Puppo avvisa: “Non so chi possa fermare Sinner e Musetti nei prossimi 10 anni. Jannik come Federer”
Dario Puppo (qui riportato), in compagnia di Massimiliano Ambesi e Guido Monaco, ha come d’uso condotto TennisMania, il programma in diretta sul canale YouTube di OA Sport. Inevitabile, in quest’edizione a tinte romane, l’analisi profonda di quel che succede a Roma: Sinner, Musetti, Paolini e non solo. Inevitabile un commento sull’ora e 4 minuti di […]

Dario Puppo (qui riportato), in compagnia di Massimiliano Ambesi e Guido Monaco, ha come d’uso condotto TennisMania, il programma in diretta sul canale YouTube di OA Sport. Inevitabile, in quest’edizione a tinte romane, l’analisi profonda di quel che succede a Roma: Sinner, Musetti, Paolini e non solo.
Inevitabile un commento sull’ora e 4 minuti di dominio del numero 1 del mondo: “Sinner semplicemente pazzesco, esagerato. Ho guardato solo i grossi nomi: per trovare in questa fase a Roma un risultato del genere se non erro Djokovic rifilò a Thiem lo stesso parziale, ma era una semifinale. La prestazione è stata praticamente immacolata, dall’inizio alla fine, con un Ruud assolutamente in balia della tempesta. Ricordate Agassi? ‘Se ci fosse una lega dei pianeti a rappresentare la Terra ci dovresti andare tu’“.
Su Zverev, invece, prende a prestito le parole di qualcuno mai banale: “Medvedev dice ‘quando parla lui non è Rublev o Ruud, quando perde rilascia 25 interviste e poi dice qualcosa che non era colpa sua o si lamenta verso qualcuno di noi. Guardati allo specchio Zverev’. Direi che ha già risposto ad alcune situazioni di lettura di Zverev. Delle palline qualcosa di vero c’è, lui l’ha sottolineato da un po’, ma l’altro giorno con Musetti c’entrava poco. La cosa sbagliata è dire ‘Musetti ha vinto perché gioca in maniera difensiva e aspetta l’errore dell’altro’“.
Approfondimento su Musetti, Sinner e altre epoche: “Musetti a inizio partita faceva fatica a mettere a fuoco la palla, poi ha chiamato anche il trainer per risolvere questo problema. Voglio dire di Sinner: 24 set consecutivi contro top ten, ha superato Borg che è a 23 nel 1978 o 1979. Davanti c’è soltanto John McEnroe 1984 che è arrivato a 28. Ed è vicino anche a quel McEnroe, perché era la stagione da 82 vittorie e 3 sconfitte. Andando a sensazioni penso che quello che ha fatto in campo Sinner con un tennis diverso da loro lo ricordo solo da Federer e Sampras nello spazzarti via. Nadal magari ti dava 6-0 6-0 o 6-1 6-0, ma sul tuo servizio qualcosa ti poteva concedere. Gli altri due quando erano in giornata non ti concedevano niente al servizio come in risposta. Io ricordo match di Federer che sono state prestazioni paragonabili a Sinner ieri. Dovevi avere un certo tipo di armi per essere così devastante contro un top 10. Detto che sia nell’epoca di Sampras che in quella di Federer non c’erano in top 10 giocatori che non avevano le armi per contrastare un giocatore come Sinner. Poi dipende quale Sampras. Quando a Roma giocò la finale del 1994 contro Becker, che pure non era un terraiolo, a quell’epoca c’erano veramente tutti. Becker, Edberg, Agassi, Courier, Stich. Non dico che quello era un tennis migliore. Non c’erano giocatori alla de Minaur o alla Ruud perché c’era un tennis diverso con superfici diverse“. E poi ancora: “1988, un giocatore come Wilander, che era decisamente qualcosa di più perché si adattò a giocare un tennis diverso agli US Open contro Lendl (e rovinò la festa australiana battendo Cash a Melbourne), fece quarti a Wimbledon. E prese una stesa memorabile contro Mecir che non aveva servizio, ma era un genio del tennis per altre caratteristiche. Quando non c’erano i de Minaur o Ruud c’era un Wilander che aveva caratteristiche simili, ma ha dovuto adattarsi alla sua epoca. Fritz agli US Open ha fatto il paragone tra Big 3 e Alcaraz-Sinner. Adesso l’intensità dello scambio è superiore. Gli scambi erano diversi, ora quando giocano Alcaraz e Sinner la palla viaggia molto di più. Non vuol dire che sono più forti, ma è un dato più o meno oggettivo e si guadagna di più“.
E poi l’analisi su Jannik e Lorenzo prosegue, anche in rapporto alla loro gioventù: “Mi è venuto in mente che c’è stata un’occasione in cui Sinner e Musetti erano entrambi in semifinale, sembravano diretti verso la finale assieme e non successe. Ma a guardare la loro età, per una situazione simile bisognava tornare all’epoca degli americani straordinari. C’era una finale Courier-Sampras al Masters. Non è detto che succeda a Roma, ma siamo vicini a qualcosa del genere e potrebbe anche succedere al Roland Garros. Già il fatto di avere un Sinner che a quell’età ha cominciato a essere così costante in Slam e 1000 e Davis è qualcosa d’eccezionale. Ne spunta un altro, che comunque ha le caratteristiche per fare cose molto buone. La generazione straordinaria delle ragazze, Pennetta, Schiavone, Errani, Vinci, ha ottenuto risultati a un’età un po’ diversa. La cosa straordinaria di Musetti e Sinner è questa. Avere Sinner e Musetti a quest’età significa avere un’opportunità esagerata per seguire il loro percorso. Ci sono davanti 10 anni in cui questi due faranno molte cose. E non so chi può fermarli. Nello sport italiano è successo rarissimamente. La presenza di altri italiani fa sì che dovrebbe esserci l’opportunità di vedere attraverso diversi canali quello che stanno facendo. Ora il tennis può proporre l’occasione a tanti di declinarlo in modo diverso. Solo che i signori del calcio non credo vedano tanto bene sta cosa. Ai tempi c’era Berrettini e si parlava meno di Musetti, poi se n’è parlato troppo spesso in malo modo. Peraltro è stato simpatico quando ha risposto sul Papa. Resta che è una grandissima occasione per il mondo della comunicazione. Alziamo il livello. Di Sinner mi è piaciuto tantissimo che quando va a fare le interviste con Sky ha fatto il salto di qualità anche lì. Usa dei termini sempre più diversi. Fantastico. Ma anche Lorenzo è molto bravo in questo“.
C’è anche la questione Rai, che oggi si è numerosamente ampliata e con uno sguardo al futuro: “Oggi le due semifinali sono trasmesse in chiaro perché sono eventi di interesse nazionale. E oggi vanno su Rai1. Vorrei dire una cosa: per me le telecronache sono sopravvalutate. Anche le mie. Mi han detto che urlavo. Io ne sento di urla, però bisogna saper urlare. Volevo sottolineare che per l’aspetto tv è eccezionale quel che succede oggi. Qualche anno fa i secondi diritti li aveva Mediaset, con Schiavone al commento. Questa è un’occasione per capire che ci sono 10 anni così. Qualcosa di assurdo, inimmaginabile. Difficile fare questi ragionamenti mentre aspetti oggi di vedere le partite, domani la finale femminile. E poi non è il concetto della rivalità. Possiamo vedere due partite diverse, con un tennis diverso. Sinner ieri sera incredibile, in tanti anche all’estero dicono ‘una prestazione del genere non me la ricordo’. Sinner dopo una pausa così riesce a esprimersi a quel livello, ma anche Alcaraz. Poi verranno altri: Draper, Fonseca che adesso sta facendo fatica. Questo è veramente un momento eccezionale oltre al coinvolgimento dell’Italia. Nel 2025 non c’è stata una partita della performance del livello di Sinner“.
Breve battuta sul Roland Garros e non solo (Alcaraz-Musetti): “Sentivo nello studio ‘se Jannik vince questa partita in due set è favorito per il Roland Garros’ (Ljubicic, ndr). Se dovesse vincere in questi termini anche oggi non avrei più dubbi. Sinner fisicamente sta bene, si è liberato di quel macigno, ma sa che giocare in quell’orario lì non gli crea alcun problema. Dopo le esperienze precedenti a Roma poteva esserci qualche dubbio, questa è una cosa. E poi il pubblico: Sinner l’ha ribadito alla noia quanto lo aiuta, perché anche nel suo comunicare lo vedo più senza filtri. Prendo per buono quello che dice, ma è vero: così alto nel punteggio e nella continuità non vedremo una partita così. Però Sinner può fare quel che vuole ormai. Il concetto base è: qualunque sia il risultato della prima semifinale avremo una grandissima, per interesse, per curiosità, finale. Do per scontato che vinca Sinner: credo che sarà comunque straordinario, con Musetti o con Alcaraz. Pronostico: 6 giochi Paul potrebbe farli. L’altra: dico Musetti perché non posso non dirlo. Se dovesse togliere il tempo ad Alcaraz in maniera costante per chiuderla in due set sarei sorpreso. Mi è piaciuto con Zverev perché poteva perderlo e l’ha portato a casa. Alcaraz lo vedo in forte miglioramento, sarà una partita dura. Per vincerla non credo che possa battere Alcaraz in due set. Deve andare in campo accettando momenti in cui quell’altro fa quello che fa. Voglio vedere chi vince la battaglia delle palle corte. Un elemento importante è il back lungolinea: dar fastidio col back che muore in quella parte lì può dar fastidio ad Alcaraz. Non vedo l’ora di vederla“.
Ancora sulla prima semifinale odierna: “Io sono ‘preoccupato’ perché Alcaraz sarà molto motivato perché andrà a giocarsi la finale con Sinner. Però il servizio sembrava dovesse diventare l’arma in più: maddeché? Questo per lui è un problema. La palla carica che rimbalzerà di più in diurna può dar fastidio ad Alcaraz. Che non può accettare di non essere considerato quello da applauso più gigante. Però gioca a Roma, contro Musetti, con un pubblico che con Musetti si entusiasma. Voglio vedere la dinamica del pubblico tra loro due. Il pubblico sono convinto sarà bravissimo: come ha sempre rispettato i Big 3, farà lo stesso con chi se lo merita. Vedere anche il rispetto mostrato a Ruud, si sono alzati in piedi. Sono entrambi pazzeschi in difesa. Musetti dovrà cercare l’equilibrio tra il non essere troppo difensivo e sapere quando tirare i colpi. Perché Alcaraz quando ha gli alti è spietato“.
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