Sai come si sono estinti i canguri giganti preistorici?

Vivere in piccoli habitat domestici non è stata una “grande idea” per i canguri giganti australiani, vissuti nella preistoria. Infatti i cambiamenti climatici dell’epoca letteralmente distrutto tali habitat, rendendo la loro sopravvivenza impossibile. Lo ha dimostrato un gruppo di ricerca guidato dall’Università di Wollongong (Australia). Nei grandi mammiferi erbivori, le dimensioni corporee maggiori sono spesso...

Apr 26, 2025 - 21:28
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Sai come si sono estinti i canguri giganti preistorici?

Vivere in piccoli habitat domestici non è stata una “grande idea” per i canguri giganti australiani, vissuti nella preistoria. Infatti i cambiamenti climatici dell’epoca letteralmente distrutto tali habitat, rendendo la loro sopravvivenza impossibile. Lo ha dimostrato un gruppo di ricerca guidato dall’Università di Wollongong (Australia).

Nei grandi mammiferi erbivori, le dimensioni corporee maggiori sono spesso correlate ad un habitat domestico più ampio, ma forse non era così anche per i megaerbivori australiani estinti: per arrivare a questa conclusione, i ricercatori hanno utilizzato dati fossili per individuare gli habitat preferiti da questa specie, in particolare del canguro gigante Protemnodon, e le sue implicazioni per l’estinzione della specie.

canguri giganti australiani estinzione

©PLOS One

Lo studio è stato condotto analizzando gli isotopi di stronzio nei denti fossilizzati degli animali, noti per riflettere la geologia della regione in cui questi si nutrivano

Queste nuove tecniche isotopiche hanno spalancato le porte al nostro campo – spiega Scott Hocknull, che ha guidato il gruppo di ricerca – Immaginate gli antichi localizzatori GPS: possiamo usare i fossili per tracciare gli individui e sapere dove si spostavano, cosa mangiavano, con chi vivevano e come morivano. È il Grande Fratello del Paleozoo

Per questo lavoro, in particolare, sono stati usati quelli rinvenuti in antichi depositi di foresta pluviale presso le Grotte dell’Etna, nel Queensland centrale, trovando una corrispondenza solo con i calcari locali, piuttosto che con formazioni rocciose distanti.

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©PLOS One

Ciò implica che Protemnodon avesse un sito di foraggiamento molto più ridotto di quanto ci si potrebbe aspettare in base alle dimensioni corporee, stimate fino a 170 chilogrammi.

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D’altronde era già noto come il canguro non fosse in grado di saltare su lunghe distanze a causa delle sue grandi dimensioni e della conformazione corporea, il che a sua volta potrebbe aver limitato la sua capacità di spostarsi.

Inoltre, secondo i ricercatori, un habitat di foresta pluviale stabile e rigoglioso probabilmente forniva cibo a sufficienza da non rendere necessario un ulteriore spostamento.

Ma quando una crescente aridità indotta dai cambiamenti climatici che sconvolsero questo ambiente di foresta pluviale circa 280.000 anni fa, le ridotte aree di foraggiamento potrebbero aver impedito a Protemnodon di trovare pascoli più verdi, portando alla sua estinzione locale.

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©PLOS One

Utilizzando i dati dei canguri moderni, abbiamo previsto che questi canguri giganti estinti avrebbero avuto home range molto più ampi – spiega Chris Laurikainen Gaet, coautore della ricerca – Siamo rimasti sbalorditi nello scoprire che non si sono spostati di molto, con siti che rispecchiano quelli delle specie di canguri moderni più piccoli

Il lavoro è stato pubblicato su PLOS One.

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Fonti: EurekAlert / The Conversation / PLOS One

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