Red Bull obbliga Verstappen a operare in una precisa modalità

Red Bull e Verstappen vogliono laurearsi ancora una volta campioni di F1 nel 2025. Operazione alquanto complicata, considerando lo strapotere McLaren e lo stato di forma di una scuderia che, dopo l’addio di Adrian Newey nella passata campagna agonistica, è scivolata all’interno di un imbuto tecnico mica da ridere. Ciò malgrado la scuderia di Milotn […]

Apr 28, 2025 - 12:28
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Red Bull obbliga Verstappen a operare in una precisa modalità

Red Bull e Verstappen vogliono laurearsi ancora una volta campioni di F1 nel 2025. Operazione alquanto complicata, considerando lo strapotere McLaren e lo stato di forma di una scuderia che, dopo l’addio di Adrian Newey nella passata campagna agonistica, è scivolata all’interno di un imbuto tecnico mica da ridere. Ciò malgrado la scuderia di Milotn Keynes continua a spingere e non molla affatto la presa.

McLaren spadroneggia e poteva fare ancora di più

La massima categoria riparte da Miami. Cinque Gran Premi rappresentano un campione sufficientemente attendibile per trarre alcune conclusioni sullo stato di salute dei team. McLaren è chiaramente il punto di riferimento della categoria, avendo conquistato quattro successi. Un dominio che sarebbe potuto essere ancora più schiacciante se non ci fossero state alcune sbavature da parte dei piloti.

Del resto, nonostante Oscar Piastri abbia vinto tre gare, il suo vantaggio sul primo pilota non McLaren è di appena dodici punti. Il “mastino” che sta cercando in tutti i modi di rimanere in scia alla coppia di piloti papaya non può che essere Max Verstappen. Il campione del mondo sta facendo gli straordinari per cercare di non perdere il contatto con la vetta, nonostante sia chiaro che la RB21, al momento, non sia una vettura vincente.

Red Bull F1 Vertappen
Lewis Hamilton (Ferrari) a bordo della SF-25 inseguito dalla McLaren di Lando Norris

A Jeddah, nello splendido scenario dell’Arabia Saudita, il sempre verde talento di Hasselt aveva la grande possibilità di replicare il successo del Giappone, ma a causa di una partenza infelice e della conseguente penalità, il successo è sfumato. In Red Bull sono consapevoli che la RB21 necessiti di interventi più invasivi, oltre le diverse specifiche di engine cover utilizzate in questo primo stint della stagione.

Eccezion fatta per la scuderia di Woking, anche la monoposto colorata blue racing ha mostrato di soffrire tremendamente le elevate temperature, una criticità emersa nelle sessioni mattutine in Bahrain e Jeddah. In linea generale, di fatti, il team austriaco è riuscito a estrarre il massimo dalla monoposto nei tracciati in cui si è verificato un basso degrado degli pneumatici.

Speranze e riposte tra aggiornamenti direttiva sulle ali flessibili

In tale contesto Max buon viso a cattivo gioco. Da tempo invoca aggiornamenti sulla propria monoposto, perché con il materiale a disposizione il gap dalla concorrenza è troppo ampio. L’olandese ha ormai cambiato il suo approccio nei fine settimana di gara. La vittoria non è più un assillo, in quanto il mezzo non lo consente. Tuttavia tenta di restare in agguato per poter approfittare di eventuali occasioni propizie per piazzare il colpo.

Red Bull F1 Verstappen
Max Verstappen a bordo della sua RB21 nel weekend di Jeddah

Così è accaduto in Giappone ed è quanto stava per succedere in Arabia Saudita. La costanza di rendimento è l’unico modo per cercare di approfittare della lotta interna tra Oscar e Lando. Strategia che, obtorto collo, è quella più redditizia sul lungo periodo. Gli aggiornamenti e l’entrata in vigore dell’inasprimento dei test relativi alla flessibilità delle ali anteriori, a partire dal Gran Premio di Spagna, potrebbero ridefinire i rapporti di forza.

Verstappen cambia pelle

La minore competitività del mezzo rispetto alle passate stagioni, unitamente alla maggiore esperienza, sono stati determinanti nella crescita di Verstappen che ha abbandonato vecchi istinti garibaldini in favore di condotte di gara mirate alla massimizzazione del risultato complessivo del fine settimana. È successo in al Gran Premio della Cina e in Bahrain, gare in cui non ha cercato di strafare.

Emblematico, in tal senso, è stato il facile sorpasso di Piastri sul pilota olandese nella Sprint Race nipponica. Qualche anno fa la lotta sarebbe stata più serrata. Ciò malgrado Max ha preferito non ingaggiare una battaglia che lo avrebbe messo in crisi con gli pneumatici. Discorso analogo a Sakhir, in cui ha atteso l’ultimo giro per chiedere il massimo alle sue gomme al fine di sopravanzare la Alpine di Gasly.

Red Bull F1 Verstappen
Max Verstappen (Red Bull) inseguito dalla super McLaren di Oscar Piastri nel Gp di Jeddah 2025

Questo nonostante si trattasse di un anonimo sesto posto. Probabilmente è ciò che sarà costretto a mettere in pratica anche nello sprint weekend in Florida. Proprio nella scorsa edizione del Gran Premio di Miami, ricorderemo come McLaren mise a segno il primo squillo della passata campagna, dove iniziò la grande rimonta tecnica e vinse, anche se agevolata dalla favorevole neutralizzazione della gara.

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat 

Immagini: Red Bull – F1Tv