Riccardo Claris, il fratello del 18enne arrestato per omicidio è in carcere per un altro delitto
C’è una storia nella storia dell’omicidio di Riccardo Claris, il 26enne ucciso nella notte tra sabato e domenica a Bergamo con una coltellata alla schiena, delitto per il quale si trova in carcere il diciottenne Jacopo De Simone, incensurato e arrestato dai carabinieri. A Bergamo si trova invece in cella, sempre per omicidio, suo fratello […] L'articolo Riccardo Claris, il fratello del 18enne arrestato per omicidio è in carcere per un altro delitto proviene da Il Fatto Quotidiano.

C’è una storia nella storia dell’omicidio di Riccardo Claris, il 26enne ucciso nella notte tra sabato e domenica a Bergamo con una coltellata alla schiena, delitto per il quale si trova in carcere il diciottenne Jacopo De Simone, incensurato e arrestato dai carabinieri. A Bergamo si trova invece in cella, sempre per omicidio, suo fratello Francesco De Simone, 25 anni, adottato dai genitori di Jacopo e accusato di aver ucciso con un complice a scopo di rapina, a inizio marzo, il cinquantottenne Luciano Muttoni, nella sua casa di Valbrembo, sempre in provincia di Bergamo. Mercoledì sul corpo della vittima sarà eseguita l’autopsia ed è anche in programma l’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari di De Simone, che si trova in carcere a Brescia. L’omicidio è avvenuto durante una lite tra tifosi di Atalanta e Inter.
La lettera – La famiglia della vittima chiede rispetto, silenzio e giustizia. “Chiedo con il cuore spezzato di avere ciò che meritiamo, rispetto e silenzio, lo chiedo ai giornali, ai commentatori, ai tifosi. Rispettiamo, aspettiamo, chiediamo giustizia, come umani – scrive in una lettera Barbara Claris, sorella di Riccardo – Siamo tutti sconvolti, non ci sono parole per descrivere ciò che proviamo. Riccardo era un bravissimo ragazzo, chi lo conosce lo sa! Qualsiasi cosa sia successa non era un violento, non era un criminale, non si meritava quanto successo. Niente giustifica l’omicidio, comunque! Ricordiamo Riccardo con affetto e amore non solo come ultrà, ma come un giovane ucciso nell’ennesimo episodio di violenza in una società sempre più malata. Il nostro dolore non passerà mai – sottolinea – Dovremo conviverci, consapevoli che per perdere la vita è sufficiente trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato”.
“Colpito alle spalle” – Riccardo Claris “non ha alzato le mani contro nessuno. Questo è certo – aggiunge in maiuscolo su Instagram – Mi fa parecchio arrabbiare leggere che c’è stato ‘uno scontro finito male’, perché nelle constatazioni delle forze dell’ordine molto probabilmente è stato colpito a caso, alle spalle, mentre tornava a casa”. La sorella maggiore saluta il fratello Riccardo anche dal profilo Instagram della sua attività, uno studio di tatuaggi: “Saluto il mio Ricky indignata per una società che ha perso il senso dell’umanità – scrive – Ha perso l’empatia, i valori fondamentali, il rispetto per la vita, per il lutto, per tutto. Mai riuscirò ad accettare che si possa venire uccisi così. Cresciamo generazioni di disagiati che, se non sanno come replicare a parole, di persona e non su questi fantastici schermi, salgano a casa scendono armati e ammazzano, alle spalle!”.
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