Rendimento del 10% annuo con il nuovo bond callable di Citigroup
10% con cedole cumulabili in dollari (zero coupon) per 20 anni, il nuovo bond callable con isin XS3012976372 di Citigroup offre uno dei rendimenti più alti sul mercato per la sua categoria.Possibilità di rimborso anticipato a discrezione dell’emittente già dal primo anno. In caso di abbassamento dei tassi in futuro, Citigroup avrebbe interesse a richiamare in anticipo il bond. Se lo si vuole tenere fino alla scadenza, con un investimento iniziale di 1.000 dollari si otterranno a scadenza 3.000 dollari, altrimenti si può sempre cedere al corso tel quel, ovvero tenendo conto delle cedole maturate.

Abituati da decenni ad avere Wall Street come punto di riferimento dei mercati finanziari di tutto il mondo, gli investitori hanno oggi una nuova realtà da affrontare, con i mercati azionari di Europa e Cina che si muovono in maniera disallineata rispetto alla Borsa americana. È una fase in cui affiorano nuove opportunità di investimento, ma contemporaneamente salgono i rischi. Guerre a colpi di cannonate e guerre a colpi di dazi non favoriscono la crescita ordinata e prevedibile dell’economia, soprattutto quando i tavoli destinati a sviluppare le relazioni diplomatiche diventano tavoli da poker.
Per un investitore, la risposta migliore all’aumento dell’incertezza è una buona diversificazione del portafoglio, facendo spazio anche a obbligazioni e a valute diverse dall’euro, a patto di avere buoni mix fra rendimento e rischio.
Sono esattamente queste le caratteristiche di un nuovo bond in dollari appena emesso in Italia da Citigroup. Si chiama 20y Callable Linear Zero Coupon Note, è contrassegnato dal codice Isin XS3012976372, ha durata 20 anni ed è acquistabile con un taglio minimo di 1.000 dollari.
Il bond si caratterizza per un rendimento lordo molto elevato, pari al 10% fisso all’anno, con cedole cumulabili per 20 anni. La solidità dell’emittente, Citigroup, è attestata dalle principali agenzie di valutazione del merito creditizio, con Moody’s che esprime un rating A3, Fitch A e Standard & Poor’s BBB+.
Con giudizi delle agenzie di rating così confortanti è difficile trovare rendimenti più elevati. Per potere offrire un rendimento così alto, Citi ha ideato questo bond come uno Zero Coupon, cioè uno strumento che nell’arco della sua vita non paga cedole periodiche, ma concentra la corresponsione dell’intero rendimento in un unico versamento alla scadenza finale, o al rimborso anticipato. Ogni anno il valore del bond incorporerà il rendimento annuale, pari a 100 dollari. Quindi, chi acquista oggi il bond a 1.000 dollari, nel marzo 2045 riceverà 3.000 dollari (1.000 + 100 x 20).
La peculiarità del bond è di mantenere all’interno le cedole: questa caratteristica aumenta la sua efficienza ma non toglie all’investitore la possibilità di vendere in anticipo il prodotto, capitalizzando la maturazione delle cedole. L’obbligazione è quotata sul mercato EuroTLX e Citigroup svolge il ruolo di market maker, vale a dire che sarà sempre sul mercato con un prezzo in acquisto e in vendita.
Il prezzo finale sarà al corso tel quel, significa che terrà conto del valore delle cedole maturate, in modo da permettere all’investitore che vuole uscire in anticipo di capitalizzare il rendimento maturato.
Il fatto che il bond non distribuisce premi ogni anno, ma solo a scadenza o in caso di rimborso anticipato, permette a Citigroup di utilizzare al meglio il capitale all’interno del prodotto, aumentando così il rendimento.
Per spiegarla in maniera semplice, bisogna immaginare che gli interessi del primo anno vengano reinvestiti da Citigroup durante il secondo anno, e poi il meccanismo si ripete anno dopo anno per tutta la vita del prodotto, aumentando la somma investita e incrementando di conseguenza il rendimento in valore assoluto, con un effetto palla di neve, che mentre cade diventa sempre più grossa.
Facciamo due semplici conti. Per comprendere meglio questo meccanismo, nella tabella seguente abbiamo confrontato tre diversi prodotti: il Treasury Usa a 20 anni (con stacco cedolare ogni 12 mesi), rendimento lordo del 4,68% con un netto al 4,9% (tassazione al 12,5%); un bond in dollari di Citigroup (Isin US172967JU60), già emesso sul mercato con cedola fissa, rendimento lordo del 5,4% e netto pari al 4% (con una tassazione al 26%); e infine il nuovo bond di Citigroup (anche per questo abbiamo applicato la tassazione al 26%).
Il confronto non ha pari, il bond callable 10% di Citigroup rende sempre, qualsiasi sia l'anno del richiamo, più degli altri due. Prima avverrà il richiamo, maggiore sarà il rendimento medio annuo, come mostrato in tabella.
Guardiamo riga per riga, ipotizzando al primo anno un richiamo anticipato da parte dell’emittente: il nuovo bond di Citigroup renderà il 10% lordo, pari a un netto (tassato al 26%) del 7,40% netto. Con il richiamo al 2° anno siamo a un rendimento netto del 7,14%, al 3° 6,90%, al 4° al 6,69%, al 5° al 6,49%, al 6° al 6,31%, al 7° al 6,14%, all’8° al 5,98%, al 9° al 5,83%, al 10° al 5,69%, all’11° al 5,56%, al 12° al 5,43%, al 13° al 5,32%, al 14° al 5,21%, al 15° anno al 5,10%, al 16° al 5,00%, al 17° al 4,90%, al 18° al 4,81%, al 19° al 4,73% e al 20° al 4,64%.
Visto che parliamo di un bond zero coupon, l’imposta verrà pagata al termine dell’investimento e non anno dopo anno.
L’investitore che intende comprare questa obbligazione punta a un calo dei tassi di interesse, in modo tale che Citigroup abbia la convenienza a richiamare in anticipo, prima della scadenza naturale nel 2045, il bond. Dal 1° al 20° anno il bond zero coupon di Citigroup batte sia il rendimento del Treasury Usa a 20 anni che del bond a cedola fissa di Citigroup.
Abbiamo fatto il conto ipotizzando che l’investitore in Treasury o nell’altro bond non perda mai tempo e a ogni stacco della cedola paghi le tasse e reinvesta il coupon. Ahimè difficilmente l'investitore è così puntuale. La convenienza di uno zero coupon è anche questa, toglierci un’incombenza, lavoro che farà per noi Citigroup rendendo tutto più comodo.
Lanciato sul mercato lo scorso 14 marzo a un valore nominale di 1.000 dollari, il bond Citi con Isin XS3012976372 potrebbe non arrivare alla scadenza finale. Infatti, l’emittente si è riservato la possibilità di rimborsarlo anticipatamente dal primo anno a sua discrezione. È evidente che se i tassi dovessero scendere sensibilmente rispetto ai livelli attuali, Citigroup troverà più conveniente rimborsare anticipatamente il bond e attivare altre fonti di finanziamento. Se, invece, i tassi dovessero salire, lo strumento continuerà a vivere fino alla scadenza finale.
Ogni anno, nel mese di marzo, Citi potrà comunicare l’eventuale decisione di richiamare il bond. Per ogni anno trascorso, il valore del rimborso salirà di 100 dollari, come mostra la tabella qui sotto.
La riunione della Federal Reserve (Fed) terminata mercoledì 19 marzo ha confermato la tendenza di breve al calo dei tassi negli Stati Uniti, anche se si avverte la crescente incertezza dell’autorità monetaria sullo scenario a medio termine.
Come previsto, la Fed ha lasciato invariati i tassi di interesse. Inoltre, la banca centrale americana ha pubblicato previsioni economiche aggiornate nel suo Summary of Economic Projections (SEP), compreso il suo “dot plot”, che delinea le aspettative dei policymaker su dove potrebbero andare i tassi di interesse in futuro.
Le proiezioni aggiornate mostrano un'aspettativa mediana di due tagli dei tassi quest'anno, invariata rispetto alla precedente edizione delle proiezioni di dicembre. Tuttavia, i funzionari della Fed hanno rivisto al rialzo le previsioni sull'inflazione e al ribasso le aspettative di crescita.
Le previsioni di inflazione più elevata, insieme alle previsioni di crescita più bassa, riflettono il nuovo corso della politica commerciale della Casa Bianca e la previsione di aumento dei dazi.
Le revisioni al rialzo delle previsioni sull'inflazione si sono concentrate nel 2025, in linea con le dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell alla conferenza stampa, secondo cui i dazi dovrebbero produrre un'inflazione transitoria ma che non comporterà una risposta da parte della banca centrale. Un aggiustamento transitorio del livello dei prezzi ha posticipato la tempistica prevista per il ritorno dell'inflazione al 2% e, di conseguenza, la previsione di ritorno a una politica neutra da parte di molti funzionari della Fed.
Di seguito un riassunto delle comunicazioni della Fed del 19 marzo:
1) confermati i tassi in una forchetta compresa fra 4,25 e 4,50%;
2) confermato anche il sentiero dei tassi per gli anni a venire: 3,25-3,75% a fine 2026, 3-3,25% a fine 2027 e 3% nel medio periodo;
3) tagliate le previsioni di crescita del Pil Usa quest'anno all'1,7% dal 2,1% di dicembre, nel 2026 a 1,8% dal 2% e nel 2027 all'1,8% dall'1,9%;
4) attesa un'inflazione mediamente più elevata, nel 2025 al 2,7% dal 2,5% di dicembre e nel 2026 al 2,2% dal 2,1%, mantenendo il 2027 al 2%;
5) le probabilità di una recessione sono aumentate, ma "non sono alte" ha spiegato il presidente della Fed, Jerome Powell. "Complessivamente l'economia americana rimane forte", ha aggiunto.
Donald Trump ha reagito alle decisioni, invitando la Fed a tagliare i tassi man mano che le tariffe iniziano ad allentarsi nell'economia. In precedenza, Jerome Powell aveva detto che qualsiasi aumento dell'inflazione dovuto alle imposte potrebbe rivelarsi "transitorio".
Queste informazioni aiutano a farsi un’idea di come potrebbero muoversi i tassi americani nei prossimi due o tre anni. Se verrà confermata nei fatti la previsione di tassi in calo, il bond Zero Coupon di Citi si confermerà una scelta azzeccata. Dopodiché, posto che è impossibile avere previsioni a 20 anni, l’investitore deve sapere che potrà sempre vendere il bond a prezzo di mercato e con la vendita otterrà il pagamento degli interessi maturati fino a quel momento.
Ovviamente, il prezzo delle obbligazioni durante la vita del prodotto sarà influenzato dall’andamento dei tassi oltre che dal rischio di credito dell’emittente e dal rischio valutario. Se i tassi scenderanno, a parità di rischio di credito dell’emittente ci sarà un apprezzamento del bond, favorevole dunque all’investitore. Al contrario, se i tassi saliranno, ci sarà un deprezzamento.
Ricordiamo, prima dell’adesione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente: clicca qui.