Apple: conti meglio delle attese, ma ora Cook teme i dazi dazi (900 milioni di dollari a trimestre)
Apple ha chiuso il secondo trimestre dell’anno fiscale 2025, terminato il 29 marzo, con risultati superiori alle previsioni: il Ceo, Tim Cook, non ha tuttavia nascosto le preoccupazioni per l’effetto dazi sui conti dei prossimi trimestri. LEGGI ANCHE Apple cambia strategia: la guerra commerciale tra Usa e Cina spinge l’azienda verso l’India Tim Cook preoccupato […] L'articolo Apple: conti meglio delle attese, ma ora Cook teme i dazi dazi (900 milioni di dollari a trimestre) proviene da Economy Magazine.

Apple ha chiuso il secondo trimestre dell’anno fiscale 2025, terminato il 29 marzo, con risultati superiori alle previsioni: il Ceo, Tim Cook, non ha tuttavia nascosto le preoccupazioni per l’effetto dazi sui conti dei prossimi trimestri.
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Tim Cook preoccupato per l’effetto dazi su Apple
Il colosso di Cupertino ha registrato entrate pari a 95,4 miliardi di dollari, segnando un incremento annuo del 5%. Mentre l’utile per azione ha raggiunto 1,65 dollari: in aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2024. Gli analisti, secondo i dati LSEG, si aspettavano invece in media 94,7 miliardi di dollari di ricavi e 1,63 dollari per azione.
Tuttavia, Cook ha messo in guardia su un possibile aumento dei costi dovuto ai dazi commerciali, che potrebbero incidere per circa 900 milioni di dollari nel trimestre in corso.
“Abbiamo ottenuto risultati solidi, spinti da una crescita a doppia cifra nei servizi”, ha dichiarato Cook. “Siamo felici di aver introdotto l’iPhone 16e nella nostra linea di prodotti e di aver svelato nuovi Mac e iPad che sfruttano le prestazioni dei chip Apple. Inoltre, siamo orgogliosi di aver tagliato le emissioni di carbonio del 60% negli ultimi dieci anni”.
Nel dettaglio, l’iPhone ha generato vendite per 46,84 miliardi di dollari, superando sia i risultati dello scorso anno (45,96 miliardi) che le stime (46,17 miliardi). Buone notizie anche per le linee iPad e Mac, con incassi rispettivamente di 6,40 e 7,95 miliardi di dollari, contro previsioni di 6,07 e 7,92 miliardi e valori dell’anno precedente pari a 5,56 e 7,45 miliardi.
In calo, invece, la divisione che comprende gli indossabili e gli accessori (come AirPods), che ha totalizzato 7,52 miliardi di dollari, in flessione rispetto ai 7,91 miliardi del 2024 e leggermente sotto le attese (7,85 miliardi). Deciso balzo, invece, per il settore Servizi, che ha sfiorato i 26,65 miliardi di dollari, ben oltre i 23,87 miliardi dello scorso anno e in linea con le stime (26,69 miliardi).
“Il trimestre di marzo ci ha permesso di ottenere una crescita dell’utile per azione dell’8% e un flusso di cassa operativo di 24 miliardi di dollari”, ha spiegato Kevan Parekh, Cfo di Apple. “Abbiamo restituito 29 miliardi di dollari agli azionisti, mentre la nostra base di dispositivi attivi ha raggiunto nuovi massimi in ogni segmento e regione, grazie alla fedeltà dei nostri utenti”.
Dividendo a 0,26 dollari ad azione
Il consiglio di amministrazione ha inoltre annunciato un dividendo di 0,26 dollari per azione ordinaria. In crescita, dunque, del 4%, con pagamento previsto per il 15 maggio 2025 agli azionisti registrati al termine della giornata del 12 maggio. Via libera anche a un nuovo programma di buyback da 100 miliardi di dollari.
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