Riforma del bollo auto: semplificazione fiscale e meno contenziosi tra regioni e contribuenti
Nel quadro della riforma fiscale, il governo introduce un nuovo modello di riscossione per il bollo auto, con l’obiettivo dichiarato di ridurre la complessità amministrativa e migliorare la certezza del gettito per le regioni. La misura, contenuta nella bozza del decreto legislativo sui tributi locali in discussione oggi al Consiglio dei ministri, stabilisce che l’imposta […] L'articolo Riforma del bollo auto: semplificazione fiscale e meno contenziosi tra regioni e contribuenti proviene da Economy Magazine.

Nel quadro della riforma fiscale, il governo introduce un nuovo modello di riscossione per il bollo auto, con l’obiettivo dichiarato di ridurre la complessità amministrativa e migliorare la certezza del gettito per le regioni. La misura, contenuta nella bozza del decreto legislativo sui tributi locali in discussione oggi al Consiglio dei ministri, stabilisce che l’imposta sarà dovuta annualmente in un’unica soluzione, con riferimento al mese di immatricolazione del veicolo.
Le scadenze
A partire dal 1° gennaio 2026, scompariranno le attuali scadenze fisse (annuali, quadrimestrali, semestrali) a favore di un’unica data di pagamento personalizzata, con benefici attesi in termini di semplificazione per i contribuenti e di uniformità normativa tra Regioni.
ll soggetto passivo d’imposta
Un altro passaggio chiave è l’individuazione del soggetto passivo d’imposta al primo giorno del periodo tributario. Questo criterio intende eliminare le ambiguità nei casi di passaggio di proprietà durante il mese del pagamento, riducendo così il contenzioso fiscale e le richieste di rimborso, fenomeni particolarmente frequenti nei trasferimenti tra Regioni.
Escluso il fermo amministrativo
Per i veicoli immatricolati prima del 1° gennaio 2026 resteranno in vigore le scadenze precedenti, salvo diversa decisione delle Regioni. Infine, viene escluso il fermo amministrativo tra le cause che esonerano dal pagamento dell’imposta: la tassa automobilistica resta dovuta anche in caso di indisponibilità del mezzo per provvedimento amministrativo.
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