Risiko bancario ad alta tensione: per Mps “abbiamo svegliato Mediobanca, noi già svegli”

Alta tensione sulla direttrice Siena – Milano in pieno risiko bancario. “Vorrei ringraziare l’amministratore delegato di Mediobanca che stamattina ha suggerito ciò che è meglio per Mps. Vorrei dire che noi siamo già svegli, siamo allerta e vogliamo davvero portare avanti questa operazione trasformativa“, ha detto l’amministratore delegato del Monte dei Paschi, Luigi Lovaglio, in […] L'articolo Risiko bancario ad alta tensione: per Mps “abbiamo svegliato Mediobanca, noi già svegli” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 9, 2025 - 21:58
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Risiko bancario ad alta tensione: per Mps “abbiamo svegliato Mediobanca, noi già svegli”

Alta tensione sulla direttrice Siena – Milano in pieno risiko bancario. “Vorrei ringraziare l’amministratore delegato di Mediobanca che stamattina ha suggerito ciò che è meglio per Mps. Vorrei dire che noi siamo già svegli, siamo allerta e vogliamo davvero portare avanti questa operazione trasformativa“, ha detto l’amministratore delegato del Monte dei Paschi, Luigi Lovaglio, in conference call con gli analisti a valle dell’approvazione dei conti del trimestre, replicando ai consigli del numero uno di piazzetta Cuccia, Alberto Nagel, che in mattinata sempre in occasione del varo della trimestrale, aveva indicato come per il Monte sarebbe meglio un matrimonio con un’altra banca commerciale, anziché con la banca d’affari milanese che si trova appunto sotto offerta da parte di Siena e ha a sua volta lanciato un’offerta su Banca Generali.

Secondo Lovaglio dopo l’offerta di Mps per Mediobanca, è Piazzetta Cuccia che “si è risvegliata. Abbiamo apprezzato il fatto che si sia riconcentrata sulle attività bancarie core” dopo anni in cui “si è affidata al dividendo da partecipazioni di minoranza“, quale è quella nelle Assicurazioni Generali. “Di conseguenza”, ha proseguito riferendosi all’offerta su Banca Generali, “non la percepiamo come un ostacolo nel nostro percorso per creare il primo istituto finanziario italiano e siamo determinati a portare avanti” l’offerta su Mediobanca “con il sostegno forte dei nostri azionisti”.

In altre parole Mps ha confermato che andrà avanti con il suo assedio a Mediobanca, con o senza Banca Generali. Va detto che anche Nagel aveva solo ribadito quello che va dicendo da settimane. “Io ritengo che le operazioni che generano valore siano quelle tra pari, tra pari all’interno della stessa categoria bancaria, perché ci sono sinergie evidenti e affinità culturali, quindi così come più volte è discusso anche con i vertici del Monte Paschi, io ritengo che le migliori operazioni per Monte Paschi siano operazioni di combinazione con banche commerciali“, era stata la dichiarazione del banchiere milanese agli analisti. Concetto poi ribadito alla stampa: “Avendo una qualche esperienza nel m&a bancario, ritengo che le operazioni che generano valore siano quelle tra pari, tra pari nel senso all’interno della stessa categoria bancaria, perché ci sono sinergie evidenti e affinità strutturali. Quindi ritengo che le migliori operazioni per Mps siano operazioni di combinazione con banche commerciali che abbiano con loro una complementarietà, in cui ci sia quindi la possibilità di fare reali sinergie e di espandere la dimensione loro e la presenza geografica, le quote di mercato nelle regioni dove sono”.

Tutt’altro discorso quello di Mediobanca e Banca Generali. “Nell’operazione con noi (Mps + Mediobanca, ndr) tutto questo non si verifica, viceversa si verificano delle sinergie importanti che vengono estremamente amplificate nella misura in cui in Mediobanca invece che la partecipazione in Generali c’è Banca Generali e qui è facile capire il perché – ha aggiunto – Nell’attuale configurazione di Mediobanca una parte importante della superficie di bilancio è rappresentata da due asset che sono Compass e Generali che hanno una loro dinamica particolare nel caso di Generali addirittura è un asset gestito da terzi, quindi sostanzialmente è relativamente ininfluente quello che succede in Mediobanca rispetto ai risultati di Generali. Una volta completata l’operazione Banca Generali, è completamente diverso perché il 70% del business della nuova Mediobanca dipenderà da due divisioni, una di Wealth Management e una di Cib dove il marchio, il posizionamento, la ritenzione dei talenti diventano l’elemento chiave del successo. Quindi da questo punto di vista avendo esperienza di m&a bancario penso che la nostra operazione possa generare molto valore, l’altra operazione abbia dei rischi di esecuzioni altissimi e quindi metta a rischio anche una parte importante di valore della combinazione”. Non solo. Nagel respinge al mittente l’idea di Siena di progettare un matrimonio a tre: le “dis-sinergie importanti” che Mps potrebbe portare a Piazzetta Cuccia verrebbero “amplificate” dalla presenza di Banca Generali, per “cultura” affine più a Mediobanca che al Monte e quindi, è il ragionamento, “penso che la nostra operazione possa generare molto valore” che Mps “mette a rischio” per cui nell’assemblea del 16 giugno i soci avranno davanti un’alternativa secca, dice, “investire in una banca specializzata nel wealth management” con “certe caratteristiche di crescita, redditività e distribuzione” o invece far parte “di una banca commerciale di medie dimensioni con quello che questo comporta” in termini di rischio e valutazioni di Borsa.

In pratica ad accumunare Lovaglio e Nagel è solo la soddisfazione per i conti: Piazzetta Cuccia ha archiviato i 9 mesi con un utile di 993 milioni e ricavi per 2,77 miliardi, entrambi in crescita del 5%, mentre Mps ha visto gli utili salire nel trimestre del 24,2% a 413 milioni, i ricavi mantenersi stabili a 1 miliardo e il Cet1 salire al 19,6%. Lovaglio però ha l’ardire di definire il bilancio del trimestre una “ouverture della sinfonia” che Mps suonerà con Mediobanca e da Piazzetta Cuccia si replica con il sarcasmo: “È una battuta simpatica quella di Luigi perché io per buon gusto non ripercorro la storia del Monte dei Paschi degli ultimi dieci anni. Dieci anni in cui ovviamente il Monte dei Paschi ha avuto le sue traversie, noi l’abbiamo aiutato in tutti gli aumenti di capitale. Quindi per amor di patria è meglio non ripercorrere quello che noi e loro abbiamo fatto negli ultimi 10 anni”, ha detto Nagel alle telecamere di ClassCnbc. La Borsa è dalla sua: il titolo Mediobanca è salito del 5,4%, a 20,4 euro, tra scambi pari all’1,3% del capitale, mentre le azioni Mps hanno guadagnato solo l’1,5% a 7,8 euro. E così il prezzo offerto da Siena per Milano che è tutto in azioni agli attuali corsi di Borsa rappresenta il 13% in meno dei valori di mercato della banca fondata da Enrico Cuccia.

Nel frattempo il terzo incomodo, Banca Generali, ha dato mandato all’ad, Gian Maria Mossa, di “approfondire gli aspetti industriali” dell’offerta di Mediobanca nominando Deutsche Bank e Pedersoli Gattai come consulenti. Per Mossa il matrimonio “avrebbe senso” e “i due business sono complementari”, ma servirà “un lungo viaggio” per valutare “aspetti come la governance, gli accordi commerciali e le possibili sinergie”.

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