Ravenna, il rigassificatore operativo da maggio

Tutto è pronto per l’operatività della nave rigassificatrice al largo di Ravenna che inizierà a lavorare entro il mese di...

Apr 29, 2025 - 05:40
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Ravenna, il rigassificatore operativo da maggio

Tutto è pronto per l’operatività della nave rigassificatrice al largo di Ravenna che inizierà a lavorare entro il mese di maggio. E quando la BW Singapore sarà in funzione per 5 miliardi di metri cubi l’anno, la capacità di rigassificazione complessiva dell’Italia salirà a 28 miliardi di metri cubi all’anno, volume uguale a quanto importato dalla Russia nel 2021 e che significa il 45% della domanda nazionale di gas. E così Ravenna sarà sempre più uno dei pilastri delle politiche energetiche del Paese.

La BW Singapore, ormeggiata 8,5 chilometri al largo della città bizantina, ha infatti concluso con successo e nel pieno rispetto dei tempi previsti le attività di commissioning dell’impianto propedeutiche all’avvio delle operazioni commerciali. E, come si legge in una nota di Snam, una volta ricevute le ultime autorizzazioni da parte delle Istituzioni competenti, "nel corso del mese di maggio avrà inizio l’attività di rigassificazione con la messa a disposizione della capacità tramite procedure di asta competitiva".

La nave rigassificatrice BW Singapore, acquistata da Snam nel luglio 2022, è dotata – come l’Italis Lng già in esercizio a Piombino – di una capacità di rigassificazione annua di 5 miliardi di metri cubi. Il gas naturale liquefatto (Gnl) continua a fornire un contributo fondamentale per la diversificazione del sistema energetico italiano. Nel 2024, ad esempio, il Gnl ha contribuito a soddisfare un quarto della domanda italiana di gas, con 150 navi che da circa 10 Paesi diversi hanno raggiunto i quattro terminali di rigassificazione presenti sul territorio nazionale, che diventano cinque con l’entrata in esercizio di Ravenna.

Il trend sta proseguendo anche quest’anno: nei primi quattro mesi del 2025, infatti, sono già approdate in Italia circa 60 navi gasiere, di cui la metà proveniente dagli Usa – in crescita rispetto a circa un terzo dello scorso anno – dal Qatar e da diversi Paesi africani, per un volume complessivo di quasi 6 miliardi di metri cubi, pari a circa il 30% dei quantitativi di gas importati nel Paese.

Aumentando la capacità di rigassificazione – fa notare il gruppo guidato da Stefano Venier – l’Italia disporrà di un sistema del gas sempre più in grado di integrare le fonti rinnovabili che per loro natura non sono programmabili e potrebbero risultare insufficienti.

Giorgio Costa