sempre andate esaurite. Questo ha amplificato l’amore per il castello. Con le offerte libere raccolte, abbiamo donato 50mila euro al Comune: li ha usati per riportare alla dignità il sepolcreto dei Panciatichi nel cimitero comunale di Sociana, fatto erigere proprio da Marianna per custodire i resti degli avi e del padre Ferdinando, che si era fatto seppellire al castello. È stato reso onore alla loro tomba, come è giusto che sia”.
È ottimista su questa operazione di vendita?
“Sammezzano ha le caratteristiche per diventare polo di attrazione nazionale. Riunisce una varietà di significati incredibile: politica, storia, religione, esoterismo. È un luogo dove Oriente e Occidente dialogano e, oggi più che mai, questo dialogo sarebbe fondamentale. Credo che tutte le istituzioni non potranno che sostenere l’impresa che la famiglia Moretti vuole affrontare”.