Re:start Banca Etica: dubbi e ombre sul voto assemblare

A pochi giorni dall’avvio delle votazioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Banca Etica, la lista Re:start Banca Etica 2025, guidata dal candidato presidente Alessandro Messina, lancia un allarme: «La trasparenza e la regolarità del processo elettorale non sono garantite». Re:start Banca Etica, dubbi sulla trasparenza del voto Il voto, che si aprirà […] L'articolo Re:start Banca Etica: dubbi e ombre sul voto assemblare proviene da Economy Magazine.

Mag 2, 2025 - 09:50
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Re:start Banca Etica: dubbi e ombre sul voto assemblare

A pochi giorni dall’avvio delle votazioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Banca Etica, la lista Re:start Banca Etica 2025, guidata dal candidato presidente Alessandro Messina, lancia un allarme: «La trasparenza e la regolarità del processo elettorale non sono garantite».

Re:start Banca Etica, dubbi sulla trasparenza del voto

Il voto, che si aprirà ufficialmente il 7 maggio per culminare nell’assemblea del 17, secondo il Comitato Re:start presenta gravi criticità. Già lo scorso 10 aprile, il Comitato aveva inoltrato all’Ufficio Affari Generali e al Comitato Elettorale della Banca una richiesta formale per ottenere informazioni puntuali su modalità di voto, modulistica per il voto per corrispondenza, informative giornaliere e garanzie procedurali. Le risposte? «Generiche e insufficienti» – si legge in una nota – «tanto da sollevare seri dubbi sull’imparzialità dell’intero processo».

Le principali irregolarità riscontrate

Tra le anomalie più preoccupanti, Re:start segnala:

  1. Poca chiarezza sul voto online: a pochi giorni dall’inizio, non è stato ancora condiviso un semplice fac-simile dell’interfaccia di voto, né una check-list con documenti e passaggi necessari.

  2. Moduli per il voto per corrispondenza: saranno inviati solo su richiesta via e-mail, escludendo canali più accessibili come la distribuzione nelle filiali, penalizzando così chi ha meno dimestichezza con strumenti digitali.

  3. Assenza di aggiornamenti sul voto in corso: durante i dieci giorni di voto, nessuno – nemmeno i Comitati – potrà accedere ad alcuna informativa sull’andamento delle preferenze. Una scelta incomprensibile, secondo Re:start, in una banca cooperativa dove, come da Statuto, il voto assembleare dovrebbe essere palese e tracciabile.

  4. Scrutinio affidato a fornitori esterni: le operazioni di voto saranno gestite da “qualificati fornitori esterni”, senza controllo diretto né da parte dell’Assemblea né della Banca. L’assemblea non ha dato nessuna garanzia sulla supervisione da parte di soggetti terzi e imparziali, come notai o pubblici ufficiali.

Messina: “A rischio l’intero processo elettorale”

A rendere la questione ancora più delicata, secondo Messina, è la presenza del candidato presidente della Lista P come vicepresidente uscente del CdA, insieme ad altri consiglieri uscenti che si ricandidano: «Una contiguità oggettiva con la direzione attuale della Banca, che solleva interrogativi sulla neutralità del processo», afferma. Il Comitato Re:start chiede inoltre che almeno due rappresentanti per ciascuna lista possano presenziare alle operazioni di verifica delle deleghe, ammissione al voto e scrutinio. Una richiesta di trasparenza – dicono – che è stata rigettata senza spiegazioni convincenti. «Affidare a fornitori esterni la gestione informatica del voto non è sinonimo di imparzialità – prosegue Messina – soprattutto se questi soggetti sono scelti, pagati e supervisionati dagli stessi organi oggi al governo della Banca. La normativa interna è chiara: l’art. 25 del Regolamento prevede che lo scrutinio sia condotto da un gruppo nominato dall’Assemblea. Chiediamo solo che venga rispettata la regola e che il gruppo includa rappresentanti di tutte le liste, come garanzia di correttezza per tutti i soci».

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