Referendum 8 e 9 giugno, le opposizioni: “La Rai oscura le consultazioni”. Magi: “Azioni legali”

Manca meno di un mese ai referendum su lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno e, lamentano le opposizioni, sui canali Rai delle consultazioni non si parla. Un silenzio informativo che non pare casuale, visto che il vicepremier Antonio Tajani e il presidente del Senato Ignazio La Russa hanno esplicitato di essere a favore dell’astensione. […] L'articolo Referendum 8 e 9 giugno, le opposizioni: “La Rai oscura le consultazioni”. Magi: “Azioni legali” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 12, 2025 - 18:18
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Referendum 8 e 9 giugno, le opposizioni: “La Rai oscura le consultazioni”. Magi: “Azioni legali”

Manca meno di un mese ai referendum su lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno e, lamentano le opposizioni, sui canali Rai delle consultazioni non si parla. Un silenzio informativo che non pare casuale, visto che il vicepremier Antonio Tajani e il presidente del Senato Ignazio La Russa hanno esplicitato di essere a favore dell’astensione. Il Pd grida al boicottaggio e annuncia un’interrogazione in commissione di vigilanza sul servizio pubblico, peraltro paralizzata dallo stallo sulla nomina del presidente Rai, mentre il segretario di +Europa Riccardo Magi, presidente del comitato promotore del quesito sulla cittadinanza, fa sapere che si stanno preparando “azioni legali contro questo oscuramento che il governo, per mezzo dell’informazione pubblica, sta operando nei confronti del voto referendario”.

“L’informazione è un diritto sacrosanto, così come la partecipazione democratica ed elettorale. Purtroppo però, in queste settimane assistiamo a un silenzio indecente da parte della Rai e a un aperto boicottaggio degli stessi da parte del governo Meloni”, attacca Marco Tarquinio, eurodeputato indipendente eletto con i dem. Francesco Verducci, componente della Vigilanza Rai, ricorda che il servizio pubblico è finanziato direttamente dai cittadini attraverso il canone e dovrebbe quindi “garantire un’informazione pluralista, trasparente e obiettiva, anche e soprattutto in occasione di eventi di importanza democratica”. Invece “la Rai si sta dimostrando avara di notizie, priva di approfondimenti reali e di spazi di confronto”. Un comportamento “inaccettabile per un’emittente pubblica, che tradisce il proprio mandato costituzionale e ignora il diritto dei cittadini a essere informati in maniera esaustiva e imparziale“.

Magi dal canto suo ricorda le prese di posizione di La Russa, che “si comporta da ultima carica dello Stato, altro che seconda, e annuncia che farà campagna perché la gente stia a casa”, prima di arrivare alla Rai, che “sta deliberatamente oscurando i referendum, nonostante i vertici ci avessero assicurato massima attenzione”. Una strategia, secondo l’esponente di +Europa, che punta a “neutralizzare” i quesiti “facendo mancare ai cittadini un’informazione adeguata sulla loro esistenza, ancora prima che sul contenuto del voto. Con la mancanza di informazione, vince l’astensione ed è ciò che vuole il governo”. Intanto la Commissione parlamentare di vigilanza Rai, che dovrebbe vigilare, “è bloccata dall’ostruzionismo della maggioranza che non partecipa ai suoi lavori”.

Sulle reti Mediaset il silenzio l’ha rotto Geppi Cucciari che sabato ha usato il palco della trasmissione Amici per invitare gli italiani a votare. Risultato: diversi insulti sui suoi profili social. Per Barbara Floridia, senatrice M5S che presiede la commissione di vigilanza Rai, “da paura, in Italia, vedere quanto possa dare fastidio un invito a votare. Ed è avvilente – gravissimo, in realtà – che né Giorgia Meloni né nessuno tra governo e maggioranza abbia sentito il dovere di prendere le sue difese”. Solidarietà a Cucciari è arrivata anche dall’eurodeputata del Pd Alessandra Moretti.

È in questo quadro che iniziano le Tribune elettorali di Rai Parlamento: 45 confronti televisivi e altrettanti radiofonici, su tutte le reti, con la moderazione di un giornalista di Rai Parlamento. Partenza oggi, lunedì 12 maggio, con due appuntamenti quotidiani, su Rai 3 alle 15.05 e su Rai2 alle 18.20. L’ultima settimana prima del voto, dal 2 giugno, gli appuntamenti diventano tre: alle 8.35 su Rai 1, alle 18.20 su Rai 2 e alle 23.30 su Rai3. Il format utilizzato è “Il Confronto” e prevede interventi dei rappresentanti delle forze politiche e dei Comitati scanditi da timer e bloccati dal suono di un gong che segnala l’esaurimento del tempo a disposizione. Le voci del Sì e del No troveranno spazio anche nei messaggi autogestiti trasmessi fino al 6 giugno alle 11 su Rai 3 oltre che dal palinsesto radiofonico.

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