Red Bull, Verstappen esagera: la giusta penalità costa il successo

La Red Bull di Verstappen poteva vincere nel 5° round della F1. Max si prende un altro podio, accontentandosi della piazza d’onore, al termine dei cinquanta giri del Gran Premio dell’Arabia Saudita. La possibilità di replicare la vittoria del Giappone è svanita al via, quando il campione del mondo di F1 è stato meno reattivo […]

Apr 21, 2025 - 12:28
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Red Bull, Verstappen esagera: la giusta penalità costa il successo

La Red Bull di Verstappen poteva vincere nel 5° round della F1. Max si prende un altro podio, accontentandosi della piazza d’onore, al termine dei cinquanta giri del Gran Premio dell’Arabia Saudita. La possibilità di replicare la vittoria del Giappone è svanita al via, quando il campione del mondo di F1 è stato meno reattivo di Oscar Piastri, arrivando in curva 1 in una posizione che lo ha obbligato a tagliare la curva.

Sanzione giusta e fatale

L’infrazione costa cinque secondi di penalità, scontati nel pit-stop. L’olandese ha condotto il primo stint con la sagoma della McL39 numero 81 negli specchietti retrovisori. Scontata la penalità ai box, Max è rimasto alle spalle del nuovo leader della classifica piloti, senza avere mai dato la sensazione di potersi avvicinare. La sanzione deliberata dalla direzione gara è oggettivamente corretta e il livore del figlio di Jos al termine della gara è ingiustificato.

Nelle interviste a caldo, il quattro volte campione del mondo si è sottratto a qualsiasi domanda che riguardasse la decisione presa dagli steward nei suoi confronti, onde evitare potenziali sanzioni previste nell’appendice “B” del Codice Sportivo Internazionale. Intimamente, l’asso originario di Hasselt è consapevole di non aver offerto una prestazione perfetta, che gli è costata la vittoria della gara.

Red Bull Verstappen F1
Max Verstappen (Red Bull) inseguito da Oscar Piastri nel 1° stint del GP dell’Arabia Saudita 2025

Sino alla terza sessione di prove libere del sabato, pensare di lottare con le McLaren poteva sembrare uno scenario assurdo. Non sapremo mai se Piastri abbia gestito il vantaggio su Max o meno, ma i primi tre classificati sono arrivati al traguardo divisi da appena otto secondi. Un dato alquanto interessante in linea generale. Al netto dell’errore in partenza, il ritmo della monoposto numero 1 è stato davvero sorprendente.

Dopo questo primo segmento della stagione, nonostante Red Bull abbia fornito un mezzo meccanico senza dubbio inferiore alla super MCL39 (e non solo), al suo pilota, il quattro volte iridato è terzo in classifica a sole dodici lunghezze da Piastri, il più giovane australiano di sempre a capeggiare un mondiale di F1. Norris deve darsi una svegliare, perché Oscar ha tutta l’intenzione di vincere il titolo.

Una penalità evitabile da parte di Max

La sanzione inflitta a Verstappen doveva essere evitata. Il muretto Red Bull poteva chiedere a Max di restituire la posizione a Piastri, evitando la sanzione di cinque secondi Le ragioni che hanno spinto il team austriaco ad attendere la (improbabile) clemenza della Federazione Internazionale sono state principalmente due. In primis si temeva che, se fosse stata ceduta la leadership a Piastri, quest’ultimo avrebbe potuto fare il vuoto.

In base a tale congettura, il team austriaco potrebbe aver ipotizzato di conservare la track position in aria libera a beneficio del degrado degli pneumatici. Altra soluzione è quella secondo la quale, gli strateghi del team di Milton Keynes, abbiano sopravvalutato la possibilità che Max potesse aprire un gap sufficiente per neutralizzare la penalità. Non lo sopiremo mai, ma il ragionamento non può essere scartato a priori.

Red Bull F1 Verstappen
Max Verstappen a bordo della Red Bull RB21 nel Gran Premio dell’Arabia Saudita 2025

Sul finire del primo stint, il campione del mondo era riuscito a creare un gap di quasi tre secondi nei confronti di Piastri, ma l’undercut dell’australiano ha consentito di superare la Red Bull e di involarsi verso il successo. Il bicchiere mezzo pieno è certamente aver potuto lottare per la vittoria, a differenza del Bahrain, in cui Max è riuscito solo all’ultimo giro a conquistare la sesta posizione sotto la bandiera a scacchi.

L’investitura di Oscar Piastri

Nelle rituali interviste post gara, il fuoriclasse olandese ha continuato a non fornire il suo punto di vista in merito alla decisione che, di fatto, gli è costata la vittoria. Tuttavia, è stato davvero piacevole ascoltare la sua opinione su Oscar Piastri. Verstappen ha spiegato che già in passato aveva avuto modo di sottolineare l’abilità dell’australiano. Nonostante Oscar abbia appena due stagioni complete nella classe regina è un pilota molto solido.

È molto calmo nel suo approccio: “Questo modo di essere si vede in pista. Dà il massimo quando deve, non commette quasi mai nessun errore, ed è quello che devi fare quando vuoi lottare per un titolo“, ha sentenziato Max, in quella che può essere considerata un’investitura. Un po’ quello che lo stesso olandese ha fatto la scorsa campagna quando si è aggiudicato il titolo iridato.

Red Bull F1 Verstappen
Oscar Piastri (McLaren) e Max Verstappen (Red Bull) si stringono la mano al termine del GP di Jeddah 2025

Grande merito nella crescita di Piastri è da attribuire a Mark Webber, che sta seguendo il pilota di Melbourne in modo simile a come suo padre lo ha sostenuto, attraverso consigli frutto delle rispettive esperienze pregresse. Parole di ammirazione di Max espresse da un campione sempre schietto, a cui si possono rimproverare tante cose dei spigoli caratteriali, ma che dice sempre ciò che pensa.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat 

Immagini: McLaren Red Bull –